Era così chiamata in Atene una voragine, in cui si precipitavano i condannati a morte per alcuni delitti, specialmente d'indole politica. Nel baratro sarebbero stati nel 481 precipitati gli ambasciatori [...] nel quarto secolo venisse scelto per l'esecuzione un luogo diverso e più appartato.
Fonti: Becker, Anecdota, I, 219; Arpocrazione, s. v. Barathron; Erodoto, VII, 133; Plutarco, Aristide, 3; Tucidide, II, 67; Senofonte, Elleniche, I, 7, 20; Licurgo ...
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SUIDA (Σουίδας)
Vittorio De Falco
È, questo, il nome che Eustazio per il primo e poi tutti concordemente fino ad oggi hanno dato all'autore di un famoso Lessico; ma si tratta di ellenizzazione (vocalismo [...] questi scritti, sibbene si valse, soprattutto, di raccolte piuttosto recenti, e cioè: varî lessici, fra cui quello di Arpocrazione, gli Scolî a Omero, a Sofocle, ad Aristofane, a Erodoto, a Tucidide, a Gregorio Nazianzeno, la raccolta pseudo ...
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Figlia di Ecatomno di Milasa, e quindi sorella di Mausolo, Idrieo, Pixodaro, Ada. Sposò il fratello Mausolo, e, morto lui, tenne essa le redini del governo, risiedendo ad Alicarnasso, dove si era trasportato [...] monumenti simili. Morì nel 351, consumata, a quanto si dice, dal dolore.
Fonti: Demostene, XVI, 32,2; Strabone, XIV, 656; Arpocrazione e Suida, alle voci relative e s. v.Θεοδέκτης e 'Ισοκράτης; Luciano, Dialogi mort., 24,2; Vitruvio, II, 12,9; Plinio ...
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Figlio bastardo del re Perdicca II di Macedonia, successore di Alessandro Filelleno, si liberò del fratello di Perdicca, Alceta (v.), e del figlio di lui Alessandro: quindi si sbarazzò con un delitto del [...] la creazione della fanteria dei pezeteri (v. alessandro), alterando il testo di un frammento d'Anassimene conservato da Arpocrazione. Per favorire lo sviluppo della cultura in Macedonia, cercò di attirare alla sua corte gli uomini più insigni della ...
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Vedi AGORA dell'anno: 1958 - 1994
AGORÀ (v. vol. I, p. 141)
E. Greco
Lo spazio pubblico per eccellenza della città greca, unitamente a quello religioso, costituisce l'osservatorio privilegiato per lo [...] dell’archàia a. di Atene. Da Judeich in poi si è posta l'attenzione su un frammento di Apollodoro, trasmessoci da Arpocrazione (s.v. Pàndemos Aphrodite), cui viene accostato un passo di Pausania (1, 22, 3). Si è voluto attribuire all'epiclesi ...
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Retore e storico contemporaneo di Aristotele, vissuto cioè dal secondo al penultimo decennio del sec. IV a. C., scolaro del retore Zoilo e del cinico Diogene. Fu teorico dell'arte oratoria e oratore nello [...] Retorica ad Alessandro, Quintiliano, III, 4, 9.
Per l'opera storica di Anassimene: Diodoro, XV, 89, 3; Arpocrazione s. v. Amphiktyones, Archidameios polemos, Pezeitaros, Halonnesos, Kabyle, ecc. Pel Τρικάρανος, v. Giuseppe Flavio, Contro Apione, I ...
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MUSURO, Marco
Paolo Pellegrini
(Μάρκος Μουσοῦρος). – Nacque da Giovanni a Candia di Creta attorno al 1475. La nascita, tradizionalmente fissata al 1470 sulla base di una testimonianza di Erasmo da Rotterdam, [...] e interventi incrociati di Apostolio e di Musuro. Agli oratori furono affiancati altri testi ausiliari come il Lessico di Arpocrazione e il De Lysia di Dionigi di Alicarnasso. Infine, sia Apostolio sia Musuro scelsero di attingere l’Helenae laudatio ...
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POLYGNOTOS (Πολύγνωτος, Polygnotus)
A. Rumpf
1°. - Pittore greco, attivo dopo le guerre persiane. Era considerato il primo pittore dall'antichità; naturalmente questo giudizio non va preso alla lettera, [...] , in esso ritroviamo la erronea trascrizione Polykleitos; forse anche gli altri tre erano dovuti a Polygnotos. La notizia trasmessa da Arpocrazione (s. v.), che il maestro dipinse anche nel Thesauròs, ci è di poco aiuto, non sappiamo cosa intenda con ...
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CARTOGRAFIA
L. Migliorati
La c. costituisce da sempre uno dei mezzi più efficaci di informazione sui fenomeni fisici e antropici, essendo trasmessa dalla percezione visiva. È per questo che l’idea della [...] e di registrazione di appezzamenti di terreno, è con ogni probabilità estendibile alla redazione di cartografie. Il lessicografo Arpocrazione annota che in periodo classico ad Atene i demarchi avevano copie dei catasti particellari dei propri demi ...
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I. Nome di un ceramista attico, che con la tradizionale formula ἐποίησεν ("fece") o ἐποίει ("faceva"), appare come firma su sei vasi: uno dei quali, un'anfora, è a figure nere; due, un'anfora e una tazza, [...] a considerazioni storiche e non retoriche, della III orazione (ritenuta, già nell'antichità, spuria da Dionigi di Alicarnasso e Arpocrazione, ma difesa dal miglior conoscitore di antichità attiche, Filocoro), in B. Keil, Eirene, Lipsia 1916, p. 53, n ...
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