Pittore (Parigi 1865 - Morlaix 1927). Frequentò l'Académie Julian dopo avere compiuto gli studî classici. La sua pittura, piuttosto tradizionale, subì un forte cambiamento dopo l'incontro con P. Gauguin [...] , divenne per S. e per il gruppo di artisti che intorno a lui si raccolse, i Nabis, l'emblema della nuova artesimbolista, basata sulla semplificazione della forma e sull'uso dei colori puri. S., chiamato le Nabi à la barbe rutilante, si dedicò ...
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FARNETI, Carlo
Mariantonietta Picone Petrusa
Figlio di Stefano e di Fortunata Noscarini Cresi, nacque a Napoli il 29 genn. 1892; fu allievo (1906-1911) del Museo artistico industriale di Napoli e si [...] Gilbert Jeune.
Le illustrazioni presentano chiari richiami all'artesimbolista ed all'espressionismo di J. Ensor e Milano 1986, pp. 179-185 (con bibliografia); La raccolta d'arte del Circolo artistico politecnico di Napoli, Napoli 1991, pp. 126-136 ...
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Stato dell’America Settentrionale. Secondo Stato del mondo per estensione dopo la Russia, occupa poco meno della metà del Nordamerica, all’incirca tra i 41° e gli 83° latitudine N e tra i 52° e i 141° [...] paesaggio di D. Marlatt e di S. Musgrave, mentre visioni mitologico-simboliche illuminano l’opera di E. Mandel, che, insieme al più arti di Ottawa (1969, Affleck e altri), il Museo d’arte di Winnipeg (1971, G. da Roza), il Centro delle scienze ...
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Poeta francese (Parigi 1821 - ivi 1867). Pur fra interpretazioni diverse o opposte, è ritenuto l'iniziatore di un nuovo corso poetico, e la sua opera viene collocata fra le più alte espressioni della poesia [...] un'influenza notevolissima sul Parnasse, e poi sulla scuola simbolista; e quindi grande suggestione ebbe su Verlaine, su durò, fra alterne vicende, fino al 1861. Esordì come critico d'arte (Salon de 1845; Salon de 1846) e poi continuò a collaborare a ...
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Scrittore italiano (Alessandria d'Egitto 1876 - Bellagio 1944). Compì gran parte dei suoi studi a Parigi e si affermò dapprima come poeta in lingua francese (La conquête des étoiles, 1902; Destruction, [...] fondò a Milano la rivista Poesia, di un gusto ancora fra simbolista e liberty, nella quale diede largo spazio a molti poeti d' via scemante efficacia), che non, come pur vorrebbe, arte liberatrice, all'avanguardia d'un rinnovamento totale. Pertanto ...
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Attore, regista e teorico del teatro russo (Penza 1874 - Mosca 1940). Tedesco per parte di padre, assunse la cittadinanza russa nel 1895, adottando il nome di Vsevolod. Allievo di V. I. Nemirovič-Dančenko [...] dal 1898 lavorò come attore e aiuto regista presso il Teatro d'arte, fondato a Mosca dal suo maestro e da K. S. Stanislavskij lavorare nel suo teatro, vi allestì regie di gusto simbolista su testi di Ibsen, Maeterlinck, Przybyszewski. Fu quindi ...
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Scrittore francese (Bazoches-au-Houlme, Orne, 1858 - Parigi 1915). Bibliotecario della Bibliothèque Nationale, destituito nel 1891, si associò fin dagli inizî con il movimento simbolista in cui ebbe parte [...] a distaccarsene. Stilista consumato, il senso d'arte con cui adoperò la parola e le immagini mostra masques, 1896-98, 2 voll., che segnò il suo distacco dal simbolismo; Épilogues, 1903-13; Promenades littéraires, 1904-27), scritti ideologici e ...
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Pittore (Portogruaro 1885 - Cerro Laveno 1947). Si dedicò fin da giovanissimo a studî musicali. A Milano, dal 1901, frequentò l'ambiente artistico che ruotava intorno alla rivista Poesia, cominciando a [...] anteriori al 1909 (Autoritratto, 1909, Milano, Galleria civica d'arte moderna), anno in cui conobbe Boccioni e Carrà. Con 1912 le sue opere risentono ancora della poetica divisionista e simbolista (La rivolta, 1911, L'Aia, Gemeentemuseum; Case+luce ...
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Scrittore francese (Metz 1859 - Parigi 1936). Trasferitosi a Parigi fin dal 1870, debuttò giovanissimo nella vita letteraria. Dopo un soggiorno in Africa, fondò insieme con J. Moréas le riviste d'avanguardia [...] al Mercure de France. Ebbe parte notevole nel movimento simbolista, di cui ripercorse i momenti salienti (Symbolistes et décadentes du symbolisme, 1936), e fu uno dei primi a rivelare l'arte di P. Verlaine. Fu anche il primo teorico del verso ...
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Pittore (Livorno 1866 - Firenze 1943). Allievo di G. Fattori, dopo un esordio macchiaiolo, si accostò alle soluzioni neoimpressioniste sviluppando, accanto ai paesaggi, tematiche d'ispirazione sociale [...] e d'intonazione simbolista (Marina Ligure, 1891, Firenze, coll. A. Nomellini; Gente Nuova, 1909, Genova, Gall. d'arte moderna). In stretto contatto con G. Puccini, L. Viani, G. Pascoli e G. Chini, nel 1907 fondò la società Giovane Etruria e collaborò ...
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simbolismo
s. m. [der. di simbolo; nel sign. 4, dal fr. symbolisme]. – 1. a. Carattere di ciò che è simbolico, che ha valore di simbolo: il s. di un gesto, di un’azione. b. Uso di particolari simboli per esprimere un determinato ordine di...
simbolico
simbòlico agg. [dal lat. tardo symbolĭcus, gr. συμβολικός, der. di σύμβολον «simbolo»] (pl. m. -ci). – 1. Che ha natura e valore di simbolo: numeri, segni s.; il linguaggio s. della matematica; un atto, un gesto s.; in partic., azioni...