MANGANELLA, Renato Eduardo (Lucio D'Ambra)
Massimiliano Manganelli
Nacque a Roma il 1 sett. 1880 da Domenico, direttore generale del ministero dei Lavori pubblici, e da Luigia Villa; la famiglia, benestante, [...] l'anno successivo passò sotto il controllo dell'Unione cinematografica italiana (UCI). Proprio nel 1919 da una sfida drammatici, Firenze 1932; Il mercante di rose, Palermo 1932; L'arte di essere amanti, ibid. 1933; Anime in sottordine, ibid. ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel discorso critico e nelle grandi periodizzazioni relative alla storia del cinema si intende per cinema [...] nuove forme estetiche, la riproducibilità tecnica dell’opera d’arte e la conseguente perdita dell’aura, dell’unicità ’idea di autore è uno dei caratteri fondanti dell’identità cinematografica europea, almeno dagli anni Venti. Questo spiega le ragioni ...
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Ophuls, Max
Sandro Bernardi
Nome d'arte di Maximilian Oppenheimer, regista cinematografico tedesco, naturalizzato francese, nato a St. Johann (od. Saarbrücken) il 6 maggio 1902 e morto ad Amburgo il [...] autoriflessiva, e non a caso il suo terzo film, Die verkaufte Braut (1932; La sposa venduta), è la traduzione cinematografica di un'opera di B. Smetana, mentre quello successivo, il suo primo capolavoro, Liebelei (1933; Amanti folli), da un ...
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Carné, Marcel
Bruno Roberti
Regista e sceneggiatore francese, nato a Parigi il 18 agosto 1909 e morto a Clamart (Hauts-de-Seine) il 31 ottobre 1996. Le peculiarità stilistiche del suo cinema sono nella [...] , Teresa Raquin).
Scoprì molto presto la sua vocazione cinematografica frequentando i corsi di fotografia all'École technique de , sulla commedia della vita vista come commedia dell'arte: indimenticabili lo struggente volto truccato da Pierrot di ...
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TOPPI, Giove
Andrea Angiolino
Nacque il 2 agosto 1888 ad Ancona da Pietro Toppi, insegnante, e Geltrude Riccardini, casalinga. Il padre risiedette in vari luoghi: fu pittore paesaggista, fece lo scenografo [...] copertina, con lo pseudonimo di Portos. Un suo altro nome d’arte fu Stop.
Nel 1916 Toppi era a Livorno ove nacque il e Come si possa diventare artisti cinematografici di Paolo Azzurri per la Scuola Cinematografica Azzurri.
Toppi continuò a disegnare ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il termine postmoderno più che una definizione indica un insieme di esperienze che hanno, [...] per nulla nobili e comunque inconsueti nella logica dell’arte tradizionalmente intesa. I toni, gli argomenti, il contesto in grado di attestare la purezza di una pratica cinematografica slegata dalle logiche del mercato e della società dello ...
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Belgio
La prima proiezione in B. del cinematografo Lumière avvenne a Bruxelles il 1° marzo 1896, ma nel Paese non si sviluppò subito una produzione nazionale, sebbene le premesse scientifiche del cinema [...] , manifesto di un neorealismo ante litteram.
In ambito belga il saggio cinematografico, ibrido tra film sperimentale e documentario, racchiudeva tre diverse tipologie: il film sull'arte, dove si collocano, oltre alle opere di Storck, anche quelle di ...
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PONTI, Carlo
Barbara Corsi
PONTI, Carlo. – Nacque l’11 dicembre 1912 a Magenta, in provincia di Milano, secondogenito di Leone e di Maria Zardoni; pochi anni lo separavano dalla sorella maggiore Laura [...] anche la confisca della sua collezione d’arte, gli provocò tuttavia una grande amarezza, tale Casa, Milano 2003, pp. 81-90; L. Pallanch, Il caso P., in La rivista del cinematografo, 2003, n. 9, pp. 36-39; S. Toffetti, P., C., in Enciclopedia del ...
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VALENTE, Antonio.
Fabrizio Di Marco
– Nacque a Sora il 14 luglio 1894 da Vincenzo, ingegnere, e dalla marchesa Cecilia Franchi.
Nel 1912 s’iscrisse alla Scuola d’applicazione per ingegneri di Roma, [...] alla I Mostra internazionale di arte teatrale a Vienna e l’anno successivo all’Esposizione d’arte futurista a Torino, dove (1939-42), egli diede i disegni per la zona industriale cinematografica sulla via Tuscolana (1940-41, non realizzata) e per la ...
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Wyler, William (propr. Willy)
Guido Fink
Regista cinematografico tedesco, di famiglia ebrea, naturalizzato statunitense, nato a Mulhouse (Alsazia) il 1° luglio 1902 e morto a Los Angeles il 29 luglio [...] 'azione come il regista avrebbe voluto, sia la versione cinematografica di una commedia aspra e realistica di S. Kingsley ambientata Canutt. Seguirono una commedia sulle falsificazioni nel mondo dell'arte (How to steal a million, 1966, Come rubare ...
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cinematografico
cinematogràfico agg. [der. di cinematografo] (pl. m. -ci). – 1. Che si riferisce alla cinematografia e al cinematografo: apparecchio c., macchina c. (s’intendono comunem. quelle da ripresa); attore, regista c.; spettacolo c.,...
cinematografista
s. m. e f. [der. di cinematografia] (pl. m. -i), non com. – Chi si occupa in modo diretto di cinematografia, o ne esercita l’industria o comunque ha relazione con l’arte cinematografica; anche, talora, operatore cinematografico.