LEONE
Andrea Bedina
Nacque probabilmente intorno agli anni Sessanta del secolo X. Divergenti i pareri in merito alle sue origini.
Tra Otto e Novecento si suppose che L. fosse tedesco e che avesse trascorso [...] , Tortona, Lodi, Cremona, Modena, Bergamo, Vicenza; più sfumata e guardinga era la posizione dell'arcivescovo di Milano, Arnolfo (II).
L. pare avesse approfittato, per impadronirsi del cenobio di Breme, del periodo di vacanza intercorso tra la morte ...
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BONSENIORE (Bonussenior, Bonsignore)
Raffaelle Volpini
Non sono note le origini di questo cardinale, solo frammentariamente documentato nell'ultimo ventennio del sec. XI. La menzione del suo anniversario [...] 8 (vedi anche pp. 25 s.); G. Bertoni, Un breve di Pasquale II a Giovanni abate di Nonantola, in Studi medievali, III (1908), pp. , "Cum mutato habitu in coenobio sanctissimevixisset...": Anselmo III o ArnolfoII?, in Arch. stor. lombardo, s. 9, III ( ...
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WILLA, regina d'Italia
Edoardo Manarini
WILLA, regina d’Italia. – Figlia di Bosone di Provenza, marchese di Toscana (931-936), figlio di Berta di Tuscia e di Tebaldo dei Bosonidi, e di Willa (II), aristocratica [...] al suo seguito (ad annum 965). Una delle due figlie era Rozala Susanna, che nel 978 circa fu data in sposa ad ArnolfoII, conte delle Fiandre (Genealogiae comitum Flandriae Bertiniana, a cura di G.H. Pertz, 1851, p. 306).
Oltre ai citati Adalberto e ...
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ARSAGO SEPRIO
P. Strada
Piccolo centro collinare in prov. di Varese, a S del lago Maggiore e a km. 2,5 ca. a E di Somma Lombardo. Il nome Arsago, citato in un atto del 976 (Rota, 1931) come Arciaco [...] , 1913) i due arcivescovi milanesi Arnolfo I (970-974) e ArnolfoII (998-1018). All'ordinamento ecclesiastico plebano e comaschi del sec. XI, a cura di C. Manaresi, C. Santoro, II, (a. 1026-1050), Milano 1960, doc. 340; Notitia cleri mediolanensis de ...
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LANZONE da Corte
Francesca Roversi Monaco
Si ignora il luogo della nascita, avvenuta presumibilmente verso gli inizi dell'XI secolo, poiché in base alle fonti narrative L. risulta attivo in Milano fra [...] la funzione moderatrice che gli sarebbe spettata in ambito cittadino.
Causa scatenante degli scontri fu, secondo il racconto di Arnolfo (II, 18), l'aggressione perpetrata da un miles ai danni di un uomo del popolo. La violenza della lotta costrinse ...
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Figlio (961-988) di Baldovino III, successe (965) al nonno A. I; in aspre lotte con i re di Francia Lotario e Ugo Capeto, perdette Arras e Douai a favore del primo e Montreuil (980) a favore del secondo. Nel 987, essendosi rifiutato di riconoscere Ugo Capeto, dovette rifugiarsi presso Riccardo duca di Normandia ...
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Vescovo (m. Remiremont tra 640 e 643) di Metz dal 614, dopo essere stato militare e politico alla corte di Teodeberto II d'Austrasia. Nel 637 circa si ritirò a vita eremitica. È dedicata a lui l'abbazia [...] (sec. 7º) di Metz. Festa, a Metz, 19 agosto ...
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Scultore e architetto, nato a Colle di Valdelsa verso la metà del sec. XIII; morto a Firenze nei primi di marzo 1301 o 1302. La leggenda di A., incominciata con la favolosa vita che il Vasari gli dedicò [...] a Siena con sé, nel seguente marzo 1266, i discepoli Arnolfo e Lapo, ma non osservò la promessa perché l'11 Tavv. CV-CX).
Bibl.: K. Frey, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, II, Lipsia 1908 (con la bibl. precedente) e nel commento alla nuova ed. ...
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Figlio naturale di Carlomanno, re dei Franchi Orientali, e nato verso la metà del sec. IX, nell'880 divenne duca di Carinzia e nell'887 fu eletto dai grandi feudatarî germanici re di Germania per la parte [...] a re. Nondimeno, come già abbiamo accennato, l'intervento di Arnolfo nella storia del regno d'Italia e del papato è importante, , Berlino 1852; id., Geschichte des ostrfränkischen Reiches, 2ª ed., II, Berlino 1888. Per i rapporti con l'Italia, v. L. ...
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Autore di un poema didattico intitolato Deliciae cleri, e dedicato intorno al 1055 all'imperatore Enrico III e a sua moglie Agnese. Il poeta aveva allora, com'egli stesso afferma, 36 anni: è tutto quel [...] attribuiva a Salomone. Godettero nelle scuole, grazie anche alla ricercatezza del linguaggio e all'artifizio del verso, una non immeritata ma effimera rinomanza.
Edizione: J. Huemer, Romanische Forschungen, II, p. 211 segg.; e cfr. ivi E. Voigt ...
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