CORANO
A.M. Piemontese
Libro sacro musulmano (arabo Qur'ān 'salmodia, lettura cantilenata'; siriaco Qeryânâ) recante il testamento divino di Allāh in lingua araba, rivelato al profeta Maometto (ca. [...] esercizio della calligrafia e la pietra di paragone dell'arte libraria; inoltre s'interseca con l'epigrafia praticata Manuscript in the Chester Beatty Library, Dublin 1955; R. Ettinghausen, Arab Painting (Treasures of Asia, 4), Genève 1962; M. Lings, ...
Leggi Tutto
CISTERCENSI
M. Righetti Tosti-Croce
Ordine monastico le cui origini sono legate alla fondazione del novum monasterium sorto a Cîteaux (v.) in Borgogna nel 1098 per iniziativa di Roberto di Molesme, [...] 1130-1270, München 1985, pp. 387-384; A.M. Romanini, L'arte come ricerca e la ricerca del Medioevo, in Studi in onore di Giulio regioni iberiche ai temi consueti si aggiunsero elementi di tradizione araba: a Santa María de Oseira il plinto di una ...
Leggi Tutto
La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. La struttura del sapere
Alfonso Maierù
La struttura del sapere
La classificazione delle conoscenze
Il periodo che precede la 'rinascita' [...] dal numero ancora maggiore di traduzioni sia dal greco sia dall'arabo che si ebbe nel corso del XII sec. e poi ancora che non si apprendono leggendo libri, come la scultura o l'arte dei fabbri, che sono tuttavia dette scienze a giusto titolo. ...
Leggi Tutto
Islamismo
Ira M. Lapidus
Introduzione
L'islamismo è attualmente la religione di circa novecento milioni di persone. L'appartenenza all'Islam comporta un insieme di credenze e pratiche religiose specifiche, [...] del sufismo i mistici al-Shurawardī (1153-1191) e Ibn al-'Ārabī (1165-1240). Secondo quest'ultimo, il mondo creato è un'emanazione , patrocinando la costruzione di palazzi e moschee, l'arte della pittura e della miniatura dei libri, l'artigianato ...
Leggi Tutto
LUCE
G. Federici Vescovini
Nel Medioevo la l. è stata considerata secondo angolazioni molteplici e diverse.
Religione della luce
Nelle religioni iraniche dualistiche, come lo zoroastrismo, il mitraismo [...] che conosce la creatura "in Verbo Dei secundum quod exit ab arte divina" è mattutina come il mattino è fine delle tenebre e actio, impressio, proveniva a Bacone probabilmente dalle opere degli ottici arabi come al-Kindī (m. nell'873 ca.) e Ibn al ...
Leggi Tutto
GIORDANO da Pisa (Giordano da Rivalto)
Carlo Delcorno
Le notizie più attendibili relative alla biografia di G., detto anche, in testimonianze risalenti a non prima del XVI secolo, Giordano da Rivalto, [...] colorandola di un'interpretazione provvidenziale: "Idio non dé ogni arte a ogni omo e ogni sufficienzia a ogni paese […] beatitudine. Egli dimostra una non comune informazione sul mondo arabo: cita alcuni passi del Corano e allude a costumi che ...
Leggi Tutto
BABELE
S. Maddalo
Città nella quale, secondo il racconto delle Sacre Scritture (Gn. 11, 1-9) i discendenti di Noè vollero costruire un edificio, la c.d. torre, alto fino a raggiungere il cielo; ma Dio [...] stilistici che richiamano in quasi tutti gli esemplari l'architettura araba e con colori sempre molto vivaci e intensi: la , pp. 205-220; S. Bettini, Giusto de' Menabuoi e l'arte del Trecento, Padova 1944; A. Goldschmidt, An Early Manuscript of the ...
Leggi Tutto
Costantino
David Miller
Figlio di un Giovanni, proveniva da famiglia di origine siriana, ma apparteneva al clero romano, dove aveva percorso la sua carriera ecclesiastica, raggiungendo il grado di suddiacono [...] si aggiungevano le preoccupazioni destate dalla potenza araba in continua espansione e l'incombente minaccia Dupré-Theseider, La questione dell'autocefalia della Chiesa di Ravenna, "Corsi d'Arte Ravennate e Bizantina", 2, 1959, pp. 1-32.
O. Bertolini, ...
Leggi Tutto
COSTANTINO Africano
Vera von Falkenhausen
Gli unici dati relativi alla vita di questo monaco cassinese, traduttore di molti testi di medicina arabi in latino, risalgono alla seconda metà del sec. XI, [...] nella vecchia e ben nota traduzione dall'originale greco, ma nella versione dall'arabo approntata da Costantino.
Non esistono prove o indicazioni che C. abbia praticato l'arte medica a Salerno o che vi abbia insegnato. Gli unici suoi allievi noti ...
Leggi Tutto
Gregorio III, santo
Paolo Delogu
Di origine siriaca, apparteneva probabilmente ad una di quelle famiglie giunte a Roma dall'Oriente a seguito dell'occupazione araba nelle province dell'Impero bizantino. [...] e VIII secolo nella basilica inferiore di S. Crisogono in Trastevere, "Rivista dell'Istituto Nazionale di Archeologia e Storia dell'Arte", 13, 1990, pp. 161-78; Lexicon Topographicum Urbis Romae, I, Roma 1993, s.v. S. Callixtus trans Tiberim, p. 215 ...
Leggi Tutto
copto
còpto (o còfto) agg. e s. m. [dall’arabo Qubṭ o Qifṭ, Qufṭ, adattamenti della voce copta che è un’alteraz. del gr. Αἰγύπτιος «egizio»]. – Dei Copti, in origine denominazione etnica degli egiziani non arabi, poi passata a indicare i cristiani...
visigotico
viṡigòtico agg. (pl. m. -ci). – Dei Visigoti, uno dei due gruppi (l’altro è costituito dagli Ostrogoti) in cui si divise l’antica popolazione germanico-orientale dei Goti, stanziato in età romana nel Ponto e di qui penetrato, tra...