ORTOPEDIA
Riccardo Dalla Vedova
. La voce "ortopedia" è stata coniata da N. Andry, quasi due secoli addietro, quando egli ha fuso i due radicali ὀρϑός "dritto" e παίς "bambino" in un neologismo, con [...] il quale ha intitolato il trattato dell'"arte di prevenire e di migliorare nei bambini le deformità del corpo, con mezzi alla ultime fossero spesso contrastate dalla primitiva tendenza barbarica di esporre i neonati deformi perché soccombessero ...
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SORDOMUTISMO (fr. surdi-mutisme; sp. surdimutismo, sordomudez; ted. Taubstummheit; ingl. deaf-mutism)
Ernesto LUGARO
Francesco Paolo JAPICHINO
Fulvio MAROI
Mutismo dipendente da sordità congenita [...] , 2, de adq. v. om. her., 5).
Nella legislazione barbarica i muti e i sordi sono parificati alle donne (Roth., 153). G. P. Bonet, Riduzione delle lettere ai loro elementi primitivi e arte d'insegnare a parlare ai muti, versione dallo spagnolo di S. ...
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STUFA (fr. poêle; sp. estufa; ted. Ofen; ingl. store)
Giuseppe GEROLA
Per le stufe in generale, v. riscaldamento.
Arte.
Le stufe non sono un patrimonio di tutti i paesi a clima freddo. Esse sono ignote [...] , che si poterono perpetuare e modificare nell'età barbarica e bizantina. I tubi di terracotta impiegati per a seconda di tutti i gusti più variati e bizzarri suggeriti dall'arte barocca e dalla moda rococò, fino a camuffarsi sotto le mentite spoglie ...
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TIMPANO
Guido LIBERTINI
Alfredo CASELLA
Francesco VATIELLI
. Musica. - I timpani (fr. timbales; sp. timbales; ted. Pauken; ingl. kettle-drums) sono strumenti a percussione, dei quali l'orchestra possiede [...] un senso espressivo di alta importanza, senso che si sviluppa poi potentemente nell'arte di R. Wagner e di R. Strauss. Non si può però un carattere inaudito e mai raggiunto prima di violenza barbarica, non si può certo sostenere che l'impiego dei ...
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RELIQUIARIO
Maria Accascina
. Oggetto che serve a custodire le reliquie e che perciò ha grande importanza nella oreficeria sacra. Reliquiarî furono in uso fino dai primi tempi del Medioevo, come testimonia [...] ed ebbero poi forma varia nei secoli. L'oreficeria barbarica ne compose di forma pentagonale, coperti di gemme ( in una teca di cristallo in modo che fossero visibili e l'arte gotica prodigò forme elegantissime in questo tipo (reliquiarî di S. Savino ...
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STENICO (A. T., 24-25-26)
Lino BERTAGNOLLI
Giuseppe GEROLA
Centro della provincia di Trento, nelle Giudicarie esterne, capoluogo del Banale, sulla sinistra della Sarca, a 666 m. s. m., su di un dossone, [...] vescovi di Trento, che vi lasciarono durevoli tracce del loro interesse per l'arte. Del resto in tutto il territorio non sono rare le sculture dell'età barbarica, gli affreschi quattrocenteschi delle chiese, le anconette scolpite e altri monumenti di ...
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PROVINCIE ROMANE
S. Rinaldi Tufi
E. De Miro
C. Tronchetti,Ph. Pergola
P. Gros
M.-Th Raepsaet-Charlier - G. Raepsaet - J. Mertens
M. Renzetti
J.-P. Bost
E. KÜNZL
A. Balil
M. Bendala Galán
J. [...] , XXVI, 1981-1985, p. 239 ss.; S. Angiolillo, L'arte della Sardegna romana, Milano 1987; R. J. Rowland, The Archaeology del III la provincia Tracia non subisce seri danni per opera dei barbari, ma dal 238 al 268 è invece fatta oggetto di attacchi ...
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Vedi ROMANA, Arte dell'anno: 1965 - 1997
ROMANA, Arte
R. Bianchi Bandinelli
Red.
H. J. Eggers
F. Coarelli
I. I problemi dell'arte romana. La sua importanza storica. - II. Dalle origini a circa il [...] intellettualistica) dovevano apparire del tutto incomprensibili agli strati incolti, rurali o barbarici: le scene ispirate ai lavori agricoli non assumono mai, infatti, nell'arte delle province, l'aspetto idillico. Altri aspetti ancora, dell'idillio ...
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Le rappresentazioni della comunità
André Jean
Marc Loechel
Introduzione
Questo lavoro si propone di analizzare in che modo la città veneziana rappresentasse se stessa, ai propri occhi e agli occhi [...] che a ben vedere non lo è per niente: le Maraviglie dell'arte di Carlo Ridolfi sono il primo testo conosciuto nel quale l'opera del Cinquecento, nella celebre pianta disegnata da Jacopo de' Barbari (331) si incontrano Mercurio e Nettuno in vesti di ...
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Acque e lagune da periferia del mondo a fulcro di una nuova "civilitas"
Lellia Cracco Ruggini
Le costanti di una vicenda di storia e di mentalità, dall'antico al tardoantico
Chi percorra i vari itinerari [...] cf. G. Traina, Paesaggio e 'decadenza', p. 717; Id., Aspettando i barbari, p. 255; Id., Paludi e bonifiche, pp. 42-47.
35. Cf Langobardi sul limite della Laguna, in AA.VV., Grado nella storia e nell'arte (A.A., 17), I, Udine 1980, pp. 231-264; Mario ...
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barbarico
barbàrico agg. [dal lat. barbarĭcus, gr. βαρβαρικός] (pl. m. -ci). – Dei barbari, di popolo barbaro: usanze b.; costumi b.; le orde b.; spesso con riferimento alle popolazioni germaniche della fine dell’evo antico e dell’alto medioevo,...
barbarismo
s. m. [dal lat. barbarismus, gr. βαρβαρισμός, der. di βάρβαρος «barbaro, straniero»]. – 1. Parola, forma o locuzione errata rispetto alla norma di una determinata lingua o comunque estranea all’uso di questa, introdotta, per lo...