Duplice è il significato di questi due termini, che da una parte hanno indicato e indicano semplicemente una suddivisione delle forze armate di un paese, e dall'altra, più largamente, ordini e classi sociali [...] ; ma compaiono anche scudi rotondi, cetrati e triangolari d'origine barbarica. La cavalleria continuò a portare l'elmo, di solito di ricchi potevano tenere dei cavalli da guerra e apprendere l'arte del combattere dal cocchio o dal cavallo; e poiché ...
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TORINO (A. T., 24-25-26)
Piero LANDINI
Goffredo BENDINELLI
Giulio Carlo ARGAN
Francesco LEMMI
Gino TAMBURINI
Luigi MICHELOTTI
Andrea DELLA CORTE
Piero BAROCELLI
Francesco COGNASSO
Piero PIERI
Capoluogo [...] arti, cui è annessa una piccola, ma notevole collezione d'arte; la raccolta di pitture antiche di casa Savoia, iniziata Corpus Inscriptionum Latinarum, V, p. 779.
L'età barbarica e dell'organizzazione feudale. - Nell'epoca postteodosiana non abbiamo ...
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PETRARCA, Francesco
Enrico Carrara
Nella gloria della poesia italiana è il secondo, dopo Dante e prima del Boccaccio, dei suoi grandi e venerati patriarchi; ma nella storia della formazione spirituale [...] ché all'occasione l'antico valore romanico si ridesterebbe negl'italici cuori contro il furore barbarico. Nobilissima canzone, che è sopravvissuta, nell'immortalità dell'arte, alla "lieve cagion" onde fu ispirata.
Verso la fine di questa prima parte ...
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A seconda del punto di vista dal quale la consideriamo, la filologia è e insieme non è una disciplina speciale. È una disciplina speciale in quanto lavora intorno a problemi considerati in sé circoscritti [...] legittimo - la predilezione per il popolare, per le epoche barbariche e aurorali, per le manifestazioni non letterarie, per i c'è tradizione, e che alla base d'ogni manifestazione d'arte si ritrova sempre un movimento di pensiero e si rispecchiano le ...
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È un ente autarchico territoriale costituito da una collettività di persone residenti o aventi certi interessi in una limitata parte del territorio statale. Di solito è sorto spontaneamente ed è sempre [...] , spetta ai comuni insigni per monumenti di storia e d'arte, con non meno di 10.000 abitanti e che hanno civile, dominata dal feudo, che caratterizza l'Europa uscita dalle invasioni barbariche, in tempi e in forme diverse, tra il sec. XI e ...
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MEDIOEVO
Giorgio FALCO
Angelo MONTEVERDI
. Il concetto di Medioevo, cioè di un periodo storico compreso fra l'antichità e l'età contemporanea, nasce tra il Quattro e il Cinquecento nelle grandi [...] senza riuscirvi, di volgere a profitto della civiltà l'elemento barbarico: Cassiodoro. Con la fondazione del monastero del Vivario, e varie esercitazioni poetiche, e in un trattato d'arte versificatoria che godette di grande autorità. A ogni modo ...
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GALLIA
Léopold Albert CONSTANS
Giacomo DEVOTO
Secondina Lorenzina CESANO
Pietro ROMANELLI
Mario NICCOLI
. Gli antichi davano il nome di Gallia al paese compreso fra il Mediterraneo, le Alpi, il [...] altre regioni; in secondo luogo l'appariscente rozzezza di tecnica e di stile, la barbarie e la degenerazione di ogni tipo, che rivelano l'ingenuità di un'arte infantile.
Cronologicamente le serie che si devono elencare a capo di tutti i gruppi sono ...
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Il nome (spagn. Cataluña, catal. Catalunya), comincia a comparire in documenti della fine del sec. XII (basso lat. Catalonia, Catalaunia). L'etimologia tradizionale, secondo cui il nome deriverebbe da [...] sono completamente degenerati, perché interpretati con quella libertà barbarica, ch'è propria del Medioevo. Nella Catalogna e S. Michele a Olérdola.
Aspetto più particolare ebbe l'arte romanica. In un primo tempo le costruzioni romaniche furono rozze ...
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Con la parola arredamento si indica tutto ciò che serve per ornare l'interno degli edific;. Per questa ragione l'arredamento non si può definire come un'arte, ma piuttosto come l'insieme di tutte le arti [...] smaltate, non riscontriamo mai l'alto senso decorativo e architettonico che fece grande l'arte egiziana. La magnificenza un po' barbarica di quest'arte si rivela specialmente nella predilezione per la rappresentazione di fiere e di animali selvatici ...
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Con questo nome si indica, in generale, ogni atteggiamento e funzione dell'umano conoscere che miri a distinguere nel proprio oggetto ciò che in esso ha, comunque, valore da ciò che valore non ha. ll nome [...] di decadenza. Hanno servito al Riegl per rappresentare maestrevolmente le varie tappe di sviluppo del gusto, dall'arte classica a quella bizantina e barbarica. Hanno servito al Riegl stesso, e poi al Wölfflin, per chiarire perché al gusto del ...
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barbarico
barbàrico agg. [dal lat. barbarĭcus, gr. βαρβαρικός] (pl. m. -ci). – Dei barbari, di popolo barbaro: usanze b.; costumi b.; le orde b.; spesso con riferimento alle popolazioni germaniche della fine dell’evo antico e dell’alto medioevo,...
barbarismo
s. m. [dal lat. barbarismus, gr. βαρβαρισμός, der. di βάρβαρος «barbaro, straniero»]. – 1. Parola, forma o locuzione errata rispetto alla norma di una determinata lingua o comunque estranea all’uso di questa, introdotta, per lo...