Tutte le storie della lingua latina portano una sezione, un capitolo, se non altro un cenno, all’influenza esercitata dal cristianesimo (assai sinteticamente Meillet 19333: 276; più estesamente Devoto [...] tiene conto del fatto che esso è rivolto a un vescovo e vi si parla del papa e del Laterano). Ancor più evidente è il versioni latine dell’Antico Testamento, Firenze, Olschki.
Castellani, Arrigo (19762), I più antichi testi italiani. Edizione e ...
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L’uso letterario del dialetto va considerato in rapporto alla scrittura nella lingua letteraria comune, così come la stessa nozione di dialetto è complementare a quella di lingua. Nella storia linguistica [...] e el ponn fà bell
segond la maestria del pittor
(Carlo Porta 1975: sonetto VI, vv. 2-4).
Belli, Giuseppe Gioachino (1961), Le lettere, a cura Paolo Zolli, Padova, Antenore, 2 voll.
Castellani, Arrigo (1973), I più antichi testi italiani. Edizione e ...
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Con germanismi si intendono tutti i ➔ prestiti lessicali provenienti da lingue germaniche, antiche e moderne (che hanno origine comune dal germanico, una lingua completamente ricostruita; Arcamone 1994: [...] di voci molto antiche: a una fase antica, comunque prima del VI secolo d.C., risalgono, per es., blavus «azzurro», brunus « successivi si rifanno a quelli di regnanti famosi (Matilde, Arrigo, Federico) o del mondo letterario e culturale (Tristano, ...
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La grammatica tradizionale chiama complementi predicativi quei costituenti (aggettivi o sintagmi nominali) del ➔ sintagma verbale che servono a «determinare e completare il significato del verbo» (Serianni [...] costui piegante l’arco con aperta corda, e dissegli […] (Arrigo Simintendi 1969: 519)
(b) il gerundio, che nell’ assai buona ora, ancora quivi trovarono i giovani giucando (Boccaccio, Dec. VI, 33).
Boccaccio, Giovanni (19964), Decameron, a cura di V. ...
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La punteggiatura (lat. interpunctio) è un sistema di segni convenzionali impiegato nello scritto per segnalare le relazioni logiche e sintattiche tra le diverse parti della frase, le pause della lettura [...] Diomede (IV sec.), Servio (IV sec.) e Cassiodoro (VI sec.), vi si riferisce invece con il termine tecnico di positurae, lo ; vol. 2º, Storia, regole, eccezioni).
Castellani, Arrigo (1995), Sulla formazione del sistema paragrafematico moderno, «Studi ...
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L’accento grafico è il segno diacritico che si pone sopra le vocali per evidenziarne la maggiore intensità fonica e, talvolta, il grado di apertura (➔ vocali). L’italiano ha tre tipi di accento grafico: [...]
Tra gli errori più frequenti nell’uso dell’accento grafico vi è l’introduzione per analogia su monosillabi che non lo Fiorelli, Firenze, Sansoni (1ª ed. 1941).
Castellani, Arrigo (1995), Sulla formazione del sistema paragrafematico moderno, «Studi ...
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FANFANI, Pietro
Edoardo Zamarra
Nacque il 21 apr. 1815 a Montale, in provincia di Pistoia, dall'agiato fattore Francesco e da Clementina Signorini vedova Pinzauti, quintogenito dopo due sorellastre [...] , il falso volgarizzamento di una cronaca trecentesca del viaggio di Arrigo VII in Italia, che riuscì a far stampare nell'Archivio di Firenze, che terrà fino alla morte, vi riceverà gli amici alternando dotte conversazioni, esperimenti gastronomici ...
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La paraipotassi è un fenomeno sintattico tipico dell’italiano delle origini (➔ sintassi; ➔ origini, lingua delle), che consiste in una combinazione tra il meccanismo sintattico della coordinazione (➔ paratassi) [...] oppresse] in fare lo tempio, e tu li graverai se ti verrà in piacere (Novellino VI, 54-58)
(3) Per che [= perciò] si può vedere che questi luoghi e delle virtudi VII, 3)
(8) Questo imperadore Arrigo stando in Italia, e’ principi della Magna vennero e ...
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Il palindromo è una sequenza di lettere o di sillabe che possa essere letta anche in senso retrogrado dando come esito o la sequenza di partenza o un’altra sequenza pure dotata di senso. Al principio della [...] di ➔ enigmistica. Un caso singolare fu quello di Arrigo Boito che nel suo Mefistofele fa parlare il diavolo in poco patire v’è.
Or e poi io però
or e poi ... Vi opero!
(Anacleto Bendazzi, Bizzarrie letterarie, Ravenna, Seminario di Ravenna, 1951).
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Il neopurismo è il movimento linguistico promosso da Bruno Migliorini (1896-1975), fra gli anni Trenta e Quaranta del Novecento, per assecondare un equilibrato sviluppo della lingua contemporanea valutando, [...] o del gergo mondano difficili da eliminare, dato che vi sono particolarmente ricercate proprio per la loro connotazione esotica e concezioni neopuristiche con nuovi programmi d’intervento linguistico. Arrigo Castellani (1920-2004) ha proposto un suo ...
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pastura
s. f. [lat. tardo pastura, der. di pascĕre «pascolare», part. pass. pastus]. – 1. a. Con riferimento agli animali, il pascere all’aperto e, in senso concr., il luogo dove pascono (sinon. quindi, in genere, di pascolo): portare, mandare...
squartare
v. tr. [lat. *exquartare, der. di quartus «quarto», propr. «fare in quattro»; cfr. squarciare]. – Dividere, spaccare in quarti; per estens., dividere o spaccare in più pezzi, soprattutto una bestia macellata, per lavorarne e venderne...