CALANDRA, Edoardo
Alessandra Briganti
Nacque a Torino da Claudio e da Malvina Ferrero l'11 sett. 1852 e, persa la madre, col fratello Davide venne educato dal padre, un avvocato appassionato di studi [...] pubblicata nello stesso anno a Torino (Di una necropoli barbarica scoperta a Testona), e in margine a questa esperienza dipinse 1884, in qualità di membro della sezione storia dell'arte dell'Esposizione nazionale di Torino, con G. Giacosa curò ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il sogno degli umanisti: la filologia a misura delle cose
La lezione petrarchesca, [...] a cui si ispirano nel complesso le prospettive estetiche dell’arte umanistica e rinascimentale, basti pensare alla pittura di Andrea milanese d’adozione Giorgio Merula, o al veneziano Ermolao Barbaro e tanti altri da passare in rassegna con i criteri ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Alessia Trivellone
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Fin dall’anno Mille esseri reali o fantastici adornano chiostri e cattedrali, rimandando, [...] ai quali attingono lapicidi e scalpellini provengono da molto lontano nel tempo e nello spazio, dall’arte greca e romana, dalla tradizione barbarica e insulare, dal Vicino e dall’Estremo Oriente, ereditandone paguri barbuti e squamati grifoni. Queste ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Guerra e societa nei regni romano-barbarici
Francesco Storti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Con le invasioni dei secoli V e VI la cultura [...] a un’epoca priva di qualsiasi cognizione tattico-strategica. Sebbene l’antica arte degli assedi, per esempio, la poliorcetica, risulti ormai incognita ai guerrieri dei regni barbarici nelle sue forme più raffinate, la presenza di una strumentazione ...
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BASALDELLA, Dino (Dino Aldo)
Valerio Rivosecchi
Nacque a Udine il 26 apr. 1909 da Leo e da Virginia Angeli. Compì i primi studi a Venezia (dal 1919) con i fratelli minori, Mirko e Afro. Al liceo artistico, [...] nel 1936 alla Biennale di Venezia e alla III Mostra d'arte del Sindacato fascista di belle arti della provincia di Udine. Caratteristiche e adottando materiali consoni alla sua originaria, quasi "barbarica" forza espressiva: il cemento, la pietra, i ...
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Nome d'arte di Maria Cecilia Sophia Kalogeropoulos, soprano, nata a New York il 2 dicembre 1923 da genitori greci e morta a Parigi il 16 settembre 1977. È concordemente considerata la voce di soprano lirico-drammatico [...] madre che è natura ma natura matrigna. Il soprano seppe calibrare il nuovo profilo del personaggio all'interno della cifra barbarica e magica che i costumi di Piero Tosi incastonavano. Trascrisse cioè nella gestualità che i campi fissi dello stile ...
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Filosofo e poligrafo romano (98 - 45 a.C.). Schierato con Cicerone durante la congiura di Catilina, fu tribuno della plebe nel 59 e pretore nel 58. N. F. è considerato da Cicerone (Timeo, I) il restauratore [...] buona parte dell’opera di N. F. era consacrata a quest’arte: in partic., insieme al Liber auguralis (sulla divinazione) e al De sphaera, divisa rispettivamente in Sphaera graecanica e Sphaera barbarica. Il grande successo di quest’opera si evince ...
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Regista teatrale lituano (Pažobris, Kaũnas, 1952 - Vilnius 2018); è considerato tra i più famosi registi teatrali affermati a livello internazionale. Nei suoi spettacoli, espressivi e visuali, N. ha dedicato [...] un racconto autonomo.
Vita
Diplomato presso l'Istituto d'arte Lunačarski di Mosca, si è messo in luce come Tre sorelle» (1995). La scarnificazione del testo, la scenografia barbarica, arcaica ed essenziale, e la valorizzazione simbolica e rituale ...
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svastica Segno simbolico di significato discusso, attestato in civiltà diverse sin dall’età litica (Sudan occidentale, Guinea superiore ecc.), nell’area indo-mediterranea antica e nell’Europa barbarica. [...] intercorre tra s. e meandro, tra meandro e spirale. La tenace sopravvivenza del simbolo è documentata, in iscrizioni, dall’arte funeraria cristiana tra il 2° e il 4° secolo.
L’assunzione della s. a simbolo del partito nazionalsocialista tedesco si ...
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INGHILTERRA (ingl. e ted. England; fr. Angleterre; sp. Inglaterra; denominazioni che si equivalgono per il significato, che è "terra degli Angli"; in lat. Anglia; A. T., 47-48)
Roberto ALMAGIA
Pietro [...] (v. arturo), campione dei Celti cristiani contro i barbari pagani; ma è probabile che tali racconti siano basati così generale come nelle Fiandre e in Svizzera. Una ripresa di quest'arte si ebbe verso la metà del sec. XIX, quando William Morris iniziò ...
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barbarico
barbàrico agg. [dal lat. barbarĭcus, gr. βαρβαρικός] (pl. m. -ci). – Dei barbari, di popolo barbaro: usanze b.; costumi b.; le orde b.; spesso con riferimento alle popolazioni germaniche della fine dell’evo antico e dell’alto medioevo,...
barbarismo
s. m. [dal lat. barbarismus, gr. βαρβαρισμός, der. di βάρβαρος «barbaro, straniero»]. – 1. Parola, forma o locuzione errata rispetto alla norma di una determinata lingua o comunque estranea all’uso di questa, introdotta, per lo...