Il complesso delle attività artistiche, tecniche, industriali che concorrono alla realizzazione di spettacoli cinematografici (film) e anche l’insieme di questi, come opera complessiva, in quanto concreta [...] , che si susseguivano peraltro senza sosta, dell’ancor giovanissima settima arte, come fu soprannominato il cinema.
Fattore determinante di tale continua trasformazione dell’artecinematografica (fenomeno che si protrae ancora ai giorni nostri) è l ...
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Diwan, Audrey. – Regista, sceneggiatrice e scrittrice francese (n. 1980). Di origini libanesi, giornalista e direttrice editoriale del periodico Stylist, ha esordito nella narrativa con il romanzo Confession [...] clandestino nella Francia degli anni Sessanta basata sull'omonimo romanzo autobiografico (2000; trad. it. 2019) di A. Ernaux, che è stata insignita del Leone d’oro alla 78a edizione della Mostra internazionale d’artecinematografica di Venezia. ...
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Romanzo
Massimo Fusillo
Dopo essere stato per secoli un genere minore, non codificato e non canonizzato, oggetto di diffidenze e censure di vario tipo, e dopo essere diventato a poco a poco una forma [...] della narrativa contemporanea è l'intreccio tra personaggi fittizi e personaggi reali: questi ultimi sono sia icone dell'artecinematografica novecentesca, come S.M. Ejzenštejn in DeLillo o O. Welles in Chabon, sia figure chiave della storia recente ...
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Burroughs, William Seward
Daniela Daniele
Scrittore e sceneggiatore statunitense, nato a St. Louis (Missouri) il 5 febbraio 1914 e morto a Lawrence (Kansas) il 2 agosto 1997. Tra gli esponenti più noti [...] . Burroughs, New York 1988 (trad. it. Milano 1991); The beat goes on: 50 anni di controcultura, 53a Mostra internazionale d'artecinematografica, a cura di F. Minganti, F. La Polla, R. Pavanello, Venezia 1996, passim; D. Sterrit, Mad to be saved: the ...
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SORIANO, Osvaldo
Luisa Pranzetti
Scrittore argentino, nato a Mar del Plata il 6 gennaio 1943. Dopo il golpe militare del 1976, costretto a lasciare l'Argentina, si è trasferito in Francia, da dove è [...] , d'imboccare la strada del risveglio. H. Oliveira ne ha tratto un film (1994) presentato con successo alla 51ª Mostra d'artecinematografica di Venezia. In El ojo de la pátria (1992; trad. it., 1993) S. recupera toni, ritmi e atmosfere del cinema ...
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Canudo, Ricciotto
Alberto Boschi
Teorico e critico cinematografico, nato a Gioia del Colle (Bari) il 2 gennaio 1877 e morto a Parigi il 10 novembre 1923. Poeta, drammaturgo, romanziere, saggista e instancabile [...] esagerato parlare di lui come del primo teorico della nuova arte, non si può non riconoscergli il merito di avere intuito in anticipo, insieme a pochissimi altri, le potenzialità del linguaggio cinematografico, in un'epoca in cui il nuovo mezzo era ...
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Espressionismo
JJolanda Nigro Covre
Gianfranco Contini
Ugo Duse
di Jolanda Nigro Covre, Gianfranco Contini, Ugo Duse
ESPRESSIONISMO
Espressionismo artistico
di Jolanda Nigro Cove
sommario: 1. Uso [...] generazione sospesa tra l'orrore di una guerra e il presentimento della dittatura (v. Kracauer, 1947). Anche nell'artecinematografica, nella diffusione e nella popolarità, fino ai nostri giorni, di certi motivi e certe tecniche (non sempre quelli ...
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Realismo
Corrado Maltese
Mario Verdone
di Corrado Maltese e Mario Verdone
REALISMO
Realismo e neorealismi di Corrado Maltese
sommario: 1. Il realismo e le sue varianti: a) gli estremi concettuali del [...] osserva (art. cit., p. 20) che ‟lo schermo è una finestra magica che si apre sul reale", e l'artecinematografica è ‟l'arte di ricreare, per mezzo della scelta più libera, nella immensa creazione materiale, la visione più intensa di una realtà ...
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Formalismo
Pietro Montani
Con il termine formalismo ci si riferisce a un insieme di innovative ricerche sulla letteratura e la poesia elaborate in Unione Sovietica nel corso degli anni Venti del Novecento [...] non come un semplice perfezionamento dell'adeguatezza riproduttiva, in quanto tale dannoso se non addirittura fatale per l'artecinematografica (e qui la posizione di Tynjanov coincide in pieno con quella che sarebbe stata sostenuta da Rudolf Arnheim ...
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Balázs, Béla
Marco Vallora
Pseudonimo di Hermann Bauer, scrittore, teorico del cinema e sceneggiatore ungherese, nato a Szeged il 4 agosto 1884 e morto a Budapest il 17 maggio 1949. Con capillare completezza [...] a una macchina che, per paradosso, potrà incrementare le potenzialità dello spirito, in una circolarità virtuosa fra arte e tecnica. Così l'artecinematografica si conferma una summa di tutte le altre arti dotata di un linguaggio specifico che, come ...
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cinematografico
cinematogràfico agg. [der. di cinematografo] (pl. m. -ci). – 1. Che si riferisce alla cinematografia e al cinematografo: apparecchio c., macchina c. (s’intendono comunem. quelle da ripresa); attore, regista c.; spettacolo c.,...
cinematografista
s. m. e f. [der. di cinematografia] (pl. m. -i), non com. – Chi si occupa in modo diretto di cinematografia, o ne esercita l’industria o comunque ha relazione con l’arte cinematografica; anche, talora, operatore cinematografico.