ITALIA (XIX, p. 693; App. I, p. 742; App. II, 11, p. 72)
Mario Cataudella
Giuseppe de Meo
Giovanni Spadolini
Ignazio Baldelli
Alessandra Briganti
Fortunato Bellonzi
Carlo Melograni
Confini. - Con [...] La cattedrale e Passio letitiae et felicitatis) e S. D'Arrigo (Orcynus Orca), ma in ambedue i casi si tratta di operatori indipendenti (quali per es. G. Alviani, E. Castellani) vi rientrano col loro ricorso a tecnologie non utilitarie, nel cui fondo ...
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L’italiano di oggi ha ancora in gran parte la stessa grammatica e usa ancora lo stesso lessico del fiorentino letterario del Trecento. Nella Divina Commedia, a cominciare dal I canto dell’Inferno, un italiano [...] e padre Andrea Serrao, da Napoli, attesta che nella sua regione «non vi è nessuno, per quanto rozzo e ignorante, che non è in grado di
Castellani, Arrigo (1952), Nuovi testi fiorentini del Dugento, Sansoni, Firenze, 2 voll.
Castellani, Arrigo (1973), ...
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La lingua e la scuola
Luca Serianni
Prima dell’Unità l’interesse dei vari Stati per l’istruzione era complessivamente modesto. Nel segmento iniziale, quello dell’asilo infantile, si registra addirittura [...] 5%) è stata messa in discussione con solidi argomenti da Arrigo Castellani nel 1982 (Castellani 2009, pp. 117-138). guida, se ci conduce a un crocicchio, e ci dice: prendete per dove vi piace?» (ivi, p. 34). Ispirarsi a Firenze solo per una parte di ...
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La fonetica linguistica è lo studio dei suoni (o foni; ➔ fonetica articolatoria, nozioni e termini di) prodotti dai parlanti nell’atto di pronunciare una lingua. Ciò non esaurisce la totalità dei suoni [...] nucleo sillabico (cfr. molt[aˈɛ]nfasi), a meno che non vi sia ➔ elisione della prima (cfr. fort[ˈɛ]nfasi) o che , con un pronunciario di oltre 30.000 voci, 1992).
Castellani, Arrigo (1956), Fonotipi e fonemi in italiano, «Studi di filologia italiana ...
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I primi testi volgari d’area italiana sono tradizionalmente considerati i Placiti capuani (marzo 960 - ottobre 963): un debutto tardo rispetto a quello francese (i Giuramenti di Strasburgo, primo documento [...] sorelle sono morte nello stesso giorno» (Corpus Inscriptionum Latinarum VI, 17633)
così come appaiono forme medie con marca riflessiva: den romanischen Sprachen, Tübingen, Niemeyer.
Castellani, Arrigo (2000), Grammatica storica della lingua italiana, ...
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Come indicò Saussure (1916), la lingua si può studiare in due modi: o lungo l’asse della simultaneità, descrivendo il sistema di fenomeni esistente in un momento dato, in una certa comunità di parlanti, [...] . XXX, 115), «Poiché voi di questo mi fate sicuro, e io il vi dirò» (Dec. I, 1).
È ben documentato già in Boccaccio, ma non romanza (1946-1976), Roma, Salerno, 3 voll.
Castellani, Arrigo (2000), Grammatica storica della lingua italiana, Bologna, il ...
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Con il termine origini ci si riferisce convenzionalmente alla fase aurorale delle lingue romanze (o neolatine), quando testi (o frammenti di testi) scritti in volgare cominciarono a essere conservati su [...] nelle scritture più umili il latino dei secoli V e VI non mostra di aver perso la sua sostanziale unità.
In italiana, a cura di F. Bruni, Bologna, il Mulino.
Castellani, Arrigo (1975), Appunti sui più antichi testi italiani, «Lingua nostra» 36, ...
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L’Italia può vantare il maggior trattato di linguistica dell’Europa medievale, il De vulgari eloquentia di ➔ Dante Alighieri, scritto in latino per definire i caratteri del volgare illustre, in cui, per [...] dei dialetti italiani è considerata la prima davvero scientifica. Vi entrano fra l’altro le aree che lo stesso Ascoli raccolta di documenti antichi (terreno in cui si sono distinti Arrigo Castellani e Alfredo Stussi, ai quali si deve un rinnovato ...
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Pronuncia è il termine correntemente usato, anche dai non specialisti, per designare il modo di articolare i suoni di una lingua (si parla infatti di pronuncia della erre, di difetto di pronuncia, ecc.) [...] è chiamata vu, al pari della lettera ‹v›, che dovrebb’essere invece chiamata vi (► lettere, nomi delle). Al grafema ‹x› corrisponde la pronuncia [ks] fono-didattiche, München, Lincom Europa.
Castellani, Arrigo (1980), Fonotipi e fonemi in italiano, ...
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pastura
s. f. [lat. tardo pastura, der. di pascĕre «pascolare», part. pass. pastus]. – 1. a. Con riferimento agli animali, il pascere all’aperto e, in senso concr., il luogo dove pascono (sinon. quindi, in genere, di pascolo): portare, mandare...
squartare
v. tr. [lat. *exquartare, der. di quartus «quarto», propr. «fare in quattro»; cfr. squarciare]. – Dividere, spaccare in quarti; per estens., dividere o spaccare in più pezzi, soprattutto una bestia macellata, per lavorarne e venderne...