Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Francesco Guicciardini
Matteo Palumbo
L’immagine dell’«uomo del Guicciardini» delineata da Francesco De Sanctis (1869) sembrava riassumere tutti i vizi della «razza italiana»: la simulazione, l’opportunismo, [...] un programma che resta, sotto il profilo dei fatti, ipotetico e astratto e che si propone, perciò, come un modello di buon governo da ogni parte.
La discrezione è precisamente quest’arte difficile, sempre sperimentale e senza sicurezze predeterminate, ...
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GOLDONI, Carlo
Lucia Strappini
Nacque a Venezia il 25 febbr. 1707 da Giulio, veneziano anche lui ma di origine modenese, e da Margherita Salvioni.
Si devono allo stesso G. molti dettagli sui suoi primi [...] registi e attori d'avanguardia nel Novecento, riscontrandovi la più raffinata e astratta messa in gioco delle componenti drammaturgiche, sulla linea della commedia dell'arte, ma con una rinnovata e geniale capacità di produrre spettacolo puro. Ancora ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giambattista Vico
Andrea Battistini
Vissuto tra Sei e Settecento, Vico si formò nel clima di aspirazioni riformistiche creatosi nel Regno di Napoli e, anche se non ebbe mai una posizione politicamente [...] geometria, edifici mentali costruiti dall’uomo e dunque veri, ma astratti e convenzionali, incapaci, per la loro arbitrarietà, di incidere sulla governo, di religione, di linguaggio, di pensiero, di arte, di organizzazione civile, al punto che non si ...
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Scienza greco-romana. Archimede
Reviel Netz
Archimede
Archimede è l’unico dei matematici greci di cui abbiamo notizie storiche; questa eccezionalità è dovuta in parte ai risultati da lui ottenuti, [...] e del cilindro, che è una vera e propria opera d’arte: mentre Archimede cammina come in sogno verso la sfera, Euclide cosa che somigli a una spirale. Archimede introduce alcuni teoremi ‘astratti’ sulle progressioni, come in Conoidi e sferoidi, ma di ...
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CARO, Annibale
Claudio Mutini
Nacque nel 1507 a Civitanova Marche da Giambattista, speziale e commerciante che aveva anche ricoperto qualche carica pubblica, e da Celanzia Centofiorini di nobile famiglia.
Nella [...] della poesia tende ad imporsi in quanto sapienza astratta dalla occasionalità di un messaggio, anche elevato, cura di E. Canuti, in Scritti di storia, di filosofia e d'arte, Napoli 1908. Per la traduzione dell'Eneide (stampata a Venezia dai Giunti ...
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ALBERIGO, Giuseppe (Pino)
Giovanni Miccoli
Nacque a Cuasso al Monte (Varese) il 21 gennaio 1926. Il padre, Giovanni Alberto, di famiglia poverissima, era maestro elementare. Aveva partecipato alla [...] . La presidente Dominique de Menil – una coltissima collezionista d’arte impegnata sul terreno dei diritti umani: fra i premiati dalla dimensione dottrinale della fede e sua concettualizzazione astratta, come anche del “giuridismo”, in quanto ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Antonio Labriola
Alberto Burgio
Nato in una famiglia «patriottico-liberale», Antonio Labriola divenne socialista – poi comunista – «per il disgusto del presente ordine sociale» (così scrive nel 1889). [...] tradizione hegeliana») degrada «la parola dialettica» ad «arte retorica ed avvocatesca» Labriola tiene conto. Per questo 411-13). Con buona pace del pensiero intellettualistico («ragione astratta»), le cose coincidono con la loro storia, e il ...
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BERENSON, Bernard (Bernhard fino al 1914)
John Pope-Hennessy
Figlio di Albert Valvrojenski (che prese il cognome Berenson quando emigrò negli Stati Uniti) e di Judith Mickleshanski, ambedue ebrei, nacque [...] Nei nostri studi non basta averne l'idea astratta. Dobbiamo imparare a riconoscere con precisione, in voler insistere nel "tener distinti in compartimenti separati l'artista e l'opera d'arte" (p. 13), e nello scrivere dal punto di vista di colui che ...
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DE RUGGIERO, Guido
Renzo De Felice
Quarto figlio di Eugenio e di Filomena d'Aiello, nacque a Napoli il 23 marzo 1888. L'ambiente famigliare in cui visse era tipica espressione di quella borghesia umanistica [...] le polemiche degli anni della guerra e del 1921-22 (sull'arte), fu dovuto molto più al comune antifascismo che ad un' in essi la conferma in re politica del "moralismo", "astrattismo" e "conservatorismo" del suo liberalismo, così da negare ad ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Antonio Genovesi
Saverio Ricci
In Genovesi si verifica un originale incrocio tra la crisi degli Stati d’antico regime quale concreta occasione riformatrice e un nuovo orientamento cattolico in termini [...] la ragione naturale, e riduca al minimo la speculazione astratta: degli attributi divini, «quelli sono più da essere si apre con la dimostrazione dell’esistenza di Dio s’intitoli L’arte di esser felici, e ammetta: «quando tra noi quaggiù in terra ...
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astratto
agg. [dal lat. abstractus, part. pass. di abstrahĕre «astrarre»]. – 1. a. Di persona, che ha la mente rivolta altrove, profondamente assorta in qualche pensiero: camminava a.; mi sembri a.; meno com. con determinazioni: essere a....
astrattismo
s. m. [der. di astratto]. – Tendenza all’astratto. In partic., indirizzo dell’arte moderna in cui confluiscono varie correnti sorte in Europa nei primi decennî del Novecento (soprattutto per opera di V. Kandinskij, P. Klee, H....