(IV, p. 577; App. I, p. 157; II, I, p. 255; III, I, p. 133; IV, I, p. 160)
Dare una definizione precisa e pertinente del termine a. è pressoché impossibile, data l'ambiguità e la molteplicità dei parametri [...] a una produzione di massa, qualificata ma a basso costo, li rivolga a una produzione di oggetti ed elementi di arredo assai sofisticati, destinati a un'utenza elitaria come manifestazione di uno status symbol, quasi sempre effimera.
È noto come i ...
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Architetto, nato a Roma il 14 novembre 1897. Incaricato dal 1930 per "L'architettura degli interni, l'arredamento e la decorazione" presso la facoltà d'architettura della R. università di Napoli, ha sviluppato [...] studî accurati sul legame dell'esterno dell'edificio con gli ambienti interni: quest'attività lo portò a riuscite trasformazioni ambientali, come quella dell'Istituto italiano di studî germanici a Villa ...
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MICHELUCCI, Giovanni
Valerio Mariani
Architetto, nato a Pistoia il 2 gennaio 1891. Il suo naturale gusto toscano per le forme nitide e profilate, sempre intese nella maggiore semplicità formale, lo [...] delle varie parti strutturali alle funzioni dell'interno, traducendo in forme limpide e armoniche anche le esigenze di arredamento, prodotto della vita stessa dei varî istituti.
Con gli architetti A. Susini ed E. Fuselli guadagnò il concorso ...
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LABÒ, Mario
Giulio Carlo Argan
Architetto, nato il 17 settembre 1884 a Genova, dove vive. Compiuti a Torino, nel 1910, gli studî di architettura, il L. si dedicò all'attività costruttiva, allo studio [...] dell'architettura italiana. Si è occupato principalmente della costruzione di ville, teatri, cinematografi, stabilimenti balneari; di arredamento di case private e negozî; di urbanistica, dei problemi dell'artigianato e della produzione artistico ...
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RIETVELD, Gerrit Thomas
Manfredo TAFURI
Architetto, nato ad Utrecht il 24 giugno 1888; lavorò dal 1899 al 1906 presso il laboratorio di mobili paterno, frequentando nel frattempo corsi serali di disegno [...] in diverse opere di notevole validità la rigorosa metodologia "neoplastica" applicata con interesse particolare nel settore dell'arredamento (sedia detta rossa e blu, 1918; negozio sulla Kalverstraat in Amsterdam, 1920-22; casa Schröder ad Utrecht ...
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L’arte di dare forma e realizzare spazi fruibili per le necessità dell’uomo. Da un ambito professionale tradizionalmente circoscritto alla sola arte del costruire, il concetto di a. ha progressivamente [...] diverse scale, da quella del territorio e del paesaggio a quella della città, all’edilizia, all’organizzazione degli interni (arredamento) e al design. L’a. va quindi considerata in connessione con le teorie artistiche e con le arti figurative, con ...
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RICCI, Leonardo
Daniela Di Cioccio
Architetto, nato a Roma l'8 giugno 1918, morto a Venezia il 29 settembre 1994. Laureatosi nel 1941 all'università di Firenze, affiancò all'attività di architetto quella [...] come assistente ordinario, divenne (1955) libero docente in Composizione architettonica e in Architettura degli interni, arredamento e decorazione presso l'università di Firenze. Professore incaricato di Industrial Design nella stessa facoltà (1956 ...
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Architetto, nato a Cinquechiese (Pécs, Ungheria) nel 1902. Studiò nel Bauhaus con W. Gropius, col quale ha poi lungamente collaborato negli Stati Uniti.
Nella scia del Gropius il B. mira a realizzare un'architettura [...] le officine Fuld di Francoforte), all'architettura del teatro (progetto per il "Teatro attivo" di Charkov, 1930), all'arredamento (prima applicazione del tubo d'acciaio cromato per mobili). Sue opere principali: Mostra tedesca a Parigi, 1930; casa ...
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WETTINGEN (A. T., 21)
Rudolf KAUFMANN
Cittadina della Svizzera, nel cantone di Argovia, situato a 411 m. s. m. sulla Limmat; nel 1930 aveva 8442 abitanti. L'ex-abbazia cisterciense fu fondata nel 1227 [...] . Nel 1753-60 furono aggiunti i matronei occidentali, l'atrio e il portale principale, inoltre un ricco arredamento (altari, pulpito, organo, pitture nel soffitto, stucchi, ecc.).
Gli edifici conventuali, ben conservati, si raggruppano intorno al ...
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. Da quando vennero redatte le voci abitazione e casa (I, p. 79, e IX, p. 255), gli edifici di abitazione in genere hanno avuto uno sviluppo notevolissimo dal punto di vista quantitativo e sono stati oggetto [...] degli angoli più bruschi in detti tragitti e dei punti d'incontro fra tragitti diversi.
b) studio meticoloso dell'arredamento, il quale non viene più concepito come elemento accessorio, ma invece come parte integrante dell'organismo dell'appartamento ...
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arredamento
arredaménto s. m. [der. di arredare]. – L’operazione dell’arredare; in senso concr., gli arredi, il complesso di oggetti mobili, decorazioni e installazioni fisse, con cui gli edifici, le abitazioni, i locali pubblici vengono attrezzati...
arredare
v. tr. [lat. *arredare, di origine germ.; cfr. corredare] (io arrèdo, ecc.). – Fornire degli arredi necessarî: a. una stanza, un appartamento, un villino; una casa completamente arredata.