Agrimensura
L. Speciale
Conosciuta sin dall'Antichità, la pratica della limitatio (da limes, letteralmente 'confine') nacque probabilmente in Egitto, dove le periodiche inondazioni del Nilo rendevano [...] pp. 1003-1029.
S. Lesciutta, Dal piede al triangolo, in Arte e scienza per il disegno del Mondo, Milano 1983, pp. 41-43 , Libri e continuità della cultura antica in età barbarica, in Magistra Barbaritas. I Barbari in Italia, Milano 1984, pp. 603-662: ...
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TRENTINO
G. Valenzano
Regione dell'Italia settentrionale, comprendente la prov. di Trento (v.). Il nome T. deriva da Trento, già antico municipio romano dal nome Tridentum. Dal toponimo romano derivò [...] 12, 1909, pp. 119-138; G. Roberti, La tomba barbarica di Vezzano, Pro cultura 2, 1911, 3, pp. 187-190 1962; M. Guiotto, Un decennio di restauri a monumenti e opere d'arte nella regione Trentino-Alto Adige 1949-59, Trento 1963; B. Passamani, La ...
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Anello
A. Ghidoli
L'a. è un ornamento circolare del dito, di antichissima origine, la cui denominazione deriva dalla forma stessa dell'oggetto; anulus è infatti, in lat., il diminutivo della parola [...] per la glittica e la notevole perizia raggiunta in questa arte dai cesatores, gli intagliatori di pietre. Molto di frequente nel e incassate a livello nei cloisons (come nella produzione barbarica), ma venivano polite - secondo la tecnica indicata da ...
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BASALDELLA, Dino (Dino Aldo)
Valerio Rivosecchi
Nacque a Udine il 26 apr. 1909 da Leo e da Virginia Angeli. Compì i primi studi a Venezia (dal 1919) con i fratelli minori, Mirko e Afro. Al liceo artistico, [...] nel 1936 alla Biennale di Venezia e alla III Mostra d'arte del Sindacato fascista di belle arti della provincia di Udine. Caratteristiche e adottando materiali consoni alla sua originaria, quasi "barbarica" forza espressiva: il cemento, la pietra, i ...
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ZEUS (Ζεύς)
Giulio GIANNELLI
Guido LIBERTINI
Il dio del cielo luminoso fu in Grecia il sommo degli dei; e, anche se nelle pratiche del culto e nella solennità e magnificenza dei riti fu superato da [...] natura infernale.
In queste divinità di origine barbarica si erano trasfusi i caratteri iconografici dello Zeus rilievi più noti via via ricordati, v. le più importanti storie dell'arte greca e, in particolare, della scultura: W. Klein, Gr. Kunstgesch ...
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Vedi ROMANA, Arte dell'anno: 1965 - 1997
ROMANA, Arte
R. Bianchi Bandinelli
Red.
H. J. Eggers
F. Coarelli
I. I problemi dell'arte romana. La sua importanza storica. - II. Dalle origini a circa il [...] intellettualistica) dovevano apparire del tutto incomprensibili agli strati incolti, rurali o barbarici: le scene ispirate ai lavori agricoli non assumono mai, infatti, nell'arte delle province, l'aspetto idillico. Altri aspetti ancora, dell'idillio ...
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Vedi TERRA SIGILLATA dell'anno: 1966 - 1973
TERRA SIGILLATA (v. vol. vii, p. 726-729)
H. Comfort
Sommario: I. T. S. ellenistica: A) "pergamena", B) "samia", C) "megarese maggiore", D) Coppe a rilievo [...] Degna di nota è la completa assenza del meandro, assente anche dall'arte aretina, ma comune in quella di Popilius ed Aco, ed una qualità del modellato varia da eccellente a "negligente e barbarica". Particolari a mano libera (tralci, punti, ecc.) ...
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Vedi RAVENNA dell'anno: 1965 - 1996
RAVENNA (Ravenna, ῾Ραβέννα, ῾Ραουέννα)
F. W. Deichmann
Capitale dell'Impero Romano d'Occidente dal 402-4 al 476; poi del regno di Odoacre e dal 494 del regno ostrogoto; [...] anche il campus Coriandri già menzionato, per le truppe barbariche, fin dai tempi dell'Impero d'Occidente, durante , L'antica abside e la cripta di S. Apollinare Nuovo in R., in L'Arte del I millennio, Torino 1952, p. 118 ss.; G. De Angelis d'Ossat, ...
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PLATONE e ARISTOTELE
F. Adorno
F. Adorno
Sono raccolte in questo articolo le notizie, contenute nelle opere dei due filosofi, che interessano la storia delle arti figurative è la terminologia critica. [...] nell'altezza, aveva nel suo aspetto un che di barbarico. Era all'esterno tutto rivestito di argento, ma non il principio e m chi fa e non in ciò che è fatto: l'arte non riguarda le cose che sono o cbe si producono necessariamente, né per natura ...
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Vedi ETRUSCA, Arte dell'anno: 1960 - 1994
ETRUSCA, Arte
R. Bianchi Bandinelli
Nelle singole voci topografiche relative a località poste entro i limiti geografici dell'Etruria vera e propria, o a località [...] un primo periodo si chiude con l'opera di J. Martha (1889).
L'arte e. in se stessa, e non solo come documento, ma nei suoi caratteri formali, condannata come barbara e impotente nella visione neoclassica del Winckelmann, o spregiata come parassitaria ...
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barbarico
barbàrico agg. [dal lat. barbarĭcus, gr. βαρβαρικός] (pl. m. -ci). – Dei barbari, di popolo barbaro: usanze b.; costumi b.; le orde b.; spesso con riferimento alle popolazioni germaniche della fine dell’evo antico e dell’alto medioevo,...
barbarismo
s. m. [dal lat. barbarismus, gr. βαρβαρισμός, der. di βάρβαρος «barbaro, straniero»]. – 1. Parola, forma o locuzione errata rispetto alla norma di una determinata lingua o comunque estranea all’uso di questa, introdotta, per lo...