Cristina Acidini
La formazione
Quando Michelangelo Buonarroti morì a Roma il 18 febbraio 1564, alla prodigiosa età di ottantanove anni, i protagonisti della politica, della religione, della cultura e [...] I disegni di Casa Buonarroti e degli Uffizi, catalogo della mostra, 2 voll., Firenze 1962-1964
L. Bellosi, Michelangelo pittore, Firenze 1970
Scritti d’arte del Cinquecento, a cura di P. Barocchi, 3 voll., Milano 1971-1977; nuova ed., 9 voll., Torino ...
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Periodo di storia della civiltà che ebbe inizio in Italia con caratteristiche già abbastanza precise intorno alla metà del 14° sec. e affermatosi nel secolo successivo, caratterizzato da una fruizione [...] un testamento che assurge a valore di simbolo. Se Firenze, fra l’arte di F. Brunelleschi e di Masaccio, la matematica di P. Toscanelli emblematico e magistrale intreccio tra la ricerca pittorica e quella architettonica, esplicitamente orientate verso ...
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Classe di prodotti ceramici a pasta porosa, colorata (da gialla a rossa), con rivestimento opaco (smalto), o trasparente (vernice).
Classificazione
Le m. si distinguono dalle terraglie per il colore della [...] m. si classificano in mezze m., m. fini, m. d’arte, differendo fra loro principalmente per la natura e grado di raffinazione della materia di mattonelle da stufa nella quale si cimentarono anche pittori di grande fama, coesistono il genere italiano e ...
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Ogni cosa che il soggetto percepisce come diversa da sé ed esterna, quindi tutto ciò che è pensato, in quanto si distingue sia dal soggetto pensante sia dall’atto con cui è pensato (per lo più contrapposto [...] che cada sotto i sensi dell’uomo, in particolare che abbia una forma definita e sia opera del lavoro umano.
Arte
Protagonista nel genere pittorico della natura morta, l’o. è al centro delle ricerche d’avanguardia dei primi decenni del 20° sec., in ...
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Il complesso di esperienze artistiche elaborate tra il secondo e l’ultimo decennio del 16° sec.; nato con particolare riferimento alle arti figurative e all’architettura, il termine è stato poi esteso [...] tendenze espressioniste, prendendo soprattutto in esame la produzione pittorica del periodo (non solo quella italiana, e C.H. Smyth e di J. Shearman al 20° Congresso di Storia dell’arte, 1961; A. Chastel; A. Pinelli ecc.) si è teso quindi a ...
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Pittore e incisore (Leida 1606 - Amsterdam 1669). Figlio del mugnaio Harmen Gerritszoon van Rijn, penultimo di nove figli, R. fu mandato nel 1615 alla scuola latina di Leida, ma, dopo aver passato le prove [...] di allievi, sembra diminuire nella seconda metà degli anni Trenta, anni in cui il pittore cominciò a interessarsi anche del commercio di oggetti d'arte, collezionando quadri, disegni, armi, incisioni e altre curiosità. Nel 1639 acquistò una vasta ...
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Pittore (Venezia 1518/1519 - ivi 1594), dovette il soprannome alla professione di tintore esercitata dal padre. Uno dei massimi innovatori del Rinascimento veneziano, fin dalle sue prime opere si nota [...] a una committenza di confraternite e comunità religiose, in contrasto con i modi pittorici apprezzati dall'aristocrazia veneziana che trovano nell'arte di Paolo Veronese l'espressione più compiuta.
Nella sua vastissima produzione emergono le ...
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tarsia Termine usato sin dal 14° sec. in riferimento a una sorta di mosaico (intarsio) ottenuto accostando sottili lastre lignee, di varia forma, facendole aderire su una superficie, a formare un disegno [...] , Lucca, Pistoia in forme più minute, con un gusto pittorico d’influenza orientale; caratteri che perdurarono nel 14° sec. allievo L.C. Gori (1730-1801; sua una Relazione dell’arte di lavorare in scagliola, ms. nella Biblioteca degli Uffizi), ebbe ...
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Pittore (Taverna 1613 - La Valletta 1699). Personalità complessa, ebbe una sostanziale organicità di stile. Il suo eclettismo apparente è dato, infatti, dal desiderio di raggiungere rapidamente larghi [...] in diagonale, sottolineata dai corpi, la scelta di semplici assi prospettici, la bella materia pittorica, l'ariosità delle scene sono elementi che pongono l'artista ben alto nell'arte del suo tempo. Nel 1653 si trasferì a Napoli, dove rimase fino al ...
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Pittore e incisore (Fuendetodos, Saragozza, 1746 - Bordeaux 1828). Dopo aver frequentato, dal 1760, lo studio di J. Luzán y Martínez a Saragozza, nel 1766 si recò a Madrid, dove studiò a fondo le opere [...] 1784, Parma, Coll. Magnani-Rocca), al quale dovette la promozione a pittore regio nel 1786. Il regno di Carlo IV segnò per lui l (1820-22), alla sanguinosa violenza della Tauromachia. La sua arte, che nel corso degli anni va facendosi sempre più fosca ...
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pittorico
pittòrico agg. [der. di pittore] (pl. m. -ci). – Della pittura, che riguarda l’arte della pittura: le scuole p. del Cinquecento; le varie correnti p.; tecnica p.; stile p.; una persona dotata di sensibilità pittorica. Per estens.,...
pittore
pittóre s. m. (f. -trice) [lat. pictor -ōris, der. di pingĕre «dipingere», part. pass. pictus]. – 1. a. Chi dipinge, chi si dedica all’arte della pittura: p. professionista, dilettante; fare il p.; un p. di ritratti, di paesaggi; un...