BRACCO, Roberto
Giorgio Pullini
Nacque a Napoli il 10 nov. 1861 da Achille e da Rosa De Ruggero. Frequentò la scuola con scarso profitto, assumendo fin dai diciassette anni un impiego, in un ufficio [...] campi tra cui vale la pena di ricordare l'attività cinematografica e quella di conferenziere: scrisse diversi soggetti originali per film diretto sulla sua opera delle più importanti correnti d'arte e di pensiero del tempo ed ammettendone, invece, ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La fantascienza ha avuto una storia letteraria sorprendente e per certi versi paradossale. [...] il belga attivo in Italia Karel Thole.
Lo stato dell’arte si cristallizza definitivamente con il boom degli anni Cinquanta, quando case con successo negli effetti speciali dell’industria cinematografica, lascia spazio a un minimalismo allucinato e ...
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Multimediali, sistemi
Paolo Marocco
Il termine multimediale si riferisce a sistemi aggregativi di media differenti, o comunque di oggetti appartenenti a sorgenti e dispositivi di natura eterogenea, [...] emergono il piano-sequenza (ritornato ad affermarsi nel linguaggio cinematografico) e la soggettiva, che in questo caso definisce casi di opere di confine tra il videogioco e l'arte digitale, che sfruttano il potenziale mercato del primo coniugandolo ...
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Il rapporto tra cinema e lingua italiana è a doppio senso: la lingua scritta e parlata è stata variamente influenzata, nel lessico e nello stile, dal cinema, così come quest’ultimo, ovviamente, ha sempre [...] e sterile connubio [...]. Ora, sarebbe tempo che anche il dialoghista cinematografico si associasse con lena e buon diritto a un’opera che si per es. cambiando i titoli di opere d’arte citati nell’originale) dimostrano tali atteggiamenti, peraltro ...
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MONICELLI, Mario
Stefano Della Casa
– Nato il 16 maggio 1915 da Tomaso, giornalista impegnato con spiccati interessi letterari e teatrali, e da Maria Carreri, donna acuta e intelligente sebbene di pochi [...] per la carriera del M. e per i suoi gusti cinematografici. Il premio alla Mostra del cinema gli valse un contratto di ricevette la medaglia d’oro ai benemeriti della cultura e dell’arte.
Il suo ultimo lungometraggio fu Le rose del deserto, dal ...
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RONCONI, Luca
Claudio Longhi
– Nacque a Susa, in Tunisia, l’8 marzo 1933. Fin dalla tenera infanzia visse da solo con la madre Fernanda Nardi, insegnante di letteratura italiana con una forte vocazione [...] Maria Teresa Albani, dal 1943 alunna della Regia Accademia d’arte drammatica, a cui anch’egli si iscrisse nell’anno torno di tempo tentò pure la via della scrittura cinematografica collaborando con Sergio Corbucci alla sceneggiatura di L’uomo ...
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CAMERINI, Mario
Alessandra Cimmino
Nacque a Roma il 6 febbr. 1895 da Camillo, noto socialista, avvocato, originario dell'Aquila, e da Laura Genina, di famiglia altoborghese, imparentata con P. S. Mancini.
Il [...] L'avventurosa storia dei cinema italiano, a cura di F. Faldini-G. Fofi, Milano 1979, ad Indicem; F. Pasinetti, L'arte della cinematografia, Padova 1980, pp. 179-181, 203-204; S. G. Germani, M. C., Firenze 1980 (con bibl. e filmografia); G. Rondolino ...
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Museo
Sergio Toffetti
Le origini
Macchine per la riproduzione di immagini fisse e in movimento si trovavano già esposte a partire dal tardo Rinascimento, accanto a strumenti di ottica e fisica sperimentale, [...] Alva Edison e dei fratelli Lumière. Forme di collezionismo cinematografico vero e proprio nacquero a partire dagli anni Dieci del Langlois, come per André Bazin, il cinema era 'un'arte impura', ontologicamente compromessa con il reale e con le altre ...
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Erotico, film
Bruno Roberti
Codificazione di una tipologia
Il f. e. rappresenta una tipologia cinematografica, codificatasi come vero e proprio genere tra gli anni Sessanta e Settanta, costantemente [...] che sfidarono la censura nell'intento di aprire un nuovo mercato cinematografico; uno dei primi esempi fu Garden of Eden (1954) di érotisme et cinéma, Paris 1958.
A. Vogel, Il cinema come arte sovversiva, Torino 1980.
M. Salotti, Lo schermo impuro. Il ...
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ZAVATTINI, Cesare
Daniela Angelucci
– Nacque a Luzzara (Reggio nell’Emilia) il 20 settembre 1902, figlio di Arturo, pasticciere, e di Ida Giovanardi, che proveniva da una famiglia di fornai.
Primo di [...] di autore. Il decennio si chiuse con il suo viaggio a Cuba, invitato dall’Istituto cubano d’arte e industria cinematografica, dove scrisse alcuni soggetti e sceneggiature collaborando con giovani registi del posto.
Nonostante avesse lavorato con la ...
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cinematografico
cinematogràfico agg. [der. di cinematografo] (pl. m. -ci). – 1. Che si riferisce alla cinematografia e al cinematografo: apparecchio c., macchina c. (s’intendono comunem. quelle da ripresa); attore, regista c.; spettacolo c.,...
cinematografista
s. m. e f. [der. di cinematografia] (pl. m. -i), non com. – Chi si occupa in modo diretto di cinematografia, o ne esercita l’industria o comunque ha relazione con l’arte cinematografica; anche, talora, operatore cinematografico.