BOSRA
P. Cuneo
(gr. Βόστϱα; lat. Colonia Bostra, Nova Traiana Alexandrina; turco Eski Şam)
Città della Siria meridionale, a S-O delle propaggini del Jebel al-Drūz, nell'altopiano basaltico del Ḥawrān [...] 7, 1898, pp. 275-287, 596-611; S. Vailhé, La province ecclésiastique d'Arabie, Echos d'Orient 2, 1898-1899, pp. 166-179; id., L'ancient Patriarcat Giorgio nel Deir al-Adas (Ḥawrān), in L'arte profana a Bisanzio, "Convegno internazionale di studi, Roma ...
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Cultura ebraica
Piero Morpurgo
Una valutazione della cultura ebraica e del suo rapporto con la produzione federiciana non può prescindere dalla profonda influenza che il mondo ebraico ebbe nel contesto [...] quali essi abitano, ma hanno anche conservato l'idioma arabo che impararono nelle antiche epoche in cui gli Ismailiti e il pensiero ebraico del suo tempo, in Federico II e l'arte del Duecento italiano, a cura di A.M. Romanini, Galatina 1980, ...
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BARLETTA
P. Belli D'elia
(lat. Baruli, Barulum)
Centro costiero della Puglia, in prov. di Bari, al limite settentrionale della Terra di Bari, presso la foce dell'Ofanto. A detta di Guglielmo Appulo [...] Tesoro) raccoglie una serie di oggetti di manifattura araba o di gusto arabizzante, di provenienza originale incerta, M. Salmi, Un rilievo frammentario del secolo IV nel Museo di Barletta, L'Arte 21, 1918, pp. 241-246; G.C. Bacile da Castiglione, Il ...
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TIRABOSCHI, Girolamo
Enrico Zucchi
– Nacque a Bergamo il 18 dicembre 1731, figlio di Vincenzo, titolare di una fabbrica di tessuti, e di Laura, che aveva lo stesso cognome, benché fosse di diversa famiglia. [...] origine della poesia rimata, il manoscritto cinquecentesco dell’Arte del rimare del provenzalista Giovanni Maria Barbieri, con Arteaga, schierandosi dalla parte del primo, che ipotizzava l’origine araba della rima. Tra il 1793 e il 1794 portò infine ...
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BETLEMME
G. Kühnel
(ebraico Bēth Lĕḥĕm; arabo Bayt Lahm)
Cittadina della Giordania, situata a km. 8 a S di Gerusalemme, alla quale è collegata da una strada moderna che, partendo dalla antica porta [...] questa base si è fondata l'iconografia della Natività nell'arte occidentale e per questa via la mangiatoia, abbinata alla stalla 1130 come data della rappresentazione votiva. Una terza iscrizione, araba, sulla colonna con l'effigie di s. Fosca ...
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ARALDICA
G. Oman
Scienza che ha per oggetto lo studio degli stemmi nobiliari o armi. È una disciplina relativamente misconosciuta, che non sempre ha goduto della considerazione che merita, per tutto [...] meno monumentali, mobili e tessuti, libri, sigilli, monete, oggetti d'arte e oggetti d'uso. Dalla metà del sec. 13° soprattutto le per l'assenza di opere specifiche sull'argomento, sia in lingua araba sia in turco, l'a. islamica non appare come uno ...
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Nato intorno al 1195 a Lisbona, deve l'appellativo col quale è universalmente conosciuto alla città italiana che l'ospitò negli ultimi anni della sua vita e che ora ne custodisce le reliquie. Di famiglia [...] clima della riconquista della penisola iberica dalla dominazione araba, nella venerazione delle reliquie dei cinque protomartiri francescani , con quella dotta, retorica, regolata da precetti d'arte dei maestri in teologia del suo tempo. Della prima ...
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MOLMENTI, Pompeo Marino
Maria Giovanna Sarti
– Nacque a Motta di Livenza l'8 nov. 1819 da Francesco, ingegnere, e Anna (ritratti dal M. in un dipinto precoce il primo, e intorno agli anni Cinquanta [...] III, ma anche un certo numero di opere di soggetto arabo presenti in un elenco di dipinti pubblicato da Cesare Augusto P.M. M., dall'accademia al realismo, in Saggi e memorie di storia dell'arte, 2002, n. 25, pp. 219-285; M.G. Sarti, Guglielmo Botti e ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
A volte difficilmente distinta dalla filosofia e dalla medicina, la magia attraversa la cultura medievale, [...] cosmologico e ontologico in cui la magia è collocata dai filosofi arabi, a partire dal De radiis di al-Kindi, la divinità e di demoni, che è alla base della teurgia, ovvero l’arte diretta a realizzare un contatto con gli dei e a operare in virtù ...
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METROLOGIA ARCHITETTONICA
R.E. Zupko
Nel Medioevo ogni costruttore o bottega utilizzava unità di misura proprie del luogo di origine, che potevano quindi differire considerevolmente, essendo dipendenti [...] e degli artigiani che realizzarono le grandi imprese dell'arte medievale. Portati dal loro lavoro a spostarsi su m 2,97.Nella penisola iberica si ebbe un'intensa influenza araba, sebbene nel Tardo Medioevo i sistemi europei cominciarono a trasformare ...
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copto
còpto (o còfto) agg. e s. m. [dall’arabo Qubṭ o Qifṭ, Qufṭ, adattamenti della voce copta che è un’alteraz. del gr. Αἰγύπτιος «egizio»]. – Dei Copti, in origine denominazione etnica degli egiziani non arabi, poi passata a indicare i cristiani...
visigotico
viṡigòtico agg. (pl. m. -ci). – Dei Visigoti, uno dei due gruppi (l’altro è costituito dagli Ostrogoti) in cui si divise l’antica popolazione germanico-orientale dei Goti, stanziato in età romana nel Ponto e di qui penetrato, tra...