Gentile e Bruno
Simonetta Bassi
In un saggio del 1977 sugli studi bruniani di Giovanni Gentile, Antonio Corsano sottolinea, in modo particolare, la riflessione sulla religione di Giordano Bruno (1548-1600) [...] .
È vero che l’edizione di Lagarde, concentrandosi su grammatica, interpunzione e grafia, offre al lettore un Bruno del un pubblico diverso: non tanto agli studiosi della lingua o dell’ars punctandi, quanto ai filosofi e a tutti coloro che amano « ...
Leggi Tutto
Pier della Vigna
Hans Martin Schaller
Nella sottoscrizione autografa dello strumento notarile del 1246 e in tutti i documenti risalenti all'epoca di Federico II: Petrus de Vinea, solo in seguito Petrus [...] a Bologna, città dove insegnavano celebri maestri dell'ars dictandi, tanto più che la conoscenza della retorica era un passo della corrispondenza di Bono di Lucca, professore di grammatica a Bologna: in questa lettera il cardinale e legato Ranieri ...
Leggi Tutto
La civilta islamica: scienze della vita. La tradizione galenica
Gotthard Strohmaier
La tradizione galenica
La letteratura medica del Medioevo arabo-islamico è una continuazione diretta di quella greca; [...] poi i seguenti scritti, nell'ordine in cui sono elencati: Ars medica, De pulsibus ad tirones, Ad Glauconem de methodo da Adamo sino ad al-Mutawakkil, nonché di varie opere di grammatica, logica e teologia. Perlopiù di questi testi ci sono giunti solo ...
Leggi Tutto
Epistolografia e retorica
Giuseppina Brunetti
"I seni fecondi della retorica nutrono gli ingegni raccolti nella corte sveva" (Huillard-Bréholles, 1895, p. 372): così Pier della Vigna stigmatizza il [...] da Rocca ove egli chiede a un maestro Pietro (v. Grammatica) e al "coetus doctorum omnium" (il collegio dei stato dibattuto "in scolis nostris".
Poco può dirsi infine di un'ars dictaminis esemplata nella prima metà del sec. XIV ma compilata a ...
Leggi Tutto
La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Lo Pseudo-Aristotele e le tradizioni affini
Graziella Federici Vescovini
Lo Pseudo-Aristotele e le tradizioni affini
Lo Pseudo-Aristotele
Sotto [...] vario argomento furono dette di Aristotele: un Trattato di grammatica che Roberto Grossatesta in un manoscritto affermava di avere incipit recita Ad sciendum artem ciromantiae […] Explicit ars ciromantiae Aristotelis. Lo ritennero anche un astrologo, ...
Leggi Tutto
Studio di Napoli
GGirolamo Arnaldi
"In regnum nostrum desideramus multos prudentes et providos fieri per scientiarum haustum et seminarium doctrinarum" ('mediante l'attingimento dei saperi e il semenzaio [...] dello Studium particulare per l'insegnamento della sola ars dictaminis, che egli aveva creato "in proprii natalis limitatamente all'insegnamento ai "novizi" dei "rudimenti della grammatica". Fare altrimenti sarebbe equivalso a sottrarre le "mammelle ...
Leggi Tutto
LANDINI, Francesco (Francesco Cieco, Francesco degli Organi, Franciscus de Florentia)
Alessandra Fiori
Nacque a Fiesole nel 1335 circa, come documenta il pronipote e celebre umanista Cristoforo, da un [...] L. l'impiego consapevole ed evoluto di questa differente grammatica; egli, anzi, ne sfrutterà al meglio le de Vitry in Italy and an homage of L. to Philippe, in L'Ars Nova italiana del Trecento, IV, La musica al tempo del Boccaccio. Atti del ...
Leggi Tutto
scuola (scola)
Guido Favati
Charles T. Davis
La locuzione ‛ tenere s. ', iterata sinonimicamente con ‛ leggere ', cioè con " tenere lezioni " di livello universitario, appare quanto mai appropriata [...] del XIII secolo esisteva uno studium di legge e l'istruzione fu ben presto ampliata per comprendere grammatica, retorica e dialettica, e così pure medicina e ars notariae. A Siena, già nel 1240 c'era un'università con professori di diritto civile e ...
Leggi Tutto
SALUTATI, Lino Coluccio
Daniela De Rosa
– Figlio di Piero, nacque a Stignano in Valdinievole, la valle che si estende tra Lucca e Pistoia, il 16 febbraio 1331 o più probabilmente, in base a una recente [...] degli antichi. Qui, dopo la scuola elementare e quella di grammatica, Salutati frequentò la scuola di retorica di Pietro da Moglio, di tale disciplina. Da Pietro apprese a padroneggiare l’ars dictaminis e fu forse introdotto alla poesia latina, in ...
Leggi Tutto
poesia (poesi')
Alfredo Schiaffini
In D. compare solo la forma ‛ poesì ' (per cui cfr. la voce Grecismi): Ma qui la morta poesì resurga (Pg I 7); per l'interpretazione del passo, alquanto controversa [...] vario stile. D'altra parte, è superfluo dire che l'Ars poetica di Orazio fu testo essenziale dall'antichità fino all'Umanesimo, spinti forse da invidia), tra i quali noi conosciamo i " grammatici " Uguccione da Pisa e Giovanni da Genova?
Le dispute ...
Leggi Tutto
retòrica (ant. o raro rettòrica) s. f. [dal lat. rhetorica (ars), gr. ῥητορική (τέχνη)]. – 1. a. L’arte del parlare e dello scrivere in modo ornato ed efficace; sorta nella Grecia antica con i sofisti, con finalità prevalentemente pragmatiche,...
arte
s. f. [lat. ars artis]. – 1. a. In senso lato, capacità di agire e di produrre, basata su un particolare complesso di regole e di esperienze conoscitive e tecniche, e quindi anche l’insieme delle regole e dei procedimenti per svolgere...