Letterato e poeta catalano (Artá 1856 - Palma di Maiorca 1923); studiò i rapporti tra la letteratura spagnola e quelle straniere; pubblicò studî letterarî, biografie, monografie: Primicias (1884), Saludos [...] (1887), Poesías (1900), Páginas mallorquinas (1912); quale contributo agli studî italianistici si ricorda Influencia de la lengua y la literatura italiana en la lengua y la literatura castellana (1913) ...
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Monaco ortodosso e umanista (Arta, Grecia, 1475 circa - Troice-Sergieva Lavra, Kiev, 1556). Dopo aver studiato in Italia, dove ebbe contatti con A. Manuzio e subì l'influenza di G. Savonarola, nel 1507 [...] si fece monaco in un convento del M. Àthos. Qui nel 1517 lo raggiunse l'invito del granduca Vasilij III a recarsi in Russia come traduttore ed egli nel 1518 si stabilì a Mosca, dove prese a tradurre dal ...
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Scrittore romeno (n. Bucarest 1937); ha debuttato con la raccolta di racconti Exerciţii ("Esercizî", 1966), cui seguì Frig ("Freddo", 1967). Prosatore dai toni grotteschi e surreali, oscilla tra realtà [...] oggettiva e visioni oniriche (romanzi Zădarnică-i arta fugii "Vana è l'arte della fuga", 1971; Nunţile necesare "Le nozze necessarie", 1977; Cuvîntul nisiparniţă "La parola clessidra", 1984). A metà degli anni Settanta è stato costretto all'esilio in ...
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Orientalista (Londra 1824 - Watford 1905). Da un soggiorno in India gli nacque l'interesse per la lingua e letteratura pahlavica o mediopersiana, di cui pubblicò e tradusse importanti testi religiosi. [...] Cinque volumi di tali sue versioni (Mainyō-i khard, Arta Virāf Nāmak, ecc.) furono inclusi nei Sacred books of the East di Max Müller. ...
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Uomo politico e letterato romeno (Iaşi 1857 - Sibiu 1947). Professore di economia politica all'università di Iaşi, fondò nel 1910 con N. Iorga il partito nazionalista democratico. Staccatosi poi dal grande [...] O. Goga, il partito nazionale-cristiano, a carattere nazionalistico, autoritario e antisemita. In campo letterario è noto per il trattato di estetica Naţionalitatea în artă ("La nazionalità nell'arte", 1905) e soprattutto per molti felici epigrammi. ...
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Scrittore e uomo politico romeno, nato a IaŞi l'8 novembre 1857, morto a Sibiu il 3 novembre 1947. Studiò a IaŞi, Dresda, Parigi, Bruxelles.
Nel 1887 pubblicò un volume di Versuri che lo rivelò un fine [...] ); Ţăranii Şi clasele dirigente (I contadini e le classi dirigenti, 1895); Despre poporaţie (Sulla popolazione 1899); Naţionalismul în artă (Il nazionalismo in arte, 1905) - analizza il conflitto esistente in Romania tra uomo di campagna e uomo di ...
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Stato dell’Europa meridionale, comprendente la parte inferiore della Penisola Balcanica, gli arcipelaghi delle Ionie e dell’Egeo e l’isola di Creta. Confina a NO con l’Albania, a N con Repubblica della [...] costituzione del regno. - Il protocollo di Londra (1830) diede origine al regno di G., limitato territorialmente tra il Golfo di Árta e quello di Volos, mentre la Gran Bretagna conservava il possesso delle Isole Ionie (cedute ai Greci solo nel 1863 ...
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THEOTOKAS (gr. Θεοτοκᾶς), Iorgos
Mario Vitti
Romanziere, saggista e autore teatrale greco, nato a Istanbul il 27 agosto 1906, morto ad Atene il 30 ottobre 1966. Esordì ad Atene, dove trascorse la vita, [...] . T. è anche apprezzato autore di opere teatrali; quattro di esse, tra cui Τὸ γεϕύρι τῆς ῎Αρτας, 1944 (trad. it. Il ponte di Arta, di M. Delmati, in Il Baretti, 1963, pp. 43-97) sono riunite in Θεατρικὰ ἔργα, 1958-59 Raccolte di saggi: Προβλήματα τοῦ ...
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DARA, Gabriele
Rosa Maria Monastra
Nacque a Palazzo Adriano (Palermo) l'8 genn. 1826, da Andrea di famiglia arbëréshe, da tempo dedita al culto e all'esplorazione delle patrie memorie.
Compì gli studi [...] etnica tra "quanti abitano dal piede del Montenegro e dalle vette della Mirditia e di Chimara, sino al mare di Arta e di Giannina".
Opere: Alcune poesie, Palermo 1848; Inostri mali, epistola del D. e risposta di R. Ricci Gramitto, Girgenti ...
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epirota
epiròta agg. e s. m. e f. [dal lat. Epirotes, gr. ᾿Ηπειρώτης] (pl. m. -i). – Dell’Epiro, abitante dell’Epiro, regione storica della Grecia centro-occid., che comprendeva il territorio montuoso fra il Pindo e il golfo di Arta.