FRANCESCHI, Emilio
Stefania Frezzotti
Nacque a Firenze il 16 marzo 1839 da una famiglia di modeste condizioni. Dopo gli studi al collegio Fortiguerri di Pistoia e all'istituto di belle arti di Firenze [...] in riposo (bronzo: Napoli, coll. Vonwiller), Parini (marmo: Roma, Galleria nazionale d'arte moderna) e Opimia (marmo: Napoli, Museo di Capodimonte).
In Guida araba il F. affrontò un soggetto caratteristico ed esotico, quasi fratello degli scugnizzi ...
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GIOVANNI Afflacio
Vasco La Salvia
La sua identità è ancora oggetto di discussione: è indicato come discepolo di Costantino Africano e autore di opere mediche nell'importante manoscritto, ora perduto, [...] febrium di Costantino Africano, lo stesso Costantino istruì G. nell'arte medica, e sarebbe stato lo stesso G. ad aver chiesto dedicato alla passione amorosa dello Zād al-musāfir, del medico arabo Abū Ǧa‛far Aḥmed ibn Ibrāhīm ibn abī al-Ǧazzār, ...
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TORRIGIANO, Pietro
Joel Chandelier
TORRIGIANO (Turisanus), Pietro. – Nacque a Firenze, «in vinea Sancti Proculi», verosimilmente nel terzo quarto del Duecento. Apparteneva alla consorteria dei Rustichelli.
L’informazione [...] Consiste principalmente in un lungo commento alla Tegni (o Arte medica) di Galeno, una delle massime autorità della medicina contraddire il pensiero corrente dei medici, derivato dalla tradizione araba del galenismo. Ad esempio, per ciò che concerne ...
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CAPODIVACCA (Capivaccio, Capivacceus), Girolamo
Giuliano Gliozzi
Nacque a Padova nei primi decenni del XVI sec. da antica e nobile famiglia.
Il C., compiuti gli studi di medicina allo Studio di Padova, [...] suo nipote.
Considerato tra i più convinti assertori della scuola araba (che si contrapponeva alla scuola greca, a cui apparteneva pulsibus,Expositio in l. I Aphorismorum Hippocratis,De arte collegiandi et de modo interrogandi aegros, tutte uscite a ...
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CORBY, Virginia
Alessandra Ascarelli
Nacque a Bordeaux verso l'anno 1795: questa data sembra più verosimile di quella, proposta dallo Schmidl e da altri, che fissa la sua nascita agli inizi del secolo [...] di "statura giusta, figura mediocre. Danza con molta arte, ma è troppo pingue e corpulento" così viene 1821), Gli zingari di Tobosk di Bertini (ottobre 1821) e La famiglia araba di G. Clerico (novembre 1821). In questa serie di balli dati dalla ...
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SERVADIO, Lucia (
Silvia Iorio
Lucia Bedarida). – Nacque ad Ancona il 17 luglio 1900, primogenita e unica femmina di cinque figli in una famiglia agiata di origine ebraica. Il padre, Cavour Servadio, [...] opportunità di consolidare e rafforzare la sua passione per l’arte medica e si guadagnò in breve tempo un’ampia ’Associazione dei Medici Scrittori italiani, L (1965); La medicina araba antica e la sua influenza sul pensiero medico moderno, in Pagine ...
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FARINA, Giulio
Sergio Bosticco
Nato a Frascati presso Roma il 31 maggio 1889 da Gioacchino e da Maria Formilli, manifestò precocemente interesse per l'Egitto faraonico quando era ancora studente al [...] del mondo orientale, si dedicava allo studio dell'ebraico e dell'arabo. La stima del Marucchi, il quale gli facilitò il contatto dell'Egitto antico traducendo l'opera di G. Maspero, L'arte in Egitto (Bergamo 1913; ristampa 1929).
Nel 1914 venne ...
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VIANELLO, Girolamo
Giuseppe Gullino
– Nacque probabilmente nel settimo decennio del XV secolo a Chioggia, donde la famiglia era originaria, o forse a Venezia, dove tra Quattro e Cinquecento un Michele [...] Vianello fu rinomato collezionista di opere d’arte. Nulla sappiamo dei genitori né della giovinezza di Girolamo, se non che fu mercante e apprese la lingua araba; i primi dati certi che abbiamo di lui li dobbiamo a Marino Sanudo, il quale annotò come ...
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JUNCK (Junk, Yunck), Enrico
Francesca Gallo
Nacque il 31 dic. 1849 a Torino, da Giovanni Battista, litografo, e Vittoria Mondino, sarta.
Il padre, di origine francese, aveva impiantato nella capitale [...] alla Promotrice torinese, cui l'anno prima aveva inviato Guardia araba (1869).
Nel 1872 si stabilì a Milano, pur spostandosi (Milano, Galleria d'arte moderna) e Ballerine orientali in riposo; nonché il già citato Guardia araba e Spagnola (1873: ibid ...
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CALLIGARIS, Luigi
Enrico De Leone
Figlio di Antonio e di Anna Macario, nacque a Barbania (Torino) "negli ultimi anni dell'impero napoleonico", come egli stesso afferma nelle sue Memorie senza precisare [...] francese e tre italiani. Uno studioso musulmano collaborava per la redazione in arabo dei corsi e per la traduzione dei più importanti testi di arte militare.
Dalla scuola, frequentata da 70-80allievi appartenenti alle migliori famiglie tunisine ...
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copto
còpto (o còfto) agg. e s. m. [dall’arabo Qubṭ o Qifṭ, Qufṭ, adattamenti della voce copta che è un’alteraz. del gr. Αἰγύπτιος «egizio»]. – Dei Copti, in origine denominazione etnica degli egiziani non arabi, poi passata a indicare i cristiani...
visigotico
viṡigòtico agg. (pl. m. -ci). – Dei Visigoti, uno dei due gruppi (l’altro è costituito dagli Ostrogoti) in cui si divise l’antica popolazione germanico-orientale dei Goti, stanziato in età romana nel Ponto e di qui penetrato, tra...