ROSA, Salvatore
Enrico CARRARA
Carlo GAMBA
Andrea DELLA CORTE
Pittore, poeta e musicista, nato all'Arenella, presso Napoli, il 21 giugno 1615 da una famiglia e in un ambiente di pittori, morto a Roma [...] modo, si recò a Roma (1635), più alta scuola della sua arte; ma solo nel 1639 vi si fermò; e allora, per attirare Ozzola, Vita e opere di S. R., Strasburgo 1908; A. Muñoz, Roma barocca, Roma-Milano 1919; A. Pettorelli, S. R., Torino 1924; U. Prota- ...
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RICCI, Sebastiano
Gino Fogolari
Pittore, nato a Belluno nel 1659, morto a Venezia il 15 maggio 1734. Inizia il rinascimento settecentesco della pittura veneziana con larghissimo successo in Italia e [...] copiare. Si afferma pittore di largo potere, ma del tutto barocco, su esempî romani, a Milano nel 1695 nel soffitto della tele, unite dentro stucchi su fondi oro, raffigurano, con arte tratta da Piero da Cortona sino al Solimena, leggiadri gruppi ...
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Nato a Ferrara il 12 febbraio 1608, entrò quindicenne nella Compagnia di Gesù. Si dice che al termine del suo noviziato avesse chiesto d'esser mandato a predicare il Vangelo in quelle Indie che doveva [...] descrizione, specie per quel che riguarda la natura e l'arte, dei paesi in cui ci trasporta. Studî recenti han 115, segg. - Sul metodo nella scienza: B. Croce, Storia dell'età barocca in Italia, Bari 1929, pp. 65-66. - Sugli scritti di retorica e ...
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PARODI, Giacomo Filippo
Arturo Pettorelli
Scultore, nato a Genova nel 1630, ivi morto nel 1702. Dal mestiere di falegname una precoce inclinazione lo spinse ad apprendere il disegno e l'intaglio. Specialmente [...] figlio Domenico): e non di rado, memore dell'arte praticata nella giovinezza, amò ritornare all'intaglio eseguendo Francesco Biggi, Domenico Garibaldo e Angelo Rossi. La tradizione barocca in Genova prosegue poi con Bernardo e Francesco Schiaffino, ...
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FONTANA, Carlo
Gustavo Giovannoni
Architetto, nato a Bruciato nel 1634, morto a Roma nel 1714. Appartiene alla stessa famiglia comasca donde uscirono, quasi un secolo prima, Domenico e Giovanni. Venne [...] raggiunge per importanza di tema e per elevatezza d'arte il valore di quelle dei grandi contemporanei, quali il , Künstler-Lexikon, XII, Lipsia 1916 (con bibl.); A. Muñoz, Roma barocca, Milano 1919; M. Guidi, Notizie intorno all'architetto C. F., in ...
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Le distruzioni prodotte dalla guerra sono larghissime e sparse in tutti i quartieri della città; più di metà delle abitazioni è rasa al suolo o gravemente colpita. Di conseguenza i suoi abitanti che erano [...] S. Orsola, la chiesa dell'Assunzione, della quale la sola facciata barocca rimane intatta. Danni un po' meno gravi presentano la chiesa di conservata. Si sono invece salvate le opere d'arte mobili delle chiese, che erano state tempestivamente ...
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Il nome di Egitto, con cui già i Greci e i Romani designarono la regione del Basso Nilo, e che è divenuta la denominazione comune del paese, è tratto da quello dell'antica città di Menfi, reso in babilonese [...] i testi con vignette, che sono spesso veri capolavori d'arte. Nel tempo saitico-tolemaico si formò una redazione canonica di XII dinastia ha il sopravvento l'alabastro. Di strana foggia barocca sono i vasi di tal materia rinvenuti nella tomba di Tut ...
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Presso i Greci la parola έκκλησία "assemblea" significava l'adunanza generale del popolo nella pubblica piazza allo scopo di prendere deliberazioni politiche (così anche in Atti, XIX, 32,39 segg.); quindi [...] , Monaco 1888; S. Fraschetti, Il Bernini, Milano 1900; C. Ricci, Architettura barocca in Italia, Bergamo 1912; M. S. Briggs, Baroque architecture, Londra 1913; A. Telluccini, L'arte dell'architetto Filippo Iuvara in Piemonte, Torino 1926; A. Munoz, L ...
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ROMANIA (A. T., 79-80)
Emmanuel DE MARTONNE
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Pino FORTINI
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Giulio COSTANZI
Ramiro ORTIZ
Anna Maria RATTI
Angelo PERNICE
Carlo TAGLIAVINI
Walter [...] si può riconoscere anche tra gl'influssi gotici e quelli barocchi. Le chiese di pietra di Făgăraş e di Sâmbăta (1656) e nelle chiese di Brâncoveanu. Una scuola importante per l'arte popolare si sviluppa nel sec. XVIII a Nicula, sotto l'influsso ...
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SVEZIA (sved. Sverige o Sverge, in antico svedese [nel sec. XIII] Svearicke, cioè "Svearnas Rike [stato degli Svedesi]". Il nome appare per la prima volta in Beovulfo nella forma Swiorice; A. T., 61-62; [...] Giovane, è l'edificio più importante dell'epoca barocca svedese, di grandiosità romana, in posizione mirabile in Svezia, con E. Zilliacus e il suo gruppo in Finlandia - un'arte che, senza enfasi, guarda agli aspetti ora grandi ora umili della vita, e ...
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barocchismo
s. m. [der. di barocco2]. – Tendenza al barocco, gusto del barocco, come precorrimento (per es., il b. di Ovidio) o come ripresa (per es., il b. di D’Annunzio) di ciò che fu caratteristico dell’arte e della letteratura barocca...
barocco2
baròcco2 s. m. e agg. [prob. incrocio del fr. baroque (dal port. barroco «perla scaramazza») e di baroco, nome scolastico d’un tipo di sillogismo] (pl. m. -chi). – 1. a. Termine che, usato dapprima (fin dal sec. 16°) per significare...