Il complesso delle attività artistiche, tecniche, industriali che concorrono alla realizzazione di spettacoli cinematografici (film) e anche l’insieme di questi, come opera complessiva, in quanto concreta [...] , che si susseguivano peraltro senza sosta, dell’ancor giovanissima settima arte, come fu soprannominato il cinema.
Fattore determinante di tale continua trasformazione dell’artecinematografica (fenomeno che si protrae ancora ai giorni nostri) è l ...
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Estetica del cinema
Emilio Garroni
L'espressione estetica del cinema (come ogni altra espressione che leghi la parola estetica a un'arte particolare: estetica della pittura, della musica, e così via) [...] , vale a dire: ciò che si fa e si vuole fare dello strumento tecnico come mezzo per realizzare un'artecinematografica o, quanto meno, un 'linguaggio', capace di organizzare un qualche 'discorso' (espressioni da intendere qui in senso debole). Non ...
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Tempo
Daniela Angelucci
Il tempo nel cinema
Nel periodo della nascita del cinema venne messa in crisi, in seguito alle scoperte della fisica moderna e della riflessione filosofica, la nozione classica [...] dalla realtà, cui pure rimanda costantemente. Il tema del t. trova spazio dunque all'interno della considerazione dell'artecinematografica nella sua autonomia e distinzione: lo spettatore esperisce un t. estraneo al reale, che può rivelarsi diverso ...
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Il cinema: ricezione, riflessione, rifiuto
Dario Edoardo Viganò
Il cinema, la modernità e la doppia pedagogia della Chiesa
L’atto solenne che sancisce il legame, complesso e mai del tutto al riparo [...] dell’Ocic nella vita italiana, eccezion fatta per il Premio Ocic, assegnato nell’ambito della Mostra internazionale d’artecinematografica di Venezia, che alcune volte si è presentato come occasione di accesi dibattiti nel panorama cattolico italiano ...
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La direzione della messinscena di una rappresentazione teatrale, operistica, cinematografica, televisiva.
R. teatrale
Comprende il complesso di attività rivolto all’esecuzione di un testo drammatico sul [...] desiderio di varietà e di vivacità, che la Commedia dell’arte appagò: trionfava l’attore e la r. cambiava aspetto; i una dimensione onirica, macchinosa e immaginifica.
R. cinematografica
L’attività del regista comprende tutto quanto è necessario ...
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A. platonica
̕Ακαδήμεια o ̕Ακαδημία era il nome di una località poco distante da Atene, nei pressi della quale Platone verso il 387 a.C. iniziò il suo insegnamento; vi acquistò anche un terreno, da cui [...] ebbero presso gli istituti d’istruzione musicale, da cui alcune si staccarono, come, in Roma, le due a. nazionali, di arte drammatica e di danza. A queste si sono affiancate a. cinematografiche per la formazione di attori, registi e tecnici, come l’a ...
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Teatro
Ferdinando Taviani
Raimondo Guarino
Mirella Schino
Nicola Savarese
Raimondo Guarino
Franco Ruffini
(XXXIII, p. 353; App. II, ii, p. 948; III, ii, p. 902; IV, iii, p. 583; V, v, p. 480)
Parte [...] e dei nodi stilistici e tematici dell'opera teatrale e cinematografica di I. Bergman, il t. svedese ha trovato in Cruciani) che è il passato (e l'altrove). Può essere la commedia dell'arte, l'Oriente, l'antica Grecia, a cui si rivolgono un po' tutti, ...
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Letteratura
Achille Tartaro
Jacqueline Risset
Carla Rossi
Ines Ravasini
Luciana Stegagno Picchio
Antonella Gargano
Maria Stella
Valerio Massimo De Angelis
Giuseppe Castorina
Bruno Berni
Michele [...] Stoppard, che nel 1990 ha curato la versione cinematografica del suo Rosencrantz and Guildenstern are dead (1967). beside water, 1993) si concentra sui legami con la famiglia, l'arte, la religione cattolica; mentre la poesia di J. Bornholdt (n. 1960 ...
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Pittura
Antonio Costa
Il rapporto tra pittura e cinema
Il pittorico e il filmico
Das Cabinet des Dr. Caligari (1920; Dott. Calligari, noto anche come Il gabinetto del dottor Caligari) di Robert Wiene [...] diverso da quello in funzione nel teatro).
Al cinema come arte figurativa dedica particolare attenzione lo storico dell'arte C.L. Ragghianti che, a partire dal suo contributo Cinematografo rigoroso (in "Cine-Convegno", 1933, 4-5; ora in Ragghianti ...
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Filosofia
Redazione
Il rapporto tra filosofia e cinema
Filosofia del cinema, da una parte, ed estetica cinematografica, dall'altra, benché strettamente connesse e talora sovrapposte al punto che spesso [...] quanto di pittura, sia pure pittura che si serve del mezzo cinematografico.
Tuttavia il cinema non è la realtà. Non è la realtà per gli uomini, ma per gli dei, e infatti l'arte religiosa concepisce le sue opere in funzione di uno sguardo ex alto ...
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cinematografico
cinematogràfico agg. [der. di cinematografo] (pl. m. -ci). – 1. Che si riferisce alla cinematografia e al cinematografo: apparecchio c., macchina c. (s’intendono comunem. quelle da ripresa); attore, regista c.; spettacolo c.,...
cinematografista
s. m. e f. [der. di cinematografia] (pl. m. -i), non com. – Chi si occupa in modo diretto di cinematografia, o ne esercita l’industria o comunque ha relazione con l’arte cinematografica; anche, talora, operatore cinematografico.