BARGYLIA (Βαργύλια, Bargylia)
A. Viscogliosi
Antica città della Caria, posta in una insenatura (il sinus Bargylieticus?) del Golfo di Mandalya. Scarne fonti antiche ricordano che, alla fine del V sec. [...] sembrano del tutto assenti tracce della dominazione araba.
I ruderi della città occupano una collina pp. 96-97; G. Guzzo, La dimenticata Bargylia, in Bollettino della Unione Storia ed Arte, III, 1968, pp. 3-9; G. E. Bean, Turkey beyond the Maeander, ...
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MALVASIA (Boselli Malvasia), Bonaventura
Dario Busolini
Bonaventura Bonaventura Boselli nacque nel 1598 a Sestola, nel Modenese, da una famiglia legata da consolidati rapporti di servizio con i conti [...] nella teologia, nell'orientalistica, nella storia dell'arte furono impiegate soprattutto in chiave apologetica al pro Christiana religione dell'orientalista Filippo Guadagnoli, tradotta poi in arabo e diffusa in Oriente.
Negli anni Venti il M. entrò ...
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Vedi KANDAHAR dell'anno: 1961 - 1995
KANDAHAR
U. Scerrato
Capoluogo della provincia omonima, è la città più importante dell'Afghanistan dopo Kābul. È posta fra i fiumi Arghandab e Tarnak nel territorio [...] avevano sovente continuato antiche fondazioni iraniche precedenti all'invasione araba. I materiali recuperati, sono per la maggior parte , p. 39 ss.; ed ivi p. 24 ss.; M. Bussagli, in Enciclopedia Univesrale dell'Arte, I, Venezia-Roma 1958, c. 33 ss. ...
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CERCONE, Ettore
Renato Ruotolo
Nacque a Messina il 21 nov. 1850 da Francesco e Celeste Irene. Arruolatosi assai giovane in marina partecipò, imbarcato sulla "Governolo", alla battaglia di Lissa (1866). [...] (esposto a Milano nel 1883), Danza del ventre, Preghiera araba, Madame Chrisanthème (esposto alla Promotrice di Napoli nel 1896: p. 332; L'arte nella vitadel Mezzogiorno d'Italia, Roma 1953, p. 49; D. Maggiore, Arte e artisti dell'Ottocento ...
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arabismi
Giovanni Battista Pellegrini
. All'epoca di D. - e già prima, come attestano soprattutto le carte latine e volgari - in molte parlate italiane, e anche in Toscana, erano penetrati parecchi [...] 119 e 137) per via dotta risale al basso latino chimia, alchimia, dall'arabo al-kīmīya, " pietra filosofale ", " specie di reagente universale e l'arte per ottenerlo " (probabile adattamento del greco χυμεία, " mescolanza di liquidi "). Attraverso le ...
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TRIPOLI (lat. Oea, neopunica Onîat)
P. Romanelli
Città della Libia di fondazione più probabilmente punica che fenicia, fu dapprima semplice emporio per il traffico dei prodotti scendenti al Mediterraneo [...] episcopale; distrutte Leptis e Sabratha, rimase dopo l'invasione araba l'unico centro urbano di tutta la costa fra le Col., I, 1914, p. 37 ss.; id., Tripoli e le sue opere d'arte, Milano, s. a.; P. Romanelli, Scavi e scoperte nella città di Tripoli, ...
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di Emanuele Giordana
La Durand Line e in particolare i suoi passaggi, di cui il più famoso è quello di Khyber, sono sempre stati una grande attrazione per i viaggiatori occidentali. Anche prima che quel [...] , vi sono gruppi, benché minori, di origine beluci, araba, turcmena e così via. Il nomadismo è prevalentemente legato alle circonda vallate e pianure «in quelle contrade dove prosperò l’arte del Gandhara». Incantato dalla storia del passo di Khyber, ...
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GALENO (Γαληνός; il nomen Κλαύδιος è del tutto letterario e appare soltanto dal Rinascimento)
C. Bertelli
Medico nativo di Pergamo, vissuto dal 129 d. C. al 201.
Dopo un periodo di studi filosofici e [...] in una serie di nove ritratti di medici illustri nel codice arabo A F 10 (fol. i v) della Nationalbibliothek di Vienna 1958, p. 84; su Pal. gr., 199; C. Bertelli, in Bollettino d'Arte, XLIV, 1959, p. 85, fig. A. Sugli affreschi di Anagni; P. Toesca ...
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Vedi ALESSANDRIA dell'anno: 1958 - 1973
ALESSANDRIA (v. vol. i, p. 204)
A. Adriani
Le più notevoli scoperte avvenute sono quelle di alcuni ipogei con decorazione dipinta e quelle che hanno accompagnato [...] lungo periodo di tempo, sepolture di epoca araba in strati successivi. Altra importante scoperta è of the Roman imp. Per., Bryn Mawr College, 1966; A. Adriani, Repertorio d'Arte dell'Egitto gr.-rom., Serie C 1-2, Palermo 1966; V. Kubiak, in Bull ...
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Lullo
Lullo Raimondo, nome italianizzato di Ramón Llull (Palma de Mallorca 1235 - 1315) teologo, filosofo e logico catalano. Nominato nel 1247 paggio del re e successivamente siniscalco e maggiordomo [...] un servo saraceno, studiò la lingua e la cultura araba, utile per convertire i “miscredenti”, e si impegnò L’aspirazione enciclopedica del rinascimento era naturalmente attratta dall’«arte» lulliana, che si presentava come scienza capace di ...
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copto
còpto (o còfto) agg. e s. m. [dall’arabo Qubṭ o Qifṭ, Qufṭ, adattamenti della voce copta che è un’alteraz. del gr. Αἰγύπτιος «egizio»]. – Dei Copti, in origine denominazione etnica degli egiziani non arabi, poi passata a indicare i cristiani...
visigotico
viṡigòtico agg. (pl. m. -ci). – Dei Visigoti, uno dei due gruppi (l’altro è costituito dagli Ostrogoti) in cui si divise l’antica popolazione germanico-orientale dei Goti, stanziato in età romana nel Ponto e di qui penetrato, tra...