La sociolinguistica è il settore delle scienze del linguaggio che si occupa dei rapporti fra lingua e società. Pare che il termine sociolinguistics sia stato usato per la prima volta all’inizio degli anni [...] condividono gli ambiti tipici della dialettofonia e vi si sovrappongono, cosicché spesso il dialetto e pronunce regionali, Padova, CLEUP (1ª ed. 1980).
Castellani, Arrigo (1982), Quanti erano gl’italofoni nel 1861?, «Studi linguistici italiani» ...
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Per secoli l’italiano, fuori di Toscana, è stato imparato sui libri: per questo si è sottratto ai processi di trasformazione caratteristici delle lingue che si sono sviluppate dall’alto medioevo a oggi [...] alla sonorizzazione della s intervocalica ([ˈmuːzo], [paˈeːze], [ˈviːzo], ecc., di contro a [ˈkaːsa], [ˈnaːso], suffisso 1946-1976), Roma, Salerno Editrice, 3 voll.
Castellani, Arrigo (2000), Grammatica storica della lingua italiana, Bologna, il ...
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Si intendono per volgari medievali d’Italia le varietà linguistiche diverse dal latino scritte in Italia nel medioevo e nel primo Rinascimento prima dell’imporsi del fiorentino, chiamato ben presto toscano [...] nel dominio romanzo più in generale. Il latino vi era usato molto sporadicamente, e appare invece precocemente . Lingua nazionale e identità regionali, Torino, UTET.
Castellani, Arrigo (1982), Quanti erano gli italofoni nel 1861?, «Studi linguistici ...
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La vicenda biografica di Giovanni Boccaccio, nato a Certaldo (o a Firenze) nel 1313 da famiglia benestante del contado fiorentino, e morto nello stesso borgo della Valdelsa nel 1375, è di primaria importanza [...] per lo comune o per lo signor della terra, le portano» (VI, 6; Manni 2003: 405). Quanto alla varietà del cursus, impiegata letteratura italiana» 29-30, pp. 61-67.
Castellani, Arrigo (1967), Italiano e fiorentino argenteo, «Studi linguistici italiani» ...
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Con francesismi si intendono i prestiti dal francese (i francesismi veri e propri, per la fase più antica della lingua detti anche, raramente, oitanismi dall’uso di designare il francese antico come lingua [...] ceramella «strumento a fiato», danza e danzare, liuto, vi(u)ola, giullare, minestriere e minestrello (menestrello è -linguistico, Heidelberg, Winter (1a ed. 1924).
Castellani, Arrigo (2000), Grammatica storica della lingua italiana, Bologna, il ...
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In questa voce si può tenere conto della recente edizione integrale, critica e commentata, in tre volumi, dell’intero corpus poetico dei Siciliani e dei Siculo-toscani (Antonelli, Di Girolamo & Coluccia [...] dal 1249 al 1272) Enzo, figlio di Federico, il quale vi compone alcune canzoni. Il caso più intrigante è rappresentato da S’ Torrigiano, Ugo di Massa, Pucciandone Martelli, Inghilfredi, Arrigo Baldonasco, oltre a tantissimi anonimi. La produzione dei ...
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Con speciale riferimento all’Europa medievale romanza, si indica con il nome di scripta il sistema, diverso da una zona all’altra, con cui si rende nella scrittura la lingua: tali forme di realizzazione [...] che tengano conto del complesso di condizioni che vi agiscono. Spesso accostata alla ➔ koinè, la de Gruyter, 3 voll., vol. 3°, pp. 2810-2830.
Castellani, Arrigo (1991), Problèmes concernant la notion de scripta et problèmes concernant le rapport ...
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Contrariamente a ciò che avviene per altre lingue (per es., francese, tedesco, inglese), non è abituale periodizzare l’italiano. Tuttavia il concetto di italiano antico, opposto a quello di italiano moderno [...] ) del pronome oggetto al verbo finito (vidivi per vi vidi). Si aggiungono alcune caratteristiche fonetiche e morfologiche: Firenze, 2 voll., vol. 1º, pp. 1-166.
Castellani, Arrigo (1980), Saggi di linguistica e filologia italiana e romanza (1946-1976 ...
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La coincidenza fra la decisa affermazione dei volgari italiani e l’espansione delle attività mercantili nel corso del Duecento non è casuale: numerose sono infatti le testimonianze letterarie di una precoce [...] delle aziende sia la quantità delle persone che vi erano coinvolte – si avvertì molto presto l’ nella Firenze tra Medioevo e Rinascimento, Milano, Rusconi.
Castellani, Arrigo (2000), Grammatica storica della lingua italiana, Bologna, il Mulino ...
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Non è facile trovare una collocazione precisa del linguaggio militare nell’ambito dei ➔ linguaggi settoriali. Meglio sarebbe parlare di un linguaggio settoriale composito poiché, come avviene anche per [...] focone, ma con quale speditezza per il militare accento non vi si è supplito con la sola parola Innescate! (Dizionario teorico e nuovo, Milano, Garzanti (1a ed. 1988).
Castellani, Arrigo (1983), Termini militari d’epoca rinascimentale: l’artiglieria, ...
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pastura
s. f. [lat. tardo pastura, der. di pascĕre «pascolare», part. pass. pastus]. – 1. a. Con riferimento agli animali, il pascere all’aperto e, in senso concr., il luogo dove pascono (sinon. quindi, in genere, di pascolo): portare, mandare...
squartare
v. tr. [lat. *exquartare, der. di quartus «quarto», propr. «fare in quattro»; cfr. squarciare]. – Dividere, spaccare in quarti; per estens., dividere o spaccare in più pezzi, soprattutto una bestia macellata, per lavorarne e venderne...