Musicista (Vienna 1883 - Mittersill, Salisburgo, 1945). Inizialmente influenzato dai romantici tedeschi, come Schumann, Brahms, Wagner, Wolf, oltre che da Mahler e Strauss, W. fu poi attratto dalla personalità [...] visse in un isolamento quasi totale e durante l'occupazione nazista dell'Austria la sua musica fu proibita come "artedegenerata". Rifugiatosi a Mittersill negli ultimi mesi del secondo conflitto mondiale, fu ucciso per errore da un soldato americano ...
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Scultore tedesco (Duisburg-Meiderich 1881 - Berlino 1919). Studiò a Düsseldorf e dal 1910 al 1914 visse a Parigi dove, formatosi sotto l'influsso predominante di A. Maillol, fu anche a contatto con C. [...] e allungate, consumate da una spiritualità intensa e dolorosa (Uomo prostrato, 1915-16; Giovane seduto, 1917-18). Le sue opere, dichiarate dal nazismo artedegenerata, sono in gran parte conservate (dal 1964) nel museo di Duisburg a lui dedicato. ...
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Scultore (Wedel 1870 - Rostock 1938), tra i maggiori rappresentanti dell'espressionismo. Ha lavorato in bronzo e specialmente in legno, sia figure singole, sia gruppi. Fu anche disegnatore, xilografo, [...] (1906) ebbe notevole importanza per la sua formazione. La sua scultura fu condannata dal nazismo come "artedegenerata": i grandi monumenti commemorativi dei caduti della prima guerra mondiale a Magdeburgo, Amburgo, Kiel, Güstrow furono distrutti ...
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Pseudonimo adottato dal 1902 dal pittore e incisore tedesco E. Hansen (Nolde, presso Tondern, 1867 - Seebüll, Schleswig, 1956). Uno dei maggiori esponenti dell'espressionismo tedesco, N. fece parte del [...] nazista portò alla confisca (1937) di più di mille delle sue opere (quarantotto furono esposte nella mostra sull'artedegenerata); la proibizione di dipingere (1941) non gli impedì, tuttavia, di elaborare disegni e acquarelli che N. definì «quadri ...
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Pittore e incisore tedesco (Berlino 1847 - ivi 1935). Studiò a Berlino (1866-68) e a Weimar (1868-71), per poi soggiornare ripetutamente in Olanda, a Parigi (1873-78) e a Monaco (1878-84). Profondamente [...] 1915, Kiel, Gemäldegalerie). Stabilitosi a Berlino nel 1884, vi svolse un'attività di primo piano, promuovendo tra l'altro con L. von Hofmann e W. Leistikov la secessione berlinese (1889). La sua opera fu condannata dal nazismo come artedegenerata. ...
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Pittore tedesco (Monaco di Baviera 1878 - Maidanek, Lublino, 1943). Frequentò F. von Stuck e la secessione di Monaco. Nel 1904 si trasferì a Parigi e verso il 1914 a Francoforte sul Meno. Dopo la guerra, [...] Tolosa), ma fu ripreso e inviato al campo di annientamento di Maidanek. Le sue opere, condannate dai nazisti come artedegenerata, furono in gran parte distrutte; le poche superstiti, in cui L. si rivela un artista sensibilissimo, di notevole cultura ...
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Scultore e pittore tedesco (Stolp 1878 - Lublin-Maidanek 1943). Studiò storia dell'arte a Berlino, Monaco e Firenze, dove creò le sue prime sculture. A Parigi nel 1909 realizzò sculture d'ispirazione cubista; [...] valore morale e sociale della sintesi delle arti, attraverso la sua Accademia Le Mur (1938-40). Molte delle sue opere, definite artedegenerata dal nazismo, furono distrutte. Arrestato dai nazisti (1943), morì in campo di concentramento in Polonia. ...
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Pittore (Strohausen, Oldenburg, 1895 - Dangast, Brema, 1983). A Brema seguì i corsi di architettura e frequentò la scuola di arti e mestieri; dopo la guerra si dedicò esclusivamente alla pittura. In contatto [...] , Colonia, Museum Ludwig; Lo sciopero, 1931, Münster, Westfalisches Landesmuseum für Kunst). Nominato professore all'Accademia di Düsseldorf nel 1933, fu destituito nel 1935 e le sue opere dichiarate artedegenerata. Riprese a esporre nel dopoguerra. ...
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BIROLLI, Renato
Corrado Maltese
Nato a Verona il 10 dic. 1905, vi frequentò l'Accademia Cignaroli, dipingendo nei modi ancora tradizionali, alla Segantini. Trasferitosi a Milano nel 1928, al giornale [...] del B. furono in questi anni Van Gogh, Ensor, Cézanne e i protagonisti di quella che era allora considerata "artedegenerata" come Kokoschka, Nolde e Grosz. L'interesse per questi artisti si identificava con la ricerca di un orizzonte culturale ...
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DE LIBERO, Libero
Renato Bertacchini
Nacque a Fondi (ora in provincia di Latina) il 10 sett. 1903 da Francesco e da Cesira Faiola.
Della sua adolescenza e della prima giovinezza in provincia, "dentro [...] . e gli artisti che vi esponevano - Tosi, Manzù, Ziveri, Melli - venivano denigrati come fautori di un'"artedegenerata", internazionalista, cosmopolitica, decadente. La mostra di dipinti di Carlo Levi, anch'egli ebreo, allora confinato in Basilicata ...
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degenerare
v. intr. [dal lat. degenerare, der. di genus -nĕris «stirpe»] (io degènero, ecc.; aus. avere). – 1. Allontanarsi dalle qualità, soprattutto morali, della propria stirpe, perdere i caratteri originarî mutandosi in peggio; tralignare,...
degenerato
agg. [part. pass. di degenerare]. – Di persona, pervertito, psichicamente e moralmente: giovani d.; spesso sostantivato: è un degenerato. Riferito a specie animali o vegetali, a tessuti, organi, ecc., che ha subìto un processo di...