Corre una singolare fatalità fra l'invenzione dei fratelli Lumière e l'alba del cosiddetto secolo breve. Il cinema ha forse inventato il Novecento: o è stato il Novecento a inventare il cinema? In modo [...] spazzature del teatro letterario". Nonostante questo, "tutte le immense possibilità artistiche del cinematografo sono assolutamente intatte. Il cinematografo è un'arte a sé. Il cinematografo non deve mai dunque copiare il palcoscenico. Il ...
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CONSOLO, Vincenzo
Paola Villani
Sesto di otto figli, nacque a Sant'Agata di Militello (Messina) il 18 febbraio 1933, da Calogero (1898-1962) e Maria Giallombardo (1900-88).
Il padre, commerciante [...] , persone e personaggi, Retablo, che richiama l’arte pittorica sin dal titolo, segue le vicende di . Al festival di Cannes dello stesso anno venne presentato il progetto cinematografico Vivre ou rien, di Maria Agnès Viala e Giorgio Arlorio, tratto ...
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LUZI, Mario
Stefano Verdino
Nacque il 20 ottobre 1914 a Castello, frazione di Sesto Fiorentino, secondogenito di Ciro (1882-1965), locale funzionario delle ferrovie, e di Margherita Papini (1882-1959); [...] scrisse nel Bargello il suo primo pezzo di critica d’arte; collaborò anche a Letteratura e, dal 1938, a Campo (1951-52) come 'vice' di critica cinematografica (cfr. Sperdute nel buio: 77 critiche cinematografiche, a cura di A. Murdocca, Milano 1997 ...
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Asia
Grazia Paganelli
Cinematografia
Non è possibile definire una cinematografia asiatica che, seppure idealmente, raccolga sotto un denominatore comune le varie forme espressive emerse in questo continente. [...] I Paesi del Subcontinente indiano
Molte scoperte interessanti emergono dall'esame di alcune cinematografie strette fra Cina e India, Paesi dove, forse non a caso, la settima arte si è diffusa fin quasi dalle sue origini, vantando una ricchezza e una ...
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Generi cinematografici
Roberto Campari
Non si può affrontare la questione dei generi filmici senza partire da quella ormai secolare dei generi letterari. E come afferma N. Frye in Anatomy of criticism: [...] esprime la sua concezione dell'amore come equivalente del sogno e dell'arte: da The pirate (1948; Il pirata), a An American in più degli altri generi, sono presenti in tutte le cinematografie del mondo. E inoltre a tale tipologia va ricondotta ...
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Gran Bretagna
Francesca Vatteroni
Cinematografia
In contrasto dialettico tra ipotesi di realismo e invenzione fantastica, il cinema britannico ha coltivato, accanto a una produzione con profonde esigenze [...] la formula fu ripetuta nei successivi Rembrandt (1936; L'arte e gli amori di Rembrandt) e That Hamilton woman, noto la televisione si trasformò in una fucina di futuri talenti cinematografici: registi come Ken Loach e Ken Russell si formarono ...
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BRANCATI, Vitaliano
Nino Borsellino
Nacque a Pachino (Siracusa) il 24 luglio 1907eintraprese gli studi a Modica proseguendoli a Catania dove, nel 1929, si laureò in lettere discutendo con N. Busetto [...] in circolazione da popolari prototipi teatrali e cinematografici. Essi riverberano anche il loro nitore un notevole contributo anche con soggetti originali (Anni facili e L'arte d'arrangiarsi diretti dallo stesso Zampa). Sia pure nell'ambito ...
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Pittura
Antonio Costa
Il rapporto tra pittura e cinema
Il pittorico e il filmico
Das Cabinet des Dr. Caligari (1920; Dott. Calligari, noto anche come Il gabinetto del dottor Caligari) di Robert Wiene [...] diverso da quello in funzione nel teatro).
Al cinema come arte figurativa dedica particolare attenzione lo storico dell'arte C.L. Ragghianti che, a partire dal suo contributo Cinematografo rigoroso (in "Cine-Convegno", 1933, 4-5; ora in Ragghianti ...
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POLI, Paolo
Paolo Puppa
Nacque il 23 maggio 1929 a Firenze, nel quartiere di Rifredi, figlio terzogenito di Basilio, brigadiere dei carabinieri, e di Maria Filomena Gattucci, dal 1932 maestra elementare, [...] città, dove seguì tra l’altro i corsi di storia dell’arte tenuti da Roberto Longhi, fonte primaria della sua passione per la una parte in La dolce vita.
Tra le sue dieci apparizioni cinematografiche, scaglionate tra il 1954 e il 1978, vi fu Per ...
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Inquadratura
Serafino Murri
Per i. s'intende la porzione di spazio inclusa nel quadro visivo bidimensionale, entro la cornice rettangolare che delimita l'immagine proiettata del film, e ancora, sul [...] nell'attuale concezione di una singola i. cinematografica.
Nella definizione dell'i. vi è una Le origini e i pionieri, Torino 1965, e 2° vol., Il cinema diventa un'arte, 1909-1920, Torino 1967).
B. Balázs, Der Film. Weden und Wesen einer neuen ...
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cinematografico
cinematogràfico agg. [der. di cinematografo] (pl. m. -ci). – 1. Che si riferisce alla cinematografia e al cinematografo: apparecchio c., macchina c. (s’intendono comunem. quelle da ripresa); attore, regista c.; spettacolo c.,...
cinematografista
s. m. e f. [der. di cinematografia] (pl. m. -i), non com. – Chi si occupa in modo diretto di cinematografia, o ne esercita l’industria o comunque ha relazione con l’arte cinematografica; anche, talora, operatore cinematografico.