PAVIA (A. T., 24-25-26)
Giuseppe CARACI
Renato SORIGA
Alberto BALDINI
Tammaro DE MARINIS
Pietro VACCARI
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Giusto ZAMPIERI
Una delle più antiche e celebri città d'Italia e capoluogo della provincia [...] ). È probabile che la popolazione della capitale barbarica non raggiungesse ancora i 15 mila ab. alto Medioevo, in Nuova Antologia, 1° marzo 1925; D. Bianchi, La lettura d'arte oratoria nello studio di Pavia nei secoli XV e XVI, in Boll. Soc. pavese ...
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Poeta tragico ateniese.
Vita. - La data della morte, che oscilla nella tradizione fra il 407-06 e il 406-05, può determinarsi con sufficiente esattezza: gennaio o febbraio del 406. Infatti, nelle Lenee [...] isonomia di Atene, e odia i nemici d'Atene, Spartani e barbari; ma anche odia la guerra, e l'orgoglio brutale della più distintivi e più facilmente osservabili della sua poesia e della sua arte. Non accade in E., come in Eschilo e come in Sofocle, ...
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MODA (dal lat. modus "maniera, foggia")
Giovanna Dompè
Usanza passeggiera, soprattutto con riferimento alle acconciature e agli ornamenti, specie femminili. Se tutti i popoli conoscono un costume, cioè [...] nelle sue manifestazioni, legato da reciproche influenze con l'arte, con l'economia e con la morale, la moda poi per i Romani fu uno dei più cospicui contrassegni dei popoli barbari in genere.
Il gusto classico squisito e armonioso si rivelò anche ...
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VEGA CARPIO, Lope de
Salvatore Battaglia
Nacque il 25 novembre 1562 a Madrid, dove morì il 27 agosto 1635. I primi anni e i suoi primi contatti con la vita, che di solito per lo storìco rimangono avvolti [...] un mondo di reazioni ed egli li traeva a sé, e ne faceva materia viva e nuova per la sua arte con "barbarico modo" come egli stesso confessava. Di Ariosto si sovvenne durante la spedizione della Invincibile Armata (1588-1589) e nella Hermosura ...
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TRAIANO (M. Ulpius Traianus)
Roberto PARIBENI
Mario PELAEZ
Imperatore romano dalla fine dell'anno 97 all'agosto del 117. Marco Ulpio, Traiano era nato nell'anno 53 nel municipio di Italica nella provincia [...] . ci informano non solo Plinio e Cassio Dione, ma opere d'arte (plutei del Foro Romano e arco di Benevento), monete e due e più quelli del Tevere. Questa volta fu forse la barbarica impulsività di Decebalo che diede inizio alla seconda guerra.
Lo ...
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LUNA
Giorgio ABETTI
Gastone DEGLI ALBERTI
Raffaele CORSO
Umberto FRACASSINI
. La Luna, che è il solo satellite della Terra, è un corpo opaco che risplende per luce riflessa del Sole. Essa è per noi [...] il dio Thout, detto anche Chonsu, cui era attribuita l'arte dello scrivere e la sapienza, onde dai Greci fu identificato col luna s'introdusse anche sotto il nome e la figura di una divinità barbarica, proveniente dall'Asia Minore, il dio Men (v.). ...
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Città della Toscana, capoluogo di una delle 9 provincie nelle quali la regione è ripartita, posta nella valle superiore dell'Arno, a km. 4 ½ a SE. del punto d'imbocco del canale della Chiana, alla posizione [...] , salvo qualche raro e povero esempio di suppellettile barbarica, nulla o quasi nulla attesta della vitalità artistica di della Croce, aggiunge una nuova gloriosa pagina non solo all'arte di Arezzo ma alla pittura italiana (v. piero della francesca ...
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Termine accolto dalla Crusca e oggidì usato per indicare così il mezzo rilievo come il basso rilievo e il rilievo schiacciato, caratterizzati da riduzioni dei piani plastici.
Riportiamo, per maggiore chiarezza, [...] , Proemio alle Vite, ed. Milanesi, I, Firenze 1878; G. P. Lomazzo, Trattato dell'arte della pittura, scultura e architettura, II, Roma 1844, p. 158; D. Barbaro, La practica della perspettiva, IV: Le maniere delle scene, Venezia 1569; A. Bosse, Traité ...
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Il battesimo si amministrativa nei due riti dell'immersione e dell'infusione. In entrambi i casi v'era bisogno di una conca (pelvis) per tener l'acqua, o per raccogliere quella che cadeva sul capo del [...] e alcune figure di martiri, fra le più belle dell'arte musiva di quel periodo.
Fra questi battisteri più antichi va nome dell'imperatore Onorio, e anche una tomba dell'età barbarica. Sappiamo inoltre che l'edificio sorgeva sopra un alto basamento. ...
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ORVIETO (A. T., 24-25-26 bis)
Achille BERTINI-CALOSSO
Alceste BISI-GAUDENZI
Eugenio DUPRE' THESEIDER
Roberto VIGHI
Città dell'Umbria, in provincia di Terni, costruita a 315 m. s. m. sull'ampia (kmq. [...] in Orvieto. Non lontano dall'abitato sorse nell'età barbarica la Badia dei Ss. Severo e Martirio, trasformata poi sul luogo la tradizione dell'intaglio e dell'intarsio in legno. L'arte della maiolica è stata pure assai fiorente in Orvieto dal sec. XII ...
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barbarico
barbàrico agg. [dal lat. barbarĭcus, gr. βαρβαρικός] (pl. m. -ci). – Dei barbari, di popolo barbaro: usanze b.; costumi b.; le orde b.; spesso con riferimento alle popolazioni germaniche della fine dell’evo antico e dell’alto medioevo,...
barbarismo
s. m. [dal lat. barbarismus, gr. βαρβαρισμός, der. di βάρβαρος «barbaro, straniero»]. – 1. Parola, forma o locuzione errata rispetto alla norma di una determinata lingua o comunque estranea all’uso di questa, introdotta, per lo...