BIROLLI, Renato
Corrado Maltese
Nato a Verona il 10 dic. 1905, vi frequentò l'Accademia Cignaroli, dipingendo nei modi ancora tradizionali, alla Segantini. Trasferitosi a Milano nel 1928, al giornale [...] del B. furono in questi anni Van Gogh, Ensor, Cézanne e i protagonisti di quella che era allora considerata "artedegenerata" come Kokoschka, Nolde e Grosz. L'interesse per questi artisti si identificava con la ricerca di un orizzonte culturale ...
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DE LIBERO, Libero
Renato Bertacchini
Nacque a Fondi (ora in provincia di Latina) il 10 sett. 1903 da Francesco e da Cesira Faiola.
Della sua adolescenza e della prima giovinezza in provincia, "dentro [...] . e gli artisti che vi esponevano - Tosi, Manzù, Ziveri, Melli - venivano denigrati come fautori di un'"artedegenerata", internazionalista, cosmopolitica, decadente. La mostra di dipinti di Carlo Levi, anch'egli ebreo, allora confinato in Basilicata ...
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ROGNONI, Luigi
Pietro Misuraca
ROGNONI, Luigi. – Nacque a Milano il 27 agosto 1913 da Italo, commerciante pavese, e da Luigia Arbib Clément, pianista e poi cantante lirica (in arte Franca Luisa Clementi).
Iniziò [...] , Erik Satie, Maurice Ravel e finanche Arnold Schönberg (mentre in Germania infuriava la campagna contro l’‘artedegenerata’). Nel gennaio del 1935, ventunenne, assunse la direzione del Bollettino mensile di vita e cultura musicale, trasformandolo ...
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VASARI, Paolino Ruggero
Lorenzo Benadusi
– Nacque a Messina il 6 febbraio 1898, da Gregorio e da Caterina Giulia Basile.
Era di famiglia benestante. Il padre, figlio di un giudice, era un possidente [...] riuscirono dunque a cambiare il clima di ostilità verso l’avanguardia.
Di fronte a questa campagna contro ‘l’artedegenerata’, a Vasari non restò che dedicarsi esclusivamente alla sua agenzia d’informazione, Centraleuropa.
Rientrò in Italia alla fine ...
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PEPE DIAZ, Luigi
Federica De Rosa
PEPE DIAZ, Luigi. – Nacque a Napoli il 25 settembre 1909 da Augusto Pepe e Flora Diaz. La madre, di origine spagnola e maestra elementare come il padre, era cugina [...] ) uscì un suo scritto dal titolo Germania senza futurismo. Il parere dei giovani, in cui discusse il problema dell’artedegenerata e la posizione assunta da Marinetti. Invero, pur tra alterne vicende politiche, il legame con Marinetti e Bragaglia era ...
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PORRINO, Ennio
Antonio Trudo
PORRINO, Ennio. – Nacque a Cagliari il 20 gennaio 1910, da Clemente e da Dolores Onnis, figlio unico.
Il padre, un impiegato del ministero delle Finanze arrivato per lavoro [...] provvedimenti presi dal governo nazista nei confronti dell’‘artedegenerata’ (cfr. Turba, 2015, pp. 127- crediamo di seguire le linee tracciate dal Duce e di difendere l’arte nostra e ci sentiamo invece rispondere che non son quelle le direttive, ...
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CASELLA, Alfredo
Ariella Lanfranchi
Nacque a Torino il 25 luglio 1883 da Carlo e Maria Bordino. Negli anni trascorsi nella città natale (fino al 1896) non frequentò, neanche saltuariamente, scuole o [...] legata alla pur gloriosa tradizione melodrammatica del passato degenerata, al presente, nell'esperienza verista) e il ISegreti..., p. 130). L'inizio del secondo periodo dell'arte caselliana si fa generalmente risalire alla composizione di Notte di ...
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CASTIGLIONE, Sabba (da)
Franca Petrucci
Nacque a Milano con ogni probabilità il 5 dic. 1480 da Giovanni, della nobile e importante famiglia, e da Livia Alberici, secondo C. Castiglione (Un maestro di [...] un naufragio universale" (ric. 118); l'Italia è degenerata, "vil gufo spennacchiato",Roma è la nuova Babilonia, (1889), pp. 340-92; A. Messeri-A. Calzi, Faenza nella storia e nell'arte, Faenza 1909, pp. 245, 248 s., 504 ss., 547, 554 ss., 558, 573 ...
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MELATO, Mariangela Caterina
Michele Sancisi
– Nacque a Milano il 19 settembre 1941, da Adolfo e da Lina Fabbrica.
Una famiglia di ringhiera
La Milano operosa e tenace che seppe resistere ai bombardamenti [...] . La piccola Mariangela cronicizzò una crosta lattea neonatale, degenerata poi in una fastidiosa malattia della pelle, che la corsi serali di pittura presso la Scuola superiore d'arte applicata del Castello Sforzesco, e poi si iscrisse al ...
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COCCHIA, Enrico
Piero Treves
Nacque in Avellino, il 6 giugno 1859, dal direttore dell'Ospedale civico, dottor Michele, e da Rosa del Franco. La famiglia, cattolicissima (lo zio paterno Nicola Cocchia, [...] ma con maggior competenza "letteraria" e maggior senso d'arte che il De Sanctis non vi dispieghi), idee e autori ", sotto il peso dell'umanesimo e dell'imitazione classica, tosto degenerata in accademico classicismo. Il C., però, non giunse, dal ...
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degenerare
v. intr. [dal lat. degenerare, der. di genus -nĕris «stirpe»] (io degènero, ecc.; aus. avere). – 1. Allontanarsi dalle qualità, soprattutto morali, della propria stirpe, perdere i caratteri originarî mutandosi in peggio; tralignare,...
degenerato
agg. [part. pass. di degenerare]. – Di persona, pervertito, psichicamente e moralmente: giovani d.; spesso sostantivato: è un degenerato. Riferito a specie animali o vegetali, a tessuti, organi, ecc., che ha subìto un processo di...