(A. T., 53-54-55; 56-57).
Geografia: Nome (p. 667); La moderna conoscenza geografica (p. 667); Situazione e confini (p. 668); Composizione litologica del suolo (p. 668); Struttura e forme del terreno [...] (G. Grosz).
A chi sta al difuori del movimento, l'arte tedesca contemporanea può parere uno spettacolo simile a quella dell'irruzione nella civiltà mediterranea delle orde barbariche al tempo della caduta dell'Impero romano, poiché più forti e ...
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GRECIA (A. T., 82-83)
Giotto DAINELLI
Mario SALFI
Fabrizio CORTESI
Giacomo DELITALA
Arthur HABERLANDT
Giotto DAINELLI
Pino FORTINI
Giotto DAINELLI
Luigi CHATRIAN
Margherita GUARDUCCI
Doro LEVI
Luigi [...] arrivarsi davvero con questi mezzi esterni, sì attraverso una compenetrazione delle due civiltà, che aprisse ai barbari la conoscenza dell'arte e della scienza ellenica, e permettesse ai Greci d'intendere ed apprezzare le esperienze morali, religiose ...
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Storia della conoscenza. - Il nome Alpi si trova per la prima volta in Erodoto (lV, 46), che ricorda l'Alpis e il Karpis come due affluenti del Danubio; ma è probabile che lo storico greco, piuttosto che [...] Krebs, De Martonne) o anche da scrittori d'arte militare, come meglio rispondente alla delimitazione dei varî settori nord e dell'est fecero pressione sui popoli del sud. I barbari, arrestati in Oriente, nella loro marcia verso il Mediterraneo, si ...
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SVIZZERA (A. T., 20-21)
Mario SALFI
Anna Maria RATTI
Claudia MERLO
Fabrizio CORTESI
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Delio CANTIMORI
Luigi CHATRIAN
Otto TSCHUMI
Ernesto GAGLIARDI
Arthur HABERLANDT
Paul GEIGER
Rudolf KAUFMANN
Giuseppe [...] Basilea, di Ginevra, di Coira. Le invasioni barbariche colpirono profondamente questa vita ecclesiastica; ma con la disegni per illustrazioni di libri e di vetrate; a loro l'arte tipografica di Basilea deve la sua importanza artistica e la pittura ...
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. La grandiosa espansione del popolo arabo fuori dei suoi confini originarî ha fatto sì che la storia degli Arabi abbia un'estensione immensamente più vasta che non la storia dell'Arabia precisamente come [...] anche in questo caso l'abituale fenomeno del conquistatore barbaro che si assimila la civiltà superiore del paese conquistato. . Ma, dopo avere chiesto molto ai Greci e ai Persiani, quest'arte si è ripiegata su sé stessa e non s'è più volta alla ...
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L'acqua è il liquido più diffuso in natura, tanto che gli antichi la consideravano uno dei quattro elementi.
Chimicamente essa è un composto di idrogeno e ossigeno, secondo la formula H2O.
Acqua in natura.
L'acqua [...] in Reallexicon der Vorgeschichte, II, p. 10 seg.).
L'arte di costruire acquedotti, nota anche ai Persiani, ebbe in Oriente forti guarnigioni e avendo patito varie volte l'invasione barbarica, cominciarono ad allontanarsi, l'incuria delle acque ...
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NAPOLI (A. T., 27-28-29)
Goffredo COPPOLA
Carmelo COLAMONICO
Fausto NICOLINI
Vincenzo EPIFANIO
Riccardo FILANGIERI di CANDIDA
Guido PANNAIN
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Maria ORTIZ
È il capoluogo della Campania e la città [...] lealismo. Sennonché la tanto più arretrata e quasi ancora barbarica nobiltà feudale non poteva a sua volta non esercitare regno, Napoli divenne fervida fucina di cultura e di opere d'arte. L'arte gotica che era giunta nella prima metà del sec. XIII, ...
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MILANO
Antonio Calzoni
Giuseppe Caraci
Gaetano Cesari
Paolo D'Ancona
Giuseppe Gallavresi
Antonio Monti
Luigi Sorrento
Alda Levi Spinazzola
Giovanni Antona Traversi
Alessandro Visconti
La seconda [...] medico Giovanni Rajberti (1805-1861), che tradusse in meneghino l'Arte poetica d'Orazio e piacque molto per il Cholera e i p. 227 segg.; A. Colombo, Milano preromana, romana e barbarica, Milano 1928.
Sempre fondamentale, per il Medioevo, l'opera ...
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. Il lat. cohors, chors, o cors (connesso etimologicamente con hortus e col ted. Garten) indica anzitutto il cortile, il terreno adiacente alla villa; da questo significato si è svolto quello di gruppo [...] occhi degli Elleni fu sempre quasi modello e simbolo di quella civiltà barbarica con cui essi vennero a contatto: ivi il Gran re con l passione, come il Conte Verde e il Conte Rosso, e l'arte del torneare nel sec. XIV fu portata anche in oriente da ...
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TOSCANA (A. T., 24-25-26 bis)
Attilio MORI
Umberto CALZONI
Niccolò RODOLICO
Antonio PANELLA
Sergio CAMERANI
Nello TARCHIANI
Alfredo SCHIAFFINI
Giuseppe MALAGOLI
Vittorio SANTOLI
Alfredo BONACCORSI
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Regione [...] di Firenze ci rivela un'interpretazione più decadente che barbarica degli elementi tradizionali, classici. Ma poi i saggi a imitazione di Orvieto - e in qualche copia a Firenze; l'arte del vetraio - anche se il materiale viene da Venezia - è ...
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barbarico
barbàrico agg. [dal lat. barbarĭcus, gr. βαρβαρικός] (pl. m. -ci). – Dei barbari, di popolo barbaro: usanze b.; costumi b.; le orde b.; spesso con riferimento alle popolazioni germaniche della fine dell’evo antico e dell’alto medioevo,...
barbarismo
s. m. [dal lat. barbarismus, gr. βαρβαρισμός, der. di βάρβαρος «barbaro, straniero»]. – 1. Parola, forma o locuzione errata rispetto alla norma di una determinata lingua o comunque estranea all’uso di questa, introdotta, per lo...