VALERIANI (Duraguerra), Pietro
Marco Ciocchetti
VALERIANI (Duraguerra), Pietro. – Figlio di Valeriano, che apparteneva ai Duraguerra, un’importante famiglia aristocratica originaria di Priverno nella [...] London 1961, pp. 318, 242; G. Varanini, Este, Azzo VIII d’, in Enciclopedia dantesca, II, Roma 1970, pp. 747 s.; J. Gardner, Arnolfo di Cambio and roman tomb design, in The Burlington magazine, CXV (1973), pp. 420-439 (in partic. p. 432); G.F. Nüske ...
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RISTORO da Campi Bisenzio
Guido Tigler
RISTORO da Campi Bisenzio (fra Ristoro da Campi). – Presunto architetto dell’Ordine domenicano, attivo nel Duecento a Firenze. Nell’edizione giuntina delle Vite [...] ), 1, pp. 249-278; E. Bradford Smith, Santa Maria Novella e lo sviluppo di un sistema gotico fiorentino, in Arnolfo di Cambio e la sua epoca. Costruire, scolpire, dipingere, decorare. Atti del Convegno internazionale..., Firenze, Colle di Val d’Elsa ...
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Apostolo (n. Tarso in Cilicia inizio sec. 1° - m. Roma tra il 58 e il 68), massimo propagatore del messaggio cristiano nel mondo ellenistico-romano (perciò chiamato l'Apostolo). La ricostruzione della [...] Pietro; i due santi sono inoltre spesso insieme come fondatori della Chiesa. Dal 13° sec. compare la spada del martirio (Arnolfo di Cambio, ciborio di S. Paolo fuori le mura a Roma, 1285). Pur non appartenendo al gruppo originario degli apostoli è ...
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SBALZO (fr. repoussé)
Doro LEVI
Filippo ROSSI
È la tecnica della lavorazione del metallo in piastra sottile, condotta in modo da far risaltare le figure in rilievo; tecnica che viene usata anche con [...] circondano le figure sbalzate (coperta dell'evangeliario di Lindau del Codex Aureus a Monaco, ciborio dell'imperatore Arnolfo). La tradizione carolingia persiste anche nei secoli X e XI accusando però sensibili influssi bizantini (paliotto d ...
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FRONTONE
Antonio Maria COLINI
Adriano PRANDI
. Nel suo significato originario e generico, per frontone s'intende la parte terminale della facciata d'un edificio coperto da un tetto a due spioventi, [...] frontone ripete spesso, sia pure variandone l'inclinazione e i rapporti, il tipo classico, come, per citare un solo esempio, Arnolfo di Cambio, nei suoi ciborî romani di San Paolo e di Santa Cecilia, sovrappone all'arco acuto un frontone triangolare ...
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TINO di Camaino
F. Aceto
Scultore e architetto, nato a Siena intorno al 1280 e morto a Napoli nel 1336 (Schulz, 1860, IV, nr. CDXIII; Minieri Riccio, 1883a, p. 205).
È verosimile che si sia formato [...] per importanti commissioni in patria e in seguito anche a Firenze, rimasta orfana di grandi scultori dopo la scomparsa di Arnolfo di Cambio (v.), un buon palcoscenico per imporsi all'attenzione della corte angioina di Napoli, da tempo legata alle due ...
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URBANO V, papa, beato
Michel Hayez
URBANO V, papa, beato. – Guillaume Grimoard nacque a Grizac (Francia, dipartimento di Lozère) intorno al 1310 da Guillaume, signore locale, e da Amphélise di Montferrand, [...] doppio reliquiario commissionato a Giovanni di Bartolo, anch’egli senese, e collocato sulla sommità del ciborio ispirato al lavoro di Arnolfo di Cambio.
Per lasciare Avignone, secondo l’annuncio dato nel giugno del 1366, il papa dovette superare le ...
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BOLLA
R.H. Bautier
Termine che designa il sigillo di metallo usato in alcune aree culturali o in alcune cancellerie per sigillare gli atti e in tal modo autenticarli, funzione assolta in altre aree [...] dell'anulus reale. Lo stesso avvenne con i successori di Carlo Magno, Ludovico il Pio, Ludovico II, Carlo il Grosso, Arnolfo, che si servirono di b. per gli atti considerati di grande importanza. La pratica tornò in auge dopo la restaurazione dell ...
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DIAVOLO
J. Baschet
Si considerano d. le creature angeliche decadute, chiamate anche demòni - termine di origine diversa ma di uguale significato nel Medioevo -, o ancora creature come Leviatano, Belzebù, [...] dialogano serenamente, come nell'avorio di Metz, dell'850 (Francoforte sul Meno, Stadt- und Universitätsbibl.), o nel ciborio di Arnolfo di Carinzia, dell'870 ca. (Monaco, Schatzkammer der Residenz; Schiller, 1966, figg. 391-392). Anche dopo il Mille ...
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AOSTA
C. Segre Montel
(lat. Augusta Praetoria Salassorum; franc. Aoste)
Città dell'Italia nordoccidentale e capoluogo della regione Valle d'Aosta. Colonia romana dal 25 a.C., A. fu fondata su un ampio [...] reca la data del 1132 - riferibile a tale rinnovamento - e insieme le effigi del primo priore agostiniano di S. Orso, Arnolfo, e del vescovo Erberto (notizie dal 1132 al 1139). Questi capitelli sono stati di volta in volta messi in relazione con la ...
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arca
s. f. [lat. arca, dal tema di arcēre «contenere»]. – 1. a. Mobile, usato spec. nell’età antica e nel medioevo, a forma di cassa: di uso sacro, come quelle, talora preziose per materia e per lavoro, destinate a conservare le reliquie,...