Città del Lazio, capitale della Repubblica Italiana; capoluogo di regione e città metropolitana (Comune di 1.287,4 km2 con 2.813.365 ab. nel 2021).
Il problema dell’etimologia del nome di Roma si era presentato [...] S. Maria in Aracoeli. Nel 1277-80 Niccolò III ricostruisce la cappella del Sancta Sanctorum. È notevole l’attività di Arnolfo di Cambio e di Pietro d’Oderisio, portatore delle novità gotiche. Roma richiama artisti da altre regioni (tra cui Cimabue ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] Amando, Abbone di S. Germano (che celebrò epicamente la difesa di Parigi contro i Normanni) e Raoul di Caen, allievo di Arnolfo di Rohes, che cantò su modelli virgiliani le gesta di Tancredi alla prima crociata. Più tardi Gerberto d’Aurillac a Reims ...
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Antico Oriente e Islām - L'antico Oriente non ha conosciuto la biografia, almeno nel senso rigoroso del termine. Cronache di re egiziani e assiri, e ancor più iscrizioni sepolcrali od onorarie di sovrani [...] , in fondo, biografie a scopo edificativo. E nemmeno mancano le vite di laici. Accanto ai Gesta archiepiscoporum Mediolanensium di Arnolfo stanno i Gesta Berengarii imperatoris; accanto alla Vita S. Anskarii la Vita Conradi II di Wipone. Ma quel che ...
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Le condizioni sociali e la posizione professionale dell'architetto, la sua preparazione culturale e pratica, le sue relazioni con gli artefici da un lato, coi pubblici o privati committenti dall'altro, [...] o chiese o a completarli o a trasformarli. Ed ecco i nomi di Lanfranco, di Buschetto, di Bonanno, di Rainaldo, di Arnolfo, di Giotto, di Matteo Gattaponi, dell'Orcagna, di fra Bevignate, di Antonio di Vincenzo, di Lorenzo Maitani, di Matteo Carnevale ...
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storiografia
Dal gr. ἱστοριογραφία, comp. di ἱστορία «storia» e -γραφία, der. di γράφω «scrivere». Scienza e pratica dello scrivere opere relative a eventi storici del passato, nella quale si possano [...] vero del racconto diviene la città, con le sue glorie sentite con accesa passione: così specialmente nella cronachistica milanese da Arnolfo, da Landolfo Seniore e da Landolfo di S. Paolo ai Gesta Federici I imperatoris; così negli Annali genovesi di ...
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CLEMENTE IV, papa
Norbert Kamp
Guy Foucois (Fulcodii, Fulcadi, Fulcaudi, Folcadio, Foucois, Foulques, Foulquoys, Foulquet, Fulcoy, Fulchox, Fouquet, Folqueys, Folquet, Faucault; il soprannome Grossus, [...] , che venne imitato presto da altri artisti, è opera dello scultore cosmatesco romano Pietro d'Oderisi. È probabile che Arnolfo di Cambio abbia collaborato alla realizzazione figurativa dell'opera e dato con la figura tombale una delle prime prove ...
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SOPRAVVIVENZA DELL'ANTICO
N. Dacos
I problemi concernenti le sopravvivenze e le riprese dell'arte antica nella civiltà occidentale sono molto numerosi e molto varî, sicchè le ricerche estremamente abbondanti [...] antichi di cui sono impregnate le sue opere non contribuiscono a modificare radicalmente il suo stile. Al contrario presso Arnolfo di Cambio, vero erede del pensiero di Nicola, la conoscenza dell'antico determina uno stile spoglio, molto espressivo ...
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BRONZO
M. Bernardini
Il b. è una lega di rame con stagno o zinco (calamina), che è possibile fondere e colare in ogni tipo di forma. Gli altri componenti, la cui presenza può essere individuata mediante [...] in b. di età gotica devono essere citati: la figura seduta di S. Pietro nella basilica vaticana di Roma, dovuta certamente ad Arnolfo di Cambio (1300 ca.); alcuni pezzi, variamente attribuiti, facenti parte di due fontane a Perugia (1278 e 1281); il ...
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L'edilizia 'sacra' dalla Restaurazione al XXI secolo. Architettura delle nostalgie
Alberto Cadili
Il quadro preunitario
Il patrimonio ecclesiastico
Al termine dell’età napoleonica l’aspetto della città [...] attorno al coronamento: tricuspidato o basilicale. Il progetto vincitore prevedeva la prima soluzione per analogia allo stile di Arnolfo, ma in fase esecutiva prevalse la seconda: l’aspetto politico è evidente in una scelta considerata nazionale ...
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BONIFACIO, marchese e duca di Toscana
Margherita Giuliana Bertolini
Figlio del marchese canossiano Tedaldo, conte di Modena, Reggio, Mantova, Brescia e Ferrara, e di Willa "ducatrix" - della cui famiglia [...] e laici del Regno: accanto a B. e ad Ariberto di Milano, i duo lumina regni, come dice il cronista milanese Arnolfo, in questa occasione, e ai signori dell'Esarcato, come Gebeardo di Ravenna, Ugo conte di Bologna - il Vicinelli vorrebbe che B ...
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arca
s. f. [lat. arca, dal tema di arcēre «contenere»]. – 1. a. Mobile, usato spec. nell’età antica e nel medioevo, a forma di cassa: di uso sacro, come quelle, talora preziose per materia e per lavoro, destinate a conservare le reliquie,...