Russia
Ornella Calvarese
Cinematografia
di Ornella Calvarese
Pochi mesi dopo la sua prima apparizione al Grand Café di Parigi, il cinema dei fratelli Lumière fece il suo ingresso nella capitale dell'Impero [...] , da parte di scrittori e artisti delle varie discipline, e la nascita delle prime teorie cinematografiche. L'idea di cinema come potenziale nuova arte del Novecento suscitò sdegno o entusiasmo, in particolare tra quanti operavano per una radicale ...
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Diritto
Fabio Alonzi
Raffaella Bonsignori
Il diritto può essere definito, in estrema sintesi, come un insieme di previsioni normative che, supportato da un adeguato apparato sanzionatorio, tende a [...] diretto, di punizione. Il sottile legame tra diritto, religione e arte, tra norma, regola e tradizione, fa dei testi sacri i manipolazione genetica: la clonazione, di cui la fantascienza cinematografica ha mostrato applicazioni su larga scala, è oggi ...
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LONGANESI, Leopoldo (Leo)
Alessandra Cimmino
Nacque a Bagnacavallo, in Romagna, il 30 ag. 1905 (ma fu iscritto all'anagrafe il 3 settembre), figlio unico di Paolo e di Angela Marangoni.
Il padre, di [...] di giornalisti: fra gli altri M. Pannunzio (critica cinematografica), A. Benedetti (critica letteraria), A. Guerriero ( limite che per un vezzo (cfr. D. Bisutti, Il pittore L. L., in Arte, XIV [1984], 147, pp. 70-75, 119 s.).
Nel 1949 erano iniziati ...
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Corre una singolare fatalità fra l'invenzione dei fratelli Lumière e l'alba del cosiddetto secolo breve. Il cinema ha forse inventato il Novecento: o è stato il Novecento a inventare il cinema? In modo [...] spazzature del teatro letterario". Nonostante questo, "tutte le immense possibilità artistiche del cinematografo sono assolutamente intatte. Il cinematografo è un'arte a sé. Il cinematografo non deve mai dunque copiare il palcoscenico. Il ...
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CONSOLO, Vincenzo
Paola Villani
Sesto di otto figli, nacque a Sant'Agata di Militello (Messina) il 18 febbraio 1933, da Calogero (1898-1962) e Maria Giallombardo (1900-88).
Il padre, commerciante [...] , persone e personaggi, Retablo, che richiama l’arte pittorica sin dal titolo, segue le vicende di . Al festival di Cannes dello stesso anno venne presentato il progetto cinematografico Vivre ou rien, di Maria Agnès Viala e Giorgio Arlorio, tratto ...
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LUZI, Mario
Stefano Verdino
Nacque il 20 ottobre 1914 a Castello, frazione di Sesto Fiorentino, secondogenito di Ciro (1882-1965), locale funzionario delle ferrovie, e di Margherita Papini (1882-1959); [...] scrisse nel Bargello il suo primo pezzo di critica d’arte; collaborò anche a Letteratura e, dal 1938, a Campo (1951-52) come 'vice' di critica cinematografica (cfr. Sperdute nel buio: 77 critiche cinematografiche, a cura di A. Murdocca, Milano 1997 ...
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Asia
Grazia Paganelli
Cinematografia
Non è possibile definire una cinematografia asiatica che, seppure idealmente, raccolga sotto un denominatore comune le varie forme espressive emerse in questo continente. [...] I Paesi del Subcontinente indiano
Molte scoperte interessanti emergono dall'esame di alcune cinematografie strette fra Cina e India, Paesi dove, forse non a caso, la settima arte si è diffusa fin quasi dalle sue origini, vantando una ricchezza e una ...
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Generi cinematografici
Roberto Campari
Non si può affrontare la questione dei generi filmici senza partire da quella ormai secolare dei generi letterari. E come afferma N. Frye in Anatomy of criticism: [...] esprime la sua concezione dell'amore come equivalente del sogno e dell'arte: da The pirate (1948; Il pirata), a An American in più degli altri generi, sono presenti in tutte le cinematografie del mondo. E inoltre a tale tipologia va ricondotta ...
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Gran Bretagna
Francesca Vatteroni
Cinematografia
In contrasto dialettico tra ipotesi di realismo e invenzione fantastica, il cinema britannico ha coltivato, accanto a una produzione con profonde esigenze [...] la formula fu ripetuta nei successivi Rembrandt (1936; L'arte e gli amori di Rembrandt) e That Hamilton woman, noto la televisione si trasformò in una fucina di futuri talenti cinematografici: registi come Ken Loach e Ken Russell si formarono ...
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BRANCATI, Vitaliano
Nino Borsellino
Nacque a Pachino (Siracusa) il 24 luglio 1907eintraprese gli studi a Modica proseguendoli a Catania dove, nel 1929, si laureò in lettere discutendo con N. Busetto [...] in circolazione da popolari prototipi teatrali e cinematografici. Essi riverberano anche il loro nitore un notevole contributo anche con soggetti originali (Anni facili e L'arte d'arrangiarsi diretti dallo stesso Zampa). Sia pure nell'ambito ...
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cinematografico
cinematogràfico agg. [der. di cinematografo] (pl. m. -ci). – 1. Che si riferisce alla cinematografia e al cinematografo: apparecchio c., macchina c. (s’intendono comunem. quelle da ripresa); attore, regista c.; spettacolo c.,...
cinematografista
s. m. e f. [der. di cinematografia] (pl. m. -i), non com. – Chi si occupa in modo diretto di cinematografia, o ne esercita l’industria o comunque ha relazione con l’arte cinematografica; anche, talora, operatore cinematografico.