Pittura, scultura o fotografia che ritrae, cioè rappresenta la figura o la fisionomia di una o più persone.
Il r. nell’antichità
L’arte egizia ebbe un particolare interesse per la riproduzione di tratti [...] Così nelle opere promosse da Federico II, nella statua di Carlo d’Angiò di Arnolfo di Cambio (Roma, Musei , Louvre; L’Arciduca Rodolfo IV, Vienna, Museo Diocesano; Riccardo II d’Inghilterra, Londra, Westminster Abbey).
La nascita del r. moderno ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] liturgia, a partire dal 1947 e soprattutto dopo il Concilio Vaticano II, è stato fatto largo spazio alle lingue nazionali), e di Parigi contro i Normanni) e Raoul di Caen, allievo di Arnolfo di Rohes, che cantò su modelli virgiliani le gesta di ...
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Apostolo (n. Tarso in Cilicia inizio sec. 1° - m. Roma tra il 58 e il 68), massimo propagatore del messaggio cristiano nel mondo ellenistico-romano (perciò chiamato l'Apostolo). La ricostruzione della [...] di santità previa a ogni sforzo ascetico (cfr. I Cor. 1,2; II Cor. 1,1). È su queste basi che poggia anche l'etica paolina: della Chiesa. Dal 13° sec. compare la spada del martirio (Arnolfo di Cambio, ciborio di S. Paolo fuori le mura a Roma ...
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Famiglia principesca tedesca, che si ritiene abbia avuto per capostipite Luitpoldo, cugino dell'imperatore Arnolfo, margravio della Marca orientale, caduto nel 907 combattendo contro gli Ungari. Della [...] del 1356. Il patrimonio territoriale dei W. non rimase tuttavia a lungo indiviso. Fin dal 1255 i figli di Ottone II, Ludovico II ed Enrico I, si spartirono l'eredità paterna; al primo toccò il Palatinato e la Baviera superiore, al secondo la Baviera ...
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Gerberto di Aurillac (n. 940 circa - m. 1003), di umile famiglia dell'Alvernia, educato nel monastero benedettino di Saint-Géraud ad Aurillac in Alvernia, fu affidato poi al conte catalano Borrel; avendo [...] insegnò, dedicandosi anche a una febbrile raccolta di codici. Ottone II lo volle (983) abate del grande monastero di S. Colombano a succedere ad Adalberone (989), da Ugo gli fu anteposto Arnolfo, figlio naturale del re Lotario, per la speranza di ...
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Nobile liegese (n. presso Liegi 890 - m. Namur 974 circa). R. è una delle più significative figure del secolo X. Austero, rigido, fu dominato, forse fino all'esaltazione, dall'idea di ricondurre il suo [...] da Ugo di Provenza re d'Italia di aver sostenuto Arnolfo duca di Baviera nel tentativo di togliergli il regno, ), fu ancora imprigionato per alcuni mesi dal nuovo re d'Italia Berengario II, finché poté riavere la sua diocesi, che resse fino al 948 ( ...
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Vescovo (m. 1003) di Orléans dal 964 o dal 972; fu sostenitore di Ugo Capeto, che accompagnò a Roma nel 981 al seguito di Ottone II; nella questione della deposizione di Arnolfo, figlio di Lotario, dalla [...] cattedra arcivescovile di Reims da parte di Ugo Capeto, sostenne (nel concilio nazionale di Saint-Basle a Verzy, 991) il diritto dell'episcopato francese a decidere, affermando essere l'indegnità morale ...
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Figlio (828 circa - 880) di Ludovico il Germanico, ottenne nell'876 la Baviera, come parte dell'eredità paterna. L'anno dopo, sceso in Italia, fu riconosciuto re dai grandi ecclesiastici e laici, dalla [...] vedova di Ludovico II imperatore, suo cugino, e dal papa Giovanni VIII. Ammalatosi, ritornò in Germania, dove morì lasciando solo un bastardo, Arnolfo. ...
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GIOVANNI IX papa
Giovanni Battista Picotti
Di Tivoli, benedettino, fu eletto, dopo la morte di Teodoro II, dal partito formosiano in contrapposizione a Sergio III, e fu consacrato nell'aprile 898. Spiegò [...] , annullando la "estorta coronazione barbarica" di Arnolfo; rinnovò i decreti dei papi precedenti sul ., CXXXI, col. 27 segg.; Jaffé, Reg., I, p. 442 seg.; Lib. pontif., II, ed. Duchesne, Parigi 1886, p. 232; Mansi, Sacr. conc. coll., XVIII, Venezia ...
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PAMPALONI, Luigi
Nello Tarchiani
Scultore, nato a Firenze il 7 ottobre 1791, morto ivi il 17 dicembre 1847. Interrotti gli studî classici, studiò disegno col Piattoli all'Accademia fiorentina, fece [...] allora ebbe qualche celebrità e molto lavoro: statue di Arnolfo e del Brunellesco per la piazza del Duomo in Firenze 29-31; P. Emiliani Giudici, L. P., in Gazette des beaux-arts, 1889, II, pp. 40-46; M. Missirini, Memorie sulla vita e sui lavori di L. ...
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