Realismo
Sandro Bernardi
La nozione di realismo occupa un posto centrale non solo nella storia del cinema, ma anche nella storia dell'arte moderna, dalla prospettiva rinascimentale e dalla camera oscura [...] parla, e in questa fondamentale differenza consiste la sua natura di linguaggio e di arte. Ben diversa da quella di Bazin era la concezione del r. cinematografico di Siegfried Kracauer, che nel 1960 propose una riflessione sul cinema come "scoperta ...
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Espressionismo
Leonardo Quaresima
Le origini dell'Espressionismo
Con il termine Espressionismo si indica l'orientamento artistico che si diffuse nella seconda metà degli anni Dieci nell'Europa centrale, [...] (1947) e Lotte Eisner (1952, 1965²), la 'vicenda cinematografica' dell'E. inizia con l'uscita sugli schermi, nel e le più ampie masse (e l'utopia di un'opera d'arte totale può essere collocata in questo stesso quadro), al cinema espressionista ...
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Griffith, David Wark (propr. David Llewelyn Wark)
Giulia Carluccio
Regista e produttore statunitense, nato a Crest-wood, nei pressi di La Grange (Kentucky), il 22 gennaio 1875 e morto a Hollywood il [...] cineasti di diversi Paesi. Nel 1935 gli fu assegnato un Oscar speciale per il suo grande apporto al progresso dell'artecinematografica.
Fin da bambino fu fortemente influenzato dai racconti del padre, un medico che aveva preso parte sia alla guerra ...
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Notari, Elvira (nata Elvira Coda)
Francesca Vatteroni
Attrice, sceneggiatrice e regista cinematografica, nata a Salerno il 10 febbraio 1875 e morta a Cava de' Tirreni il 17 dicembre 1946. La sua vita [...] nella maggior parte dei casi, donne autonome, per lo più artigiane.
Alla Dora Film era annessa una Scuola d'artecinematografica, dove venivano impartiti gli stilemi di un cinema popolare e di una recitazione concisa e realistica: nel 1920 la scuola ...
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La classe politica nazionalfascista
Renato Camurri
La ‘strana’ disfatta del sistema liberale veneziano
All’indomani della conclusione della prima guerra mondiale, la ripresa dell’attività politica a [...] culturale in ente autonomo, dando il via, proprio in quell’anno, al Festival della musica contemporanea, alla Mostra d’artecinematografica (1932) e al Festival del teatro (1934)(385). La libertà d’azione di cui Volpi godette fu ripagata dal ...
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Gli uomini capitali: il "gruppo veneziano" (Volpi, Cini e gli altri)
Maurizio Reberschak
Potenza e catastrofe
Alle ore 22.39 del 9 ottobre 1963 il movimento franoso delle pendici del Toc, già in atto, [...] , pp. 37, 98, 101, 105. Cf. in partic. Flavia Paulon, Cronaca della Mostra, in Biennale di Venezia-Mostra Internazionale d'ArteCinematografica, Vent'anni di cinema a Venezia, Roma 1952, p. 11 (pp. 11-30); La Biennale-Comune di Venezia, Cinquant'anni ...
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Il cinema: ricezione, riflessione, rifiuto
Dario Edoardo Viganò
Il cinema, la modernità e la doppia pedagogia della Chiesa
L’atto solenne che sancisce il legame, complesso e mai del tutto al riparo [...] dell’Ocic nella vita italiana, eccezion fatta per il Premio Ocic, assegnato nell’ambito della Mostra internazionale d’artecinematografica di Venezia, che alcune volte si è presentato come occasione di accesi dibattiti nel panorama cattolico italiano ...
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La stampa
Mario Isnenghi
Due serrate fra guerra e dopoguerra
Quattro quotidiani si contendono i favori del cittadino-lettore ancora alle soglie della Grande guerra: già meno che in passato(1), ma sempre [...] del duo romano Andreotti-De Pirro, che si circonda di «vecchi fascisti risuscitati per l’occasione» (L’affondatore della X° Mostra Internazionale d’artecinematografica, 1, 4 settembre 1949, nr. 1). Diverso e positivo il giudizio sulla Biennale d ...
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La città del cinema
Gian Piero Brunetta
Il cinema arriva a Venezia
«Andémo, andémo alle vedute vive!»: come un gioioso grido di battaglia questa frase risuona nelle calli, rimbalza e guida la folla [...] truppe anglo-americane: si tratta di fare qualcosa che non faccia perdere alla città il primato di capitale mondiale dell’artecinematografica. Il neorealismo favorisce la rinascita di una nuova etica e di una nuova epica sia per la critica che per ...
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Venezia e il suo passato. Storie miti «fole
Mario Infelise
«Venezia dopo Roma è la città più italiana della patria nostra, anzi in alcune parti della sua storia e ne’ suoi multiformi ordinamenti politici [...] duratura fortuna tanto da essere traghettate nel Novecento per fornire soggetti avventurosi e accattivanti alla nuova artecinematografica(61). I titoli sono molti e alcuni vennero ripresentati con una certa insistenza. Particolarmente appariscente l ...
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cinematografico
cinematogràfico agg. [der. di cinematografo] (pl. m. -ci). – 1. Che si riferisce alla cinematografia e al cinematografo: apparecchio c., macchina c. (s’intendono comunem. quelle da ripresa); attore, regista c.; spettacolo c.,...
cinematografista
s. m. e f. [der. di cinematografia] (pl. m. -i), non com. – Chi si occupa in modo diretto di cinematografia, o ne esercita l’industria o comunque ha relazione con l’arte cinematografica; anche, talora, operatore cinematografico.