. Voce di origine persiana (bāzār; arabo sūq) ma usata in tutto l'Oriente musulmano per indicare quelle parti della città esclusivamente destinate alla vendita delle merci, in questo simili ai nostri mercati, [...] nei paesi europei, tutte le botteghe della città e a ciascun'arte è destinato sito apposito (solo le botteghe di commestibili sono sparse in bazzarra; a ogni modo però, passando dalla civiltà araba alla civiltà europea, l'istituto del bazar si è ...
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Poeta arabo di Palestina, nato a Birwa in Galilea nel 1941. Profugo dapprima nella spartizione del 1948, cercò poi di reinserirsi, mantenendo la sua fisionomia spirituale e culturale araba, nella società [...] composizioni monologiche (non sempre con vantaggio dell'arte), ove il poeta alterna al rimpianto, all .) ha procurato a D. meritata fama in tutto il mondo arabo e in Europa.
Bibl.: Poeti arabi della Resistenza, Versi di fuoco e di sangue, a cura di ...
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QABBĀNĪ, Nizār
Francesco Gabrieli
Poeta arabo di Siria, nato a Damasco nel 1923. Ritiratosi nel 1966 dalla carriera diplomatica, si è tutto consacrato alla sua opera letteraria, in cui sono distinguibili [...] . Impulsiva e immatura nella presa di posizione politica, l'arte di Q. è uno dei più schietti prodotti lirici dell'arabismo nell'ultimo trentennio. Da ricordare, come raro caso in ambiente arabo, la sua conoscenza e adesione al pensiero estetico di B ...
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. Poeta arabo dell'epoca preislamica (secolo VI d. C.). La tradizione lo descrive come proveniente dalla tribù sudarabica degli Azd, ma ceduto o venduto da piccolo a un'altra tribù, e vissuto poì di una [...] delle più belle produzioni dell'antica poesia araba, ed è rimasta quasi classico modello, originale o di già antica e abilissima imitazione, della minuta arte descrittiva beduina, in una serie di quadri naturali tenuti insieme dalla rappresentazione ...
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Maronita, monaco della congregazione aleppina di S. Antonio Abate; nato nel 1845 in Fayarūn (distretto di Kesrawān, provincia di Ṣaidā) da famiglia oriunda di Ṣaidā o Sidone, ove un suo antenato prese [...] 1878 al novembre 1920.
Sue pubblicazioni: Gli elementi della lingua italiana esposti in lingua araba, Roma 1872; K. al-Kanz ath-thamīn. Liber Thesauri de arte poetica Syrorum, Roma 1875; Al'Yhkam seu linguae et artis metricae Syrorum Institutiones ...
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Grosso paese della provincia di Agrigento, posto sopra un colle a 330 m. s. m.; della sua origine araba nessun segno sicuro all'infuori del nome (ar. fawwarah "polla, sorgente"), che poté venirgli dall'abbondanza [...] . XIII e che ora costituisce la sua principale attrattiva, anche per gli avanzi della cappella improntata ai motivi d'arte delle grandi chiese normanne del secolo anteriore.
Nel territorio del suo comune (81,02 kmq.), coltivato principalmente a viti ...
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. Poeta arabo, di mediocre ispirazione, partigiano di ‛Alī ibn Abī Ṭālib, che, divenuto califfo, gli diede molte cariche. Il suo nome è famoso, perché dalla tradizione araba egli è ritenuto inventore dell'arte [...] grammaticale. Morì vecchio di più che 80 anni nel 69 èg. (680-681 d. C.). Le poesie furono tradotte da O. Rescher, Die Qassîden des Abū 'l - Aswad ad-Du'alî, Greifswald 1914 ...
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Dante Alighieri nacque a Firenze nel maggio, o giugno, 1265, l’anno prima della battaglia di Benevento, che segna la distruzione della parte ghibellina in Italia. Di famiglia guelfa, cresce in anni segnati [...] comune, con spostamento dell’accento), ma anche ➔ arabismi, desunti dalle traduzioni scientifiche latine, come alchìmia, cenìt sostantivo dominus). Evocativo è il francesismo alluminare, in «quell’arte / ch’alluminar chiamata è in Parisi» (Purg. XI ...
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GEOMETRIA e ARITMETICA
P. Morpurgo
Branche della matematica che nel Medioevo costituiscono, con la musica e l'astronomia, le scienze del quadrivium all'interno delle arti liberali, che preparano alla [...] semplificò notevolmente le procedure di calcolo. L'adozione del sistema numerale arabo (o indiano) incontrò però anche molti ostacoli: nel 1299 l'Arte del Cambio di Firenze ne proibì l'uso; le difficoltà che si presentavano nell'insegnare a tracciare ...
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CORANO
A.M. Piemontese
Libro sacro musulmano (arabo Qur'ān 'salmodia, lettura cantilenata'; siriaco Qeryânâ) recante il testamento divino di Allāh in lingua araba, rivelato al profeta Maometto (ca. [...] esercizio della calligrafia e la pietra di paragone dell'arte libraria; inoltre s'interseca con l'epigrafia praticata Manuscript in the Chester Beatty Library, Dublin 1955; R. Ettinghausen, Arab Painting (Treasures of Asia, 4), Genève 1962; M. Lings, ...
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copto
còpto (o còfto) agg. e s. m. [dall’arabo Qubṭ o Qifṭ, Qufṭ, adattamenti della voce copta che è un’alteraz. del gr. Αἰγύπτιος «egizio»]. – Dei Copti, in origine denominazione etnica degli egiziani non arabi, poi passata a indicare i cristiani...
visigotico
viṡigòtico agg. (pl. m. -ci). – Dei Visigoti, uno dei due gruppi (l’altro è costituito dagli Ostrogoti) in cui si divise l’antica popolazione germanico-orientale dei Goti, stanziato in età romana nel Ponto e di qui penetrato, tra...