Cultura ebraica
Piero Morpurgo
Una valutazione della cultura ebraica e del suo rapporto con la produzione federiciana non può prescindere dalla profonda influenza che il mondo ebraico ebbe nel contesto [...] quali essi abitano, ma hanno anche conservato l'idioma arabo che impararono nelle antiche epoche in cui gli Ismailiti e il pensiero ebraico del suo tempo, in Federico II e l'arte del Duecento italiano, a cura di A.M. Romanini, Galatina 1980, ...
Leggi Tutto
Nato intorno al 1195 a Lisbona, deve l'appellativo col quale è universalmente conosciuto alla città italiana che l'ospitò negli ultimi anni della sua vita e che ora ne custodisce le reliquie. Di famiglia [...] clima della riconquista della penisola iberica dalla dominazione araba, nella venerazione delle reliquie dei cinque protomartiri francescani , con quella dotta, retorica, regolata da precetti d'arte dei maestri in teologia del suo tempo. Della prima ...
Leggi Tutto
ZODIACO
M. Bussagli
Il termine deriva, attraverso il lat. zodiacus, dal gr. zodiakós, derivato a sua volta da zódion, diminutivo di zóon (animale). Zódion significa letteralmente 'animaletto', ma anche [...] 13° conservata a Parigi (Ars., 1036).L'influenza della cultura araba portò all'uso astrologico di dividere il segno zodiacale in trenta ' culturale dei segni zodiacali nella cultura e nell'arte cristiana, infatti, consiste sostanzialmente nel fatto ...
Leggi Tutto
BAGHDAD
P. Cuneo
(Bagadia nei docc. medievali)
Od. capitale dell'Iraq, situata sulle sponde del Tigri, a poche decine di chilometri dall'Eufrate, nel punto di minore distanza tra i due fiumi.La città [...] bronzi, astrolabi, gioielli. Altri oggetti d'arte islamica (già esposti negli ambienti della Bāb al pp. 921-936; E. de Vaumas, Introduction géographique à l'étude de Bagdād, Arabica 9, 1962, pp. 229-247; D. Sourdel, Bagdād, capitale de nouvel empire ...
Leggi Tutto
MAGI
M.G. Chiappori
Sacerdoti persiani dediti al culto del fuoco e depositari dell'insegnamento di Zoroastro. Secondo Mt. 2, 1-12, i M. giunsero a Betlemme guidati da una stella per adorare Gesù Bambino.Nella [...] redatto tra il sec. 2° e il 6°; Vangelo arabo dell'infanzia), nonché il cospicuo corpus di leggende elaborate in .La più antica raffigurazione dei M. evangelici risale all'arte paleocristiana, nella pittura catacombale (Roma, catacombe di Priscilla, ...
Leggi Tutto
astrologia
Ornella Pompeo Faracovi
Il tentativo di conoscere l'uomo attraverso gli astri
L'astrologia si fonda sull'ipotesi di un legame fra le posizioni dei corpi celesti, visibili in un determinato [...] .
Le prime testimonianze della più antica astromantica ‒ l'arte di indovinare le cose future attraverso gli astri ‒ nelle grandi congiunzioni, esposta con successo da un astrologo di lingua araba del 9° secolo, in Occidente chiamato Albumasar. Essa si ...
Leggi Tutto
Denominazione dei cristiani di Spagna sotto il dominio musulmano (8°-11° sec.). Essi assunsero numerosi elementi della civiltà araba e in primo luogo la lingua, introdotta anche nella liturgia. Questo [...] fine del 15° sec. con la definitiva espulsione degli Arabi dalla Spagna.
Arte e architettura
In arte, oltre alle manifestazioni dei gruppi cristiani rimasti in territori conquistati dagli Arabi, con il termine mozarabico ci si riferisce anche alla ...
Leggi Tutto
mudéjar In Spagna, i musulmani rimasti fedeli alla loro religione anche dopo la riconquista cristiana.
Ai m. si deve la continuazione dell’arte ispano-araba, pur con qualche variante dovuta alla sua utilizzazione [...] a Malaga, Granada e Manises, di toni dorati e azzurri, e l’altra, verde con figure, di Paterna e Teruel. L’arte m. produsse anche ricchi tappeti, tessuti, intagli e mobili. L’influsso m. è presente talvolta anche nell’America Meridionale (Lima). ...
Leggi Tutto
VANGELO (XXXIV, p. 972)
Giuseppe BADINI
Vangeli apocrifi.- La letteratura apocrifa del Nuovo Testamento (III, 662) è ben lungi dall'avere il valore e la ricchezza di quella veterotestamentaria (si tratta [...] nella pietà popolare, nella liturgia, nella storia dell'arte e della letteratura, specialmente nel Medio Evo, sostiene che tale apocrifo (che noi possediamo in redazione copta e araba) doveva essere nell'originale in lingua greca (redatto forse verso ...
Leggi Tutto
Fondamentalismo
Enzo Pace
Il progetto fondamentalista ha mostrato, nel respiro breve del ventennio, successivo all'apparire dei primi movimenti collettivi che lo hanno interpretato sulla scena sociale, [...] movimento dei Ṭālibān (nome che deriva da una parola araba e che è riferito agli studenti delle scuole teologiche austero e ascetico di un potere che pretende di esercitare l'arte sublime di guidare i cittadini sulla retta via. La politica della ...
Leggi Tutto
copto
còpto (o còfto) agg. e s. m. [dall’arabo Qubṭ o Qifṭ, Qufṭ, adattamenti della voce copta che è un’alteraz. del gr. Αἰγύπτιος «egizio»]. – Dei Copti, in origine denominazione etnica degli egiziani non arabi, poi passata a indicare i cristiani...
visigotico
viṡigòtico agg. (pl. m. -ci). – Dei Visigoti, uno dei due gruppi (l’altro è costituito dagli Ostrogoti) in cui si divise l’antica popolazione germanico-orientale dei Goti, stanziato in età romana nel Ponto e di qui penetrato, tra...