BENEDETTINI
B. Baroffio
Monaci seguaci di s. Benedetto che, vivendo in comunità, costituirono la prima vera e propria forma organizzata di vita monastica occidentale, basata sull'osservanza alla Regola. [...] Lorena (933), di Riccardo di Reims, che divenne nel 1005 abate di Saint-Vanne a Verdun - la cui influenza si estese fino ad Arras (Saint-Vaast), Liegi e Châlons-sur-Marne - e il cui discepolo Poppo fu posto a capo di Stavelot (Liegi) e di St. Maximin ...
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EMANUELE FILIBERTO, duca di Savoia
Enrico Stumpo
Nacque a Chambéry l'8 luglio 1528, terzogenito di Carlo II, duca di Savoia, e di Beatrice di Portogallo.
Il 19 ottobre dello stesso anno, nella cappella [...] ; un'investitura certo formale essendo quasi tutto il Ducato in mano ai Francesi. Ma appena tre settimane dopo, ad Arras, il nuovo duca faceva testamento: esecutori testamentari erano la regina Maria d'Ungheria, A. Perrenot de Granvelle e Rodrigo ...
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Teatro e società
Guido Davico Bonino
La socialità del teatro tra protostoria e cultura primitiva
In una sintesi ancor oggi autorevole (v. Dumur, 1965) A. Schaeffner proponeva agli esperti del fatto [...] di peccatore dal miracoloso intervento di un santo o della Vergine. Le Jeu de saint Nicolas di Jean Bodel, trovatore d'Arras, evoca la protezione da parte del santo suddetto dei tesori d'un re pagano, protezione rivelatasi tanto efficace che il ...
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L'Europa in eta protostorica. La civilta di La Tene
G. Bergonzi
P. Piana Agostinetti
La civiltà di la tène
La Tène è una stazione sulla riva orientale del Lago di Neuchâtel, nella Svizzera occidentale, [...] orientale, l’impianto di alcune necropoli di tombe a inumazione, in parte con carro, note sotto il nome di “cultura di Arras”, viene fatto risalire al IV sec. a.C. Resta in discussione se si debba pensare a una vera immigrazione di Celti continentali ...
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DATI, Leonardo
Renzo Ristori
Nacque a Firenze, probabilmente nel 1408 (nell'autunno del 1407, se si accettano i dati forniti dal suo epitaffio), terzo figlio di Piero di Giorgio e di Zenobia Soderini.
I [...] guerra di Pio II, e forse nella stessa occasione scrisse anche i versi Ad episcopum Atrebatensem in onore di Jean Jouffroy, vescovo di Arras e poi cardinale, che il Flamini giudica una delle sue cose migliori. Degli anni fra il 1458 e il 1460 sono i ...
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BAJ, Enrico
Federica De Rosa
Nacque a Milano il 31 ottobre 1924, primogenito di Angelo e di Maria Luisa Rastelli, entrambi ingegneri. Il padre proveniva da una famiglia milanese di costruttori; la [...] Illustré (ibid., p. 61) –, e che presentò qualche tempo dopo: nel 1975 allo Studio Marconi di Milano, nel 1976 alla Arras gallery di New York.
Nel 1974 Baj si traferì definitivamente a Vergiate, dove aveva già risieduto lungamente sin dalla fine ...
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GIUSTIZIA
P. Réfice
Nel Medioevo la g. era, in senso generale, la manifestazione dell'aequitas divina, la personificazione dell'ordine del creato e del suo mantenimento. Come tale veniva classificata [...] tardo sec. 12°, formate dalle figure di un vescovo e di un re che si scambiano il simbolo della potestas (Arras, Bibl. Mun., 493/585, c. 6r), che può essere rappresentato dalla santa Lancia (Bratislava, Arch. hlavného mesta SSR Bratislavy, Regionálna ...
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GRIMANI, Marco
Giuseppe Gullino
Nacque a Venezia da Girolamo di Antonio e da Elena di Francesco Priuli "scarpon", probabilmente nel 1494. La data si ricava dai Diarii del Sanuto (fonte principale per [...] manovrava per ottenere l'appoggio pontificio contro Carlo V. Il G. dovette seguirlo al campo e assistere all'assedio di Arras, sicché soltanto il 27 settembre gli fu concesso di salpare per la Scozia. Trovò un paese indebolito e povero, tuttavia ...
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BRAGAGLIA, Anton Giulio
Sisto Sallusti
Nacque a Frosinone l'11 febbr. 1890 da Francesco, poeta vernacolo e direttore artistico della Cines, e da Maria Tassi. Dal padre, estroso e mordace, e dalla madre, [...] d'oro di C. Odets, Delitto senza passione di B. Hecht) e, sporadicamente, diresse spettacoli d'eccezione (La sconosciuta di Arras di A. Salacrou, Teatro Nuovo di Milano, 28 giugno 1948; regia ingegnosa, i cui coloriti grotteschi dispersero l'angoscia ...
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LIUZZI, Mondino de' (Mundinus, Raymundinus; de Leuciis, de Liuciis, de Luciis)
Franco Bacchelli
Nacque quasi sicuramente a Bologna da Rainerio (chiamato nei documenti per lo più Nerio o Nerino; era ancora [...] Cesena, Biblioteca Malatestiana, Mss., D.XXIV.3. 3) Una Compilatio de morbis iniziante con un Consilium pro magistro curie in Arras, Bibliothèque de la Ville, Mss., 597, cc. 1r-34r. 4) Un Consilium de morsu serpentis, attribuito al L. in Erfurt ...
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melusina
meluṡina s. f. [dal nome di Melusina, fata della mitologia celtica, che nel romanzo Histoire de Lusignan (o Roman de Mélusine), scritto da J. d’Arras verso il 1390, si trasforma in serpente]. – In araldica, figura chimerica raffigurata...
arazzo
s. m. [dal nome della città di Arras (nell’ital. ant. Arazzo), nella Francia settentr., che detenne il primato in quest’arte soprattutto nel sec. 15°]. – Opera decorativa destinata a essere appesa alle pareti di grandi sale, chiese...