È intorno agli anni 4-5 d.C. che Publio Ovidio Nasone termina la composizione delle Heroides, opera di cui egli stesso, nell’ArsAmatoria, dice «ignotum hoc aliis ille novavit opus» («è un genere ignoto [...] che lui ha innovato»). Si tratta, in effetti, di un tipo di composizione innovativo per la cultura greco-latina, di cui l’autore può dunque dirsi protos euretes («primo inventore») ...
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ars s. f., lat. («arte»). – Parola lat. che, seguita da aggettivi o complementi, forma locuzioni varie e titoli di opere: A. amatoria («arte di amare»), titolo di un’opera del poeta latino Ovidio (43 a. C
17 d. C.) sul modo di conquistare...
amatorio
amatòrio agg. [dal lat. amatorius], letter. – Relativo all’amore o che ispira sentimenti amorosi: poesia a.; filtro a. (v. filtro2); arte a. (come traduz. e generalizzazione del titolo di un’opera poetica di Ovidio, Ars amatoria),...
17 d.C.), in cui sono forniti arguti precetti agli uomini (nel 1° e 2° libro, pubblicati verso l'anno 1 a.C.) sul modo di conquistare le donne, e alle donne (nel 3° libro, pubblicato più tardi) sul modo di conservarsi l'amore di quelli.
Poeta latino (Sulmona 43 a. C. - Tomi, sul Mar Nero, 17 d. C.). Venuto giovanissimo a Roma, vi studiò retorica, ma passò presto alla poesia. Fu a contatto con i maggiori letterati e poeti del suo tempo, come Messalla, Cornelio Gallo, Properzio,...