Padre della letteratura dialettale napoletana d'arte e compagno di scuola, poi amico fraterno e ispiratore di Giambattista Basile. Della sua vita si sa soltanto che egli nacque a Napoli intorno al 1575; [...] lui, quantunque a volte verseggiasse per mero accademismo d'arte dialettale, l'abbondante comicità si congiunge senza sforzo del Seicento, 2ª ed., Bari 1923, passim, e Storia dell'età barocca in Italia, Bari 1929, pp. 395-400; per lo sviluppo della ...
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Caffarelli per nascita (1576), prese il cognome materno dopo l'assunzione dello zio al pontificato. Fu il tipo più splendido del cardinale padrone: gioviale e pieno di vitalità, come lo mostrano i busti [...] intorno al 1610, a quella magnifica raccolta d'antichità e d'arte che ancor oggi, con la sua intitolazione di Regia Galleria Borghese e la Galleria Borghese, Roma 1903; A. Muñoz, Roma Barocca, Roma 1920; A. Bertini Calosso, Le collezioni artistiche ed ...
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SAN GIOVANNI in Fiore (A. T., 27-28-29)
Giuseppe Isnardi
Grosso centro della Calabria, nella provincia di Cosenza, posto sull'altipiano silano a 1050 m. s. m. (altezza massima fra quelle dei capoluoghi [...] nel 1799, e parte absidale con finestre e rosoni di tipo cisterciense; l'interno fu rifatto baroccamente e in esso vi sono notevoli intagli dorati di arte locale (sec. XVII) e una cripta archiacuta, restaurata nel 1927-28, dove si ritiene abbia avuto ...
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Il più geniale e il più celebre fra gli architetti russi del sec. XVIII, nato a Volskoe (distretto di Malojaroslavec) il 1° marzo 1737. Allievo della scuola d'architettura dell'Uhtomskij e dell'università [...] egli fosse architetto un po' arcaico, fedele alla tradizione barocca, tutt'al più gallicizzante. Una certa aridità delle russa.
Bibl.: I. Grabar, Istorija russkogo iskusstva (Storia dell'arte russa), III, Mosca 1913, pp. 325-336 (con indicazioni ...
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GOTTSCHED, Johann Christoph
Giovanni Vittorio Amoretti
Scrittore tedesco, nato il 2 febbraio 1700 a Judithenkirche presso Königsberg, morto il 12 dicembre 1766 a Lipsia. Studiò teologia e filosofia [...] sviluppare un'attività d'indole pratica; nella sua battaglia per liberare il teatro tedesco dalle abitudini dell'età barocca e della commedia dell'arte e per educare il gusto del pubblico a una produzione sul tipo di quella classica francese si servì ...
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Comune della Valsugana, in provincia di Trento. Il centro principale è un'importante borgata, attraversata dal Brenta, posta in bella posizione, a 390 m. s. m., su terreni alluvionali, là dove la valle [...] con le limitrofe regioni della Venezia favorirono l'introduzione dell'arte veneta, che a Borgo e nei dintorni lasciò notevoli nei secoli XVI-XVII; Bartolomeo Cappello nell'età barocca, trovarono continuatori ai giorni nostri nella dinastia dei ...
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Ornamento formato di rami riuniti e legati con nastri, in cui s'inserivano anche fiori e frutti, che si appendeva alle are e, in occasione di feste o cerimonie, alle colonne e alle pareti di edifici pubblici [...] parlare di una "ghirlandomania alessandrina". Passato nell'arte romana, fu adoperato dapprima specialmente nelle architetture (tempio begli esempî antichi, e, in seguito, nell'età barocca, acquistarono una grande spigliatezza. Il suo uso continuò per ...
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Città del Portogallo, nella provincia di Traz-os-Montes. Aveva 5476 abitanti nel 1920 ed è capoluogo di distretto (6510 kmq., 170.302 ab. nel 1920) e sede vescovile. Il suo distretto è uno dei più scarsamente [...] S. Maria offre nella facciata il miglior saggio di architettura barocca portoghese che vi sia in tutta la regione. Nella parte do Distrito de Bragança, Porto, Coimbra e Braganza 1910-1928, voll. 6; Vergilio Correira, Arte e arqueologia, Lisbona 1920. ...
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GIACQUINTO, Corrado
Alfonso De Romanis
Pittore, nato a Molfetta nel 1703, morto a Napoli circa il 1765. Si recò in questa città nel 1719, fu scolaro di Nicolò Maria Rossi, ed è probabile che si perfezionasse [...] march., I (1922-23), pp. 250-57 (sui dipinti del G. nella Pinac. di Montefortino); V. Moschini, G. e la pitt. barocca tarda in Roma, in L'Arte, XXVII (1924), pp. 104-23; U. Ojetti, L. Dami, N. Tarchiani, La pitt. ital. del '600 e del '700 alla mostra ...
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PASSERI, Giuseppe
Achille BERTINI-CALOSSO
Alceste BISI-GAUDENZI
Pittore e architetto, nato a Roma il 12 marzo 1654, morto, a quanto generalmente si dice, il 1 novembre 1714. Nipote di Giovanni Battista [...] MDCCCXXXVIII, I, Roma 1839; D. Angeli, Le chiese di Roma, Roma (1930); A. Muñoz, La scultura barocca a Roma, Milano-Roma 1928; id., Le tombe papali, in Rass. d'arte, V (1918), pp. 78-104; G. Morelli, la Chiesa di S. Barbara de' Librari di Roma, Roma ...
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barocchismo
s. m. [der. di barocco2]. – Tendenza al barocco, gusto del barocco, come precorrimento (per es., il b. di Ovidio) o come ripresa (per es., il b. di D’Annunzio) di ciò che fu caratteristico dell’arte e della letteratura barocca...
barocco2
baròcco2 s. m. e agg. [prob. incrocio del fr. baroque (dal port. barroco «perla scaramazza») e di baroco, nome scolastico d’un tipo di sillogismo] (pl. m. -chi). – 1. a. Termine che, usato dapprima (fin dal sec. 16°) per significare...