Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Hollywood attinge sin dai suoi esordi all’Europa come a una fonte miracolosa e sicura, [...] effettivi di artisti, maestranze e lavoratori dell’industria cinematografica sono molto fitti. Non va inoltre dimenticato che , grazie alla commistione di modelli narrativi hollywoodiani e arte di arrangiarsi nazionale (western all’italiana, horror, ...
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Jouvet, Louis
Bruno Roberti
Attore e regista teatrale e cinematografico francese, nato a Crozon (Bretagna) il 24 dicembre 1887 e morto a Parigi il 16 agosto 1951. È stato uno dei più grandi e singolari [...] e al termine, anche il suo personale itinerario di attore cinematografico, nell'omonima versione del 1933, da lui codiretta con Roger Dal dopoguerra all'anno della sua scomparsa, quando l'arte di J. raggiunse sulle scene francesi una compiutezza e ...
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FESTA CAMPANILE, Pasquale
Guglielmo Moneti
Nacque a Melfi (Potenza) il 28 luglio 1927 da Raffaele e Olga Pappadà. Si trasferì, giovanissimo, a Roma, dove, ancor prima di laurearsi in giurisprudenza, [...] in anni successivi, per la televisione. Il suo esordio cinematografico, come cosceneggiatore di Faddija (La legge della vendetta, il ruolo del protagonista come l'ennesima espressione dell'arte di arrangiarsi, pronto a trasformarsi a seconda delle ...
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Bulgaria
Cinematografia
L'avvento del cinema in B. fu più o meno contemporaneo al resto dell'Europa orientale, anche se il Paese, principato autonomo di B. dal 1878, non aveva ancora una ben defi- nita [...] in sede politica, un severo vaglio di censura sulle opere cinematografiche. Dalla fine degli anni Cinquanta, dopo il XX Congresso del sulla figura di un intagliatore che, attraverso la sua arte, fa emergere dalle icone dell'altare la sensibilità più ...
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Cubismo
Gianni Rondolino
Rapporti con il cinema: il cinema cubista
Nella storia delle avanguardie artistiche del 20° sec. un posto di indubbio rilievo ebbe il C., nell'ambito delle arti figurative. [...] movimenti d'avanguardia in un momento in cui l'arte e la letteratura subivano una crisi di vasta portata pure sono stati realizzati nell'ambito di altri movimenti dell'avanguardia cinematografica, anche al di là del periodo considerato, si può ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
A partire dall’esaltazione futurista del cinema come "mezzo di espressione più adatto [...] Robert Desnos, si svolge parallelamente alle prime esperienze cinematografiche di Luis Buñuel, che fa il suo apprendistato più deciso la possibilità che il cinema possa essere un’arte, chiama il mondo dei professionisti a una svolta in direzione ...
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Grant, Cary
Gaia Marotta
Nome d'arte di Archibald Alexander Leach, attore cinematografico inglese, naturalizzato statunitense, nato a Bristol (Inghilterra) il 18 gennaio 1904 e morto a Davenport (Iowa) [...] e di accavallare le gambe, il sorriso disarmante. Fu solo il 7 aprile 1970, dopo quasi quarant'anni di carriera cinematografica e ben 72 film, che l'Accademy of Motions Picture Arts and Sciences gli concesse un Oscar speciale rendendogli un omaggio ...
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CIALENTE, Renato
Roberta Ascarelli
Nacque a Treviglio (Bergamo) il 2 febbr. 1897da Alfredo, ufficiale di fanteria, e da Elsa Wieselberger. Iniziò a recitare quindicenne nel teatro del collegio Baragiola, [...] testo: "Preferisco giungere alla comprensione di un'opera d'arte attraverso il filtro del mio pensiero piuttosto che a quello due attori a sciogliere la compagnia e ad intensificare Pattività cinematografica.
Nei numerosi film girati tra il 1941 e il ...
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Leigh, Vivien
Masolino d'Amico
Nome d'arte di Vivian Mary Hartley, attrice cinematografica e teatrale inglese, nata a Darjeeling (India) il 5 novembre 1913 e morta a Londra il 7 luglio 1967. Divenuta [...] del personaggio la sofferenza e la solitudine affioranti sotto l'orgoglio. Fu comunque quasi la conclusione della sua carriera cinematografica, malgrado nuove notevoli prove in teatro ancora al fianco di Olivier (Lady Macbeth, e Lavinia in un cruento ...
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Mamoulian, Rouben
Lorenzo Esposito
Regista cinematografico georgiano, naturalizzato statunitense nel 1930, nato l'8 ottobre 1897 a Tiflis (od. Tbilisi) e morto a Los Angeles il 5 dicembre 1987. Figura [...] dipesa gran parte delle scelte compiute nell'ambito del suo lavoro cinematografico. In particolare fra il 1926 e il 1930 e fra Becky Sharp (1935, vincitore della coppa della III Esposizione d'arte per il miglior film a colori a Venezia) a imprimere ...
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cinematografico
cinematogràfico agg. [der. di cinematografo] (pl. m. -ci). – 1. Che si riferisce alla cinematografia e al cinematografo: apparecchio c., macchina c. (s’intendono comunem. quelle da ripresa); attore, regista c.; spettacolo c.,...
cinematografista
s. m. e f. [der. di cinematografia] (pl. m. -i), non com. – Chi si occupa in modo diretto di cinematografia, o ne esercita l’industria o comunque ha relazione con l’arte cinematografica; anche, talora, operatore cinematografico.