Tecnica speciale nella lavorazione dei metalli preziosi a fili sottili, chiamata anticamente lavoro di filo (Cellini) o lavoro di Venezia (fr. filigrane; sp. filigrana; ted. Filigran; ingl. filigree). [...] etrusche e greche. Nei tardi tempi romani e in età barbarica la filigrana viene applicata anche alle fibule (p. es. la e negl'inventarî è detta opus veneticum ad filum (vasi d'arte musulmana del Tesoro di San Marco; montature di candelabri di Carlo ...
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Neologismo non accolto dalla Crusca, ma passato nell'uso per significare il tutto rilievo o rilievo vero (Baldinucci). Esso si distingue dal gruppo sintario, perché le figure vi sono subordinate a un piano [...] , in avorî e in opere di oreficeria e toreutica, lungo tutto il Medioevo e sino al Rinascimento.
L'arte bizantina e la barbarica, caratterizzate da visione pittorica, non usarono l'altorilievo, che ricompare nella plastica romanica d, oltralpe o nell ...
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È uno dei principali oggetti che l'uomo sin dai tempi più remoti sentì il bisogno di applicare sul proprio corpo, sia come ornamento, sia come amuleto: così, a seconda dei casi, la collana può servire [...] di forma, ma i pochi giunti a noi mostrano squisito il gusto dell'ornato, nonché nella raffinata arte bizantina, in quella barbarica pur nel riunire elementi eterogenei come tesselle musive, perle, cammei, perle vitree. Ne dànno saggio le collane ...
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Comune della provincia di Bari. La sua popolazione non è in considerevole aumento (e figura addirittura in diminuzione fra il 1911 e il 1921), specialmente per il forte contributo che ha dato all'emigrazione: [...] . di Terra di Bari, Bari 1915; P. Toesca, Storia dell'arte italiana, I, Torino 1927.
Storia. - Butuntum, città messapica, fu scoperte di tombe in Notizie Scavi, 1887 e 1897). Poi, nell'età barbarica, decadde, e fino al sec. XI non se ne ha più ricordo ...
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. Con tal nome vanno designati i vasi dipinti in stile e tecnica inizialmente atticizzanti, a figure rosse, su fondo a vernice nera, i quali furono prodotti nella Campania collateralmente, se non proprio [...] . La stessa invasione di soggetti greci presenta l'arte etrusca, ove la lingua delle iscrizioni esplicative si con gli altri mentovati innanzi, e sembrano piuttosto una rozza traduzione barbarica di forme e soggetti già in uso a Cuma e ad Abella ...
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MERANO (A. T., 24-25-26)
Roberto ALMAGIA
Giuseppe GEROLA
Antonio ZIEGER
Città della reġione altoatesina (prov. di Bolzano) sulla grande conoide formata dal fiume Passirio al suo sbocco nell'Adige. [...] della regione.
Una scultura che risale forse all'età barbarica possiede la parrocchiale di Maia bassa. Il Castel San il circondario di Merano è fra i più ricchi di opere d'arte. Nell'edilizia, l'architettura romanica si afferma nella grande sala e ...
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PIACENZA (XXVII, p. 92)
La città di Piacenza sorge a 66,37 m. s. m., a 13 km. in media dalla collina e a meno di uno dalla sponda destra del Po. La sua forma oblunga ne porta i vertici a est e a ovest. [...] scuola serale di commercio, Piacenza è sede di -una scuola d'arte Felice Gazzola e di un liceo pareggiato musicale. Ha una sezione dell Piacenza romana. Il rinvenimento di una tomba romano-barbarica in Via Roma, in Bollettino storico piacentino, 1937 ...
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NOCERA Umbra (A. T., 24-25-26 bis)
Riccardo RICCARDI
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Cittadina dell'Umbria, corrispondente all'antica Nuceria Camellaria (che fu municipio dopo la guerra sociale), in provincia di Perugia (da cui [...] (1916); L. Fiocca, L'altare del sec. XIII del duomo di Nocera Umbra, in Vita d'arte, XI (1913), pp. 154-56; M. Salmi, La necropoli barbarica di Nocera Umbra, in Rass. d'arte, 1921, pp. 152-57; U. Gnoli, Pittori e miniatori nell'Umbria, Spoleto 1923. ...
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GIOVIANO (Flavius Iovianus Augustus)
Alberto Olivetti
Imperatore romano dal 363 al 364. Nacque, probabilmente da stirpe barbarica, a Singidunum nella Mesia superiore; il padre, Varroniano, era comes [...] del paganesimo, ma in pratica dimostrò una certa tolleranza verso l'antica religione, limitandosi ad abolire la magia e l'arte divinatoria. Di fronte alle varie sette cristiane tenne un contegno incerto, anche a causa della sua scarsa cultura. Fu ...
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Pittore, nato ad Amsterdam nel 1921. La sua formazione si è svolta ad Amsterdam, dove nel 1946 espose in una prima personale. Legato dapprima al movimento olandese "Reflex", nel 1949 è stato uno dei fondatori [...] retrospettive in musei americani: a Pasadena, Phoenix, Santa Barbara, e nel 1965 nei musei di Göteborg, Bruxelles, e Stoccolma. Tra le esposizione più recenti: quelle al Museo d'arte moderna di Parigi (1968) e all'Art Gallery di Toronto (1973 ...
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barbarico
barbàrico agg. [dal lat. barbarĭcus, gr. βαρβαρικός] (pl. m. -ci). – Dei barbari, di popolo barbaro: usanze b.; costumi b.; le orde b.; spesso con riferimento alle popolazioni germaniche della fine dell’evo antico e dell’alto medioevo,...
barbarismo
s. m. [dal lat. barbarismus, gr. βαρβαρισμός, der. di βάρβαρος «barbaro, straniero»]. – 1. Parola, forma o locuzione errata rispetto alla norma di una determinata lingua o comunque estranea all’uso di questa, introdotta, per lo...