. Vincenzo Galilei, nel suo Dialogo della musica antica e della moderna (Firenze 1581), scrisse: "Tornando all'invenzione e origine de' moderni strumenti, dico che dall'Harpa dovette verosimilmente (per [...] un'Harpa giacente, et da esso introdursi appresso gli altri di tasti". Nel '500 e nel primo '600 in Italia il vocabolo arpicordo era più comune di quello di clavicembalo, per indicare appunto quegli strumenti a becco di penna in cui le corde erano ...
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Compositore di musica, nato a Verona nella seconda metà del sec. XVI (la data esatta della sua nascita e quella della sua morte sono oggi ancora ignorate). Le sue musiche, pubblicate a Venezia nei primi [...] di Bologna: Musiche per cantare sopra il chitarrone e clavicembalo, 1607 (25 canti); Le musiche di L. B. per cantarsi sopra Theorba, Arpicordo ed altri strumenti (a 1 e 2 voci), 1613 (23 canti), e altre raccolte di canti a una o a più voci, di ...
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PICCHI, Giovanni Matteo
Rodolfo Baroncini
PICCHI, Giovanni Matteo. – Nacque a Venezia nella contrada di S. Tomà nel novembre 1572 da Girolamo Picchi di Giovanni e da Paulina di Iseppo di Giovan Battista [...] (Venezia 1615) vi è un canone dedicato a Picchi, non già da lui composto, come talvolta erroneamente si legge.
I Balli d’arpicordo, comprendenti un Pass’e mezzo antico in sei parti con il suo «saltarello» e sei balli (il Pichi, il Stefanin, Polacha ...
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Propriamente "cosa da nulla", "bazzecola", si adopera anche come termine di musica e per indicare un giuoco.
Musica. - In musica, la forma della bagattella non risponde a norme fisse e precise, ma è lasciata [...] (o armonium), due violini e violoncello.
Si trova posta già da Francesco Couperin (1668-1733) a titolo di un pezzo per arpicordo. Più conosciute sono le Sette bagattelle di Beethoven (Des Bagatelles, op. 33, par Louis van Beethoven, 1782, è il titolo ...
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SAMMARTINI, Giuseppe, detto il Londinese
Roberto Caggiano
Musicista, fratello del precedente, nato a Milano verso il 1693, morto a Londra, secondo Ch. Burney, nel 1740 o, secondo Hawkins, verso il 1770. [...] tre, op. IX (di cui una, la terza, pubblicata da H. Riemann in Collegium Musicum), Duetti e Sonate per flauto od oboe, Concerti per arpicordo o organo. F. J. Fétis gli attribuisce ancora 6 Concerti per oboe e 12 Sonate per 2 oboi e basso, alle quali ...
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SCALETTA, Orazio
Daniele Torelli
SCALETTA, Orazio. – Nacque presumibilmente a Crema o a Bergamo nel sesto decennio del Cinquecento.
Documentato in centri musicali della Repubblica veneta e del Ducato [...] ’) istituita dalla Congregazione della Misericordia Maggiore nel 1566 presso S. Maria Maggiore. Lì fu anche allievo di ‘arpicordo’ del cremonese Giovan Battista Morsolino (Baroncini, 2014, p. 33, n. 33). Nel Primo libro de’ madrigali (Venezia ...
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ANTELAMI, Benedetto.
A.C. Quintavalle
Scultore e architetto attivo a cavallo fra i secc. 12° e 13° nell'Italia settentrionale.Assai complessi i problemi, diverse le risposte critiche finora offerte [...] i carri degli dei si inseguono dentro simbolici clipei. Nelle lunette all'interno, e in quella con Davide che suona l'arpicordo piuttosto che nella Fuga in Egitto dove molto del colore appare da attribuire a rifacimenti ulteriori e al restauro, si ...
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TRASUNTINO
Marco Di Pasquale
(Trasuntini, Transuntino, Trasontini). – Il raro cognome (forse un detoponimico?) individua due o più costruttori di organi e di strumenti a corda da tasto attivi nel XVI [...] . 106).
La scritta «Gio. Francesco Januar Trazentinus al insegna dell due Rose Napoli» sulla tavola armonica di un arpicordo del 1532 (Pietroburgo, Accademia russa delle scienze) costituisce un probabile tentativo di falsificazione di un manufatto di ...
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MANZOLO, Domenico
Roberto Cascio
Nacque intorno alla fine del secolo XVI; il suo cognome compare nelle varianti di De Mangiolis, Mangioli, Mangiolo nei documenti della basilica di S. Petronio e del [...] sua opera fino a oggi conosciuta: Canzonette… a una e due voci, con alcune spirituali, da cantarsi nel chitarrone, arpicordo & altri stromenti, con l'alfabeto per la chitarra alla spagnola, novamente composte e date in luce.
L'opera, contenente ...
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L'adozione di monocordi a più corde (nonostante il controsenso, il nome per qualche tempo rimase) nella pratica musicale del Medioevo generò notevoli varietà di strumenti a pizzico o a plettro, a taluno [...] la tastiera, il clavicembalo prende le forme una cassa entro cui si adagi perfettamente un'arpa; onde il nome di arpicordo che spesso lo designava.
L'elemento attivo degli strumenti a becco di penna è costituito dal "saltarello", piccolo bastoncello ...
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arpicordo
arpicòrdo (raro arpacòrdo) s. m. [comp. di arpa1 e corda]. – Nome usato dapprima per indicare il cembalo o la spinetta, e applicato poi in Gran Bretagna (ingl. harpsichord) al clavicembalo propriamente detto.