CERRETO, Scipione
Alessandra Ascarelli
Nacque a Napoli nel 1551 come si ricava dalla scritta "Scipio Cerretus Musicus Partenopeus Anno Aetatis Suae L." che circonda il ritratto posto sul retro del frontespizio [...] ulteriormente il teorico alla convulsa interiorità barocca del madrigale di Gesualdo di cui G. Pannain, Inizi della cultura musicale a Napoli, in Istituz. e monumenti dell'arte musicale ital., V, 1, Milano1934, p. XXII; G. Gasperini-F. Gallo ...
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PENNISI, Francesco
Graziella Seminara
PENNISI, Francesco. – Nacque ad Acireale (Catania) l’11 febbraio 1934 da Agostino e da Agata Francica-Nava, in una famiglia aristocratica.
La formazione intellettuale [...] per contralto e cinque strumenti, su una lirica dei Canti barocchi di Lucio Piccolo; la scrittura spoglia e scarnificata, ai limiti ed eterogeneo, basato sull’assemblaggio, scompaginato ad arte, dei diversi codici (testo musica immagini), tutti ...
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BISIACH, Giuseppe, detto Leandro
Anna Maria Monterosso Vacchelli
Nacque a Casale Monferrato il 16 giugno 1864 da Giovanni, valente tornitore in legno e avorio, il quale in seguito divenne per questa [...] scopo di studio. Dell'alto livello raggiunto dalla sua arte testimoniano i riconoscimenti tributati al B. in tutti i del cosiddetto "quartetto d'amore"; ispirandosi alla viola d'amore barocca, egli concepì e realizzò fra il 1900 e il 1903 un ...
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FRANCESCO Bosniaco (Franciscus Bossinensis; Franjo Bosanac)
Rossella Pelagalli
Nato verso la metà del sec. XV in Bosnia, ma probabilmente d'origine veneta, non si hanno notizie dei suoi primi anni di [...] , tra le figure più rappresentative nell'evoluzione dell'arte liutistica della prima metà del XVI secolo. In , III, Torino 1982, pp. 28, 52, 54; M.F. Bukofzer, La musica barocca, Milano 1982, p. 36; M. Honneger, Dict. de la musique, I, Paris 1970 ...
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FERRARI, Domenico
Dario Ascarelli
Fratello del violoncellista Carlo, nacque a Piacenza nel 1722. Tra i migliori allievi di G. Tartini, secondo solo, come vuole la tradizione, a P. Nardini, il F. si [...] La originalità tecnica rappresentò la qualità ma anche il limite dell'arte del F., che non riuscì ad andare oltre il virtuosismo. archi.
Nelle sue opere si ravvisa una commistione tra elementi barocchi, per l'uso dei bassi, ed elementi classici per la ...
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DE ROSSI (Rossi), Giuseppe
Andrea Tulli
Frammentarie e lacunose sono le notizie su questo musicista nato a Roma verso la metà del XVII secolo. Non è tuttavia da escludere che qualche vincolo di parentela [...] polifonia, risalendo sino alle fonti più autorevoli dell'arte contrappuntistica. Questo tradizionalismo di fondo comporta necessariamente un rifiuto dei principi dinamico-armonici della musica barocca e propende, piuttosto, a un recupero di quei ...
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CARAPELLA, Tommaso
Francesco Degrada
Nacque a Cerreto Sannita (Benevento) intorno al 1654; secondo alcune fonti sarebbe stato allievo del conservatorio napoletano di S. Maria, di Loreto. Dal 1679 al [...]
Il C. è da annoverarsi tra le più interessanti personalità del barocco musicale napoletano. Benché la sua attività si spinga sino a tutto Alessandro Scarlatti, costituisce la nota distintiva della sua arte, anche se spesso tende a farla scadere nell' ...
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BONOMETTI, Giovanni Battista
Giovanni Scalabrino
Nacque a Bergamo verso la fine del sec. XVI, secondo quanto risulta dalla dedica della sua raccolta Parnassus musicus... all'arciduca Ferdinando d'Austria, [...] opera di fondamentale importanza per le origini della musica barocca austriaca e costituisce una delle più antiche e più , I, Leipzig 1884, pp. 113 ss.; G. Donati-Petteni, L'arte della musica in Bergamo, Bergamo 1930, p. 52; H. Federhofer, Graz ...
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barocchismo
s. m. [der. di barocco2]. – Tendenza al barocco, gusto del barocco, come precorrimento (per es., il b. di Ovidio) o come ripresa (per es., il b. di D’Annunzio) di ciò che fu caratteristico dell’arte e della letteratura barocca...
barocco2
baròcco2 s. m. e agg. [prob. incrocio del fr. baroque (dal port. barroco «perla scaramazza») e di baroco, nome scolastico d’un tipo di sillogismo] (pl. m. -chi). – 1. a. Termine che, usato dapprima (fin dal sec. 16°) per significare...