Niccolò Machiavelli: Opere - Introduzione
Mario Bonfantini
Il fatto che le prime notizie sicure sul Machiavelli si riferiscono proprio al tempo in cui egli venne ad entrare negli uffici pubblici, sembra [...] alla concezione del Principe, partendo non più dalla discussione astratta ma dall'esame storico dei tempi. Che fu la si ammette essere «quasi impossibile» dare regole in certi casi. E nell'Arte della guerra, a pp. 501, 502, e 522, dove finemente si ...
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Niccolò Tommaseo: Opere – Introduzione
Aldo Borlenghi
Uomo inamabile, polemico, pieno di contraddizioni, incapace di raccogliere in unità la propria vita spirituale, ma in apparenza, e a torto, più [...] conquista di chiarimenti entro un proprio processo di ragioni e concetti astratti.
È la stessa facoltà, che gli fa legare a quanto d’ogni sua nuova opera di poesia, d’ogni progetto d’arte futuro: l’amore per una popolana, amore affettuoso e violento ...
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Pietro Metastasio: Opere – Introduzione
Luigi Ronga
La posizione del Metastasio è una delle più singolari che possa incontrarsi nella storia della cultura europea: quella di chi in un'altra arte ha [...] chi sforza l'ultime sillabe e chi le tace. Chi le canta svogliato e chi astratto. Chi non l'intende e chi noi fa intendere. Chi lo mendica e chi lo sociale, di una nuova concezione della vita e dell'arte. Di questo congedo uno dei primi ad averne ...
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La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. La struttura del sapere
Alfonso Maierù
La struttura del sapere
La classificazione delle conoscenze
Gli elementi fondamentali adottati [...] questa bipartizione Boezio faceva seguire il discorso sulla logica, arte che secondo alcuni costituiva una parte della filosofia, speculativa ha dunque per oggetto le forme in quanto non astratte dalla materia, e perciò in movimento (in motu ...
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Luigi Pulci: Morgante – Introduzione
Franca Ageno
Matteo Franco in uno dei suoi velenosi sonetti contro Luigi Pulci dice che questi ha ereditato dalla sua famiglia «leggerezza, colore e piccin occhi» [...] Quanto più la lingua poetica culta è generica e astratta, tanto più il Pulci sembra compiacersi del termine , Laterza, 1927, pp. 89-95; U. Biscottini, L'anima e l'arte del Morgante, Livorno, Giusti, 1939; E. Carrara, Rolando e Rinaldo all'insegna ...
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Carlo Goldoni: Opere
Filippo Zampieri
Lo storico registra il giorno 25 febbraio 1707 come data di nascita di Carlo Goldoni, e, per scrupolo d'informazione, rammenta il nome del padre, Giulio, di professione [...] Cominciando dalla Putta onorata il dialetto, non per un'astratta virtù della parlata veneziana, ma per la perfetta adeguazione . Né con questo felice ritorno ai modi del teatro del l'arte egli aveva esaurito del tutto le sue possibilità di artista. Di ...
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Dante Alighieri, Opere minori: De vulgari eloquentia - Introduzione
Pier Vincenzo Mengaldo
Scritto successivamente all'esilio (I, VI, 3) e alla pace di Caltabellotta (II, VI, 4), preannunciato anzi [...] alle regole) e deviando il concetto del latino come «arte» proprio del Idel Convivio verso quello del latino come lingua di modello letterario -, quanto il carattere storicamente inerte e astratto del canone degli autori. Il fatto è che Dante non ...
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GELLI, Giovan Battista
Angela Piscini
Nacque a Firenze il 12 ag. 1498, nella parrocchia di S. Paolo, da Carlo di Bartolommeo e da madre sconosciuta. È accertato che il padre, venuto in città da Peretola, [...] dei suoi tempi una possibile - per quanto astratta e letteraria - risposta alla crisi politica e . G., i Capricci del bottaio, Udine 1906; B. Croce, Poesia popolare e poesia d'arte, Bari 1933, pp. 281-285; E. Garin, L'Umanesimo italiano, Bari 1952, pp ...
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Trattatisti e narratori del Seicento - Introduzione
Ezio Raimondi
«Secolo del genio», come volle definirlo lo Whitehead in rapporto alla stupefacente avventura della nuova scienza, il Seicento è un'epoca [...] , anche nei limiti di una concezione così sostanzialmente astratta, l'opera rivela un'architettura grandiosa e patetica, la noia, la miseria e l'illusione. Questa grande commedia dell'arte, gremita di gesti, di grida, di episodi, come una piazza ...
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Giovanni Boccaccio: Decameron, Filocolo, Ameto, Fiammetta - Introduzione
Natalino Sapegno
Fino a pochi anni or sono la critica erudita accettava per buoni gli indovinelli autobiografici che il Boccaccio [...] suo gusto di concretezza e l'indirizzo realistico della sua arte, trasportandoli in un ambiente meno stilizzato e cavalleresco e sostanza degli affetti personali in una sorta di astratta simbologia; il certaldese invece trasporta anche nel moralismo ...
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astratto
agg. [dal lat. abstractus, part. pass. di abstrahĕre «astrarre»]. – 1. a. Di persona, che ha la mente rivolta altrove, profondamente assorta in qualche pensiero: camminava a.; mi sembri a.; meno com. con determinazioni: essere a....
astrattismo
s. m. [der. di astratto]. – Tendenza all’astratto. In partic., indirizzo dell’arte moderna in cui confluiscono varie correnti sorte in Europa nei primi decennî del Novecento (soprattutto per opera di V. Kandinskij, P. Klee, H....