SELINUNTE
Giorgio Gullini
(XXXI, p. 324)
L'insediamento sulla costa sud-occidentale della Sicilia, tra Capo Granitola e Capo S. Marco, è noto soprattutto per i resti monumentali della colonia greca, [...] territorio. A esse seguono quelle relative all'occupazione araba, a cui sembra si debba attribuire l'ultima 99; V. Tusa, Selinunte punica, in Riv. Istituto Naz. Archeol. e storia dell'arte, 18 (1971), pp. 47-68; G. Naselli, Selinunte medievale, 2. La ...
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A voler identificare, di primo acchito e in una parola, qualcosa in grado di rappresentare la scena architettonica contemporanea non si può che pensare al divenire. Un divenire che, genericamente, può [...] dei nostri tempi: donna, irachena per nascita quindi araba, britannica di adozione; internazionale per formazione e di crowdfunding sociale. E la didattica dell’a. – ricordiamolo: arte del fare – va radicalmente rimessa in discussione alla luce del ...
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TOLEDO (A. T., 37-38, 39-40)
Giuseppe CARACI
José F. RAFOLS
José A. DE LUCA
Mario NICCOLI
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Capoluogo dell'omonima provincia, e una delle città spagnole più celebri per la sua storia e la ricchezza [...] L'antica porta di Visagra è l'unica tuttora esistente delle mura arabe. La porta del Sole, probabilmente del sec. XIV, è Benito, Dives toletana, Toledo 1928; Marqués de Lozoya, Historia del arte hispánico, I e II, Barcellona 1931 e 1934; O. Czekelias ...
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Arte (p. 154). - Il più approfondito esame che da pochi anni si va facendo dell'arte del tardo impero (secoli III-V), obbliga a vedere sotto nuove luci il problema formativo dell'arte bizantina. Vi sono [...] sembra che la maggior parte degli arazzetti copti di soggetto cristiano siano posteriori all'avvento della dominazione araba.
La recente esposizione d'arte bizantina a Parigi ha dato modo di raccogliere taluni fra i più bei tessuti alessandrini e ...
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Studia le malattie che hanno come espressione principale un'alterazione della pelle; essa interessa specialmente l'uomo, ma v'è pure una dermatologia degli animali che ha valore anche ai fini della patologia [...] kerion, dell'alopecia areata, o area Celsi. Fra i medici arabi ‛Alī ibn al-‛Abbās individuò e descrisse la tigna favosa, Avenzoar soprattutto con l'ispezione, meno con la palpazione, l'arte di rilevarne i particolari, di definirne e associarne l' ...
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Comprendono tutte le preparazioni adoperate per curare il corpo (viso, mani, capelli, unghie), per mantenerne e metterne in rilievo la bellezza, ovvero per procurare a chi fa uso di essi una bellezza artificiale.
Oriente. [...] più che altrove si compravano dai "muschieri", pertinenti all'arte dei merciai, la polvere di Cipro che veniva dalle Fiandre , che non si adornano più, come nel Giappone. In Africa le arabe si tingono di nero gli occhi con il kohl e di rossiccio le ...
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LIBANO
Pier Giovanni Donini
Guido Valabrega
Isabella Camera d'Afflitto
Enrico Acquaro
Stefania Benvenuto
Angela Prudenzi
(XXI, p. 30; App. II, II, p. 192; III, I, p. 988; IV, II, p. 330)
Dati attendibili [...] operando con un gran numero di progetti, sia in altri paesi arabi e in Nord Africa che in patria, dove realizza la Casa ; Dizionario di Architettura e Urbanistica, 1968; Enciclopedia Universale dell'Arte, 8, Novara 1982; G.M. Yacoub, Architectures au ...
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N Paese dei Beluci (Balōč) che nel senso etnografico si estende dalla Persia sud-orientale sino all'Indo e costituisce la porzione SE. dell'altipiano iranico, corrispondente per gran parte all'antica Gedrosia. [...] L'area totale è di 348.700 kmq. Si affaccia al S. al Mare Arabico; al N. confina con l'Afghānistān e con le North West Frontier Provinces; all casa, sono più o meno ispirate al genere e all'arte persiana: tessuti e vestiti di cotone, di lana e ...
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ORCHESTRA (ὀρχήστρα, da ὀρχέομαι "danzo")
Alfredo CASELLA
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Nel teatro greco è lo spazio riservato all'azione del coro: è pertanto di forma circolare, non lastricato, e porta nel centro l'altare di [...] curva presso gli Ebrei; l'oboe ed il violino (Kamangiah) presso gli Arabi; il ch'in e il gong presso i Cinesi. E presso i Romani il tempo e di limitarsi a equilibrare le voci. E l'arte del segnare il tempo doveva essere invero alquanto rozza, se si ...
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TRIPOLI (A. T., 113-114)
Emilio SCARIN
Pietro ROMANELLI
Ettore ROSSI
Guido ALMAGIA
La più importante città e il principale porto della Libia, capoluogo della colonia, e sede del governatore generale. [...] v'è una netta separazione nella città vecchia fra i quartieri arabi ed ebrei, né tra questi e quelli abitati dai Greci Aurigemma, L'arco di Marco Aurelio in Tripoli, in Boll. d'arte, giugno 1926; id., Il coronamento architettonico dell'arco di M. ...
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copto
còpto (o còfto) agg. e s. m. [dall’arabo Qubṭ o Qifṭ, Qufṭ, adattamenti della voce copta che è un’alteraz. del gr. Αἰγύπτιος «egizio»]. – Dei Copti, in origine denominazione etnica degli egiziani non arabi, poi passata a indicare i cristiani...
visigotico
viṡigòtico agg. (pl. m. -ci). – Dei Visigoti, uno dei due gruppi (l’altro è costituito dagli Ostrogoti) in cui si divise l’antica popolazione germanico-orientale dei Goti, stanziato in età romana nel Ponto e di qui penetrato, tra...