La personalità di questo scrittore di teatro, poeta, narratore, critico, regista e soggettista cinematografico, si è andata negli ultimi anni sempre meglio precisando. Dal suo esordio (La Lampe d'Aladin, [...] , certo un acuto ragionatore e intenditore di cose d'arte. Numerose anche in questo campo del suo multiforme lavoro Grand Ecart, Le Secret professionel) e ha lavorato alla realizzazione cinematografica di Le Sang d'un poète (1933), Tristan et Yseult ...
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SORDI, Alberto
Francesco Bolzoni
Attore cinematografico, nato a Roma il 15 giugno 1920. Ancora studente affrontò con tenacia il mondo dello spettacolo: animatore di numeri brillanti nelle sale cinematografiche [...] il meglio di sé quando è diretto da registi avvertiti: L. Zampa in L'arte di arrangiarsi (1955), N. Loy e G. Puccini in Il marito (1958), , belle e brutte, del cinema italiano. Alla Mostra cinematografica di Venezia del 1995 ha ricevuto il Leone d'oro ...
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Luogo di raccolta e collezione sistematica di film a scopo di conservazione, restauro e consultazione. In contrapposizione alla pratica seguita dai produttori, intesa alla distruzione delle copie dei film [...] del ventesimo secolo, una forma di linguaggio e quindi un'arte.
Da questa pratica collezionistica nacquero le prime c.: nel altamente infiammabile e perciò pericoloso quale la pellicola cinematografica; le pressioni sui governi nazionali perché sia ...
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MERCER, David
Rosario Portale
Drammaturgo inglese, nato a Wakefield (Yorkshire) il 27 giugno 1928, morto a Haifa (Israele) l'8 agosto 1980. Di origine operaia, dopo gli studi d'arte figurativa al King's [...] e 1968), l'"Evening Standard'' award (1965), il British film academy award (1966), il César per la sceneggiatura cinematografica (del film Providence, regia di A. Resnais, 1977), l'Emmy award per opere televisive (1980). È assai difficile scorporare ...
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Artista, nato a Livorno il 29 agosto 1924. Conseguita la laurea in matematica, dalla fine degli anni Cinquanta si dedica alla pittura. Nel 1962 è invitato alle manifestazioni Collage et Object alla Galerie [...] mentre nel 1982 allestisce un'antologica al Museo progressivo d'arte moderna di Livorno e alla Casa del Mantegna a Mantova. di frammenti di pellicole destinate al macero come rivisitazione cinematografica del ready-made; Costretto a scomparire, 1968; ...
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PROIETTI, Luigi, detto Gigi
Biancamaria Mazzoleni
Attore, nato a Roma il 2 novembre 1940. Dopo aver lavorato in spettacoli di cabaret ed essersi occupato di doppiaggio, esordì in teatro partecipando [...] La giungla delle città di Brecht. Nel 1967 iniziò la carriera cinematografica con i registi S. Lumet (The Appointment), P. Festa di P. Garinei) e nell'estate portò alla rassegna Taormina Arte Kean di F. Simons, come regista e unico interprete (ripreso ...
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ROSENQUIST, James
Laura Malvano
Pittore, nato a Grand Forks (North Dakota) il 29 novembre 1933. Studia all'università di Minnesota (1952-54) e all'Art Students League di New York (1955-56) e, come per [...] Baden, Berna. Tra le altre mostre ricorderemo quelle alla Galleria d'Arte Moderna di Roma (1966), al Musée des Arts Décoratifs di Parigi fuoco sulla tela offrono l'equivalente di un linguaggio cinematografico, a cui R. fa costantemente allusione. A ...
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Pittore, scrittore e poeta, nato a Figueras (Spagna) l'11 marzo 1904. Dopo aver frequentato l'Accademia di belle arti di Madrid, dalla quale fu espulso, si stabilì a Parigi. Nel 1929 aderì al movimento [...] D., New York 1942; Hidden Faces, New York 1944), cinematografica (sceneggiatura, insieme con Luis Bunuel, dei film: Un chien influsso sul gusto contemporaneo, ogni possibilità di creazione d'arte.
Bibl.: J. Thrall Soby, After Picasso, New York ...
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Regista del cinema russo, nato a Riga nel 1898 e morto a Mosca il 10 febbraio 1948. Compì studî di ingegnere edile e fu scenografo presso Meyerhold. Avviato al cinema da Lupu-Pick, divenne uno dei principali [...] esponenti del cinema sovietico e teorico della nuova arte. Alla base della sua estetica sta l'affermazione della E. fece uso di attori professionisti, spostando anche i canoni della recitazione cinematografica verso più ampie cadenze teatrali. ...
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CLAIR, René - Nome d'arte di René Chomeite, regista cinematografico, nato a Parigi l'11 novembre 1898. In seno al movimento d'avanguardia realizzava Paris qui dort (1923), Entr'Acte (1924), Le fantôme [...] ), Les mariés de la Tour Eiffel (1926). Dopo una parentesi drammatica (La proie du vent, 1926) traduceva in linguaggio cinematografico l'anziano vaudeville (Il cappello di paglia di Firenze, 1928; I due timidi, 1928) e in un film programmatico (Sotto ...
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cinematografico
cinematogràfico agg. [der. di cinematografo] (pl. m. -ci). – 1. Che si riferisce alla cinematografia e al cinematografo: apparecchio c., macchina c. (s’intendono comunem. quelle da ripresa); attore, regista c.; spettacolo c.,...
cinematografista
s. m. e f. [der. di cinematografia] (pl. m. -i), non com. – Chi si occupa in modo diretto di cinematografia, o ne esercita l’industria o comunque ha relazione con l’arte cinematografica; anche, talora, operatore cinematografico.