DUCCIO di Buoninsegna
L. Bellosi
(o Boninsegna)
Pittore senese, attivo in Toscana tra il 1278 e il 1311.D. è documentato a partire dal 1278, quando venne pagato per aver dipinto dodici casse per conservare [...] piccolo dio antico, fa pensare al classicismo di Arnolfo di Cambio. In rapporto con l'attività del 1990; S. Béguin, s.v. Duccio, in Dizionario della pittura e dei pittori, II, Torino 1990, pp. 137-139; C. Jannella, Duccio, Firenze 1991; F. Bologna ...
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Benedetto IX
Ovidio Capitani
A Teofilatto, figlio di Alberico III, conte di Tuscolo, terzo di una serie di tre pontefici appartenenti alla famiglia tuscolana - Benedetto VIII e Giovanni XIX -, è toccato [...] , 1888, nr. 2, pp. 68 s.); e nel 1033 Corrado II non era in Italia, onde B. non si sarebbe certamente potuto rifugiare presso papato" a Gregorio VI, v. da ultimo le recenti edizioni di Arnolfo di Milano, Liber gestorum recentium, a cura di C. Zey, in ...
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RATISBONA
L. Speciale
(lat. Castra Regina; ted. Regensburg; Ratispona, Radaspona, Radasbona nei docc. medievali)
Città della Germania meridionale, in Baviera, capoluogo dell'Oberpfalz, situata lungo [...] , anche i vescovi. Intorno al 920 il duca Arnolfo compì un passo importante, dotando il sobborgo dei mercanti s., XII, 1962, p. 69; Arnold di St. Emmeram, De miraculis beati Emmerami libri II, a cura di G. Waitz, in MGH. SS, IV, 1841, pp. 543-574; ...
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DANTE ALIGHIERI
L. Miglio
Poeta e scrittore, nato a Firenze nel 1265, morto a Ravenna nel 1321.La presenza di D. nella cultura dei secc. 13°-14° si commisura, anche in rapporto alle arti figurative, [...] Perché Giotto e non Duccio? Perché il silenzio su Arnolfo o i due Pisani? Alla risposta predetta se ne ; F. Ulivi, Poesia come pittura, Bari 1969; M. Bonicatti, s.v. Cimabue, in ED, II, 1970, pp. 1-3; id., s.v. Giotto, ivi, III, 1971, pp. 176-178 ...
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Abbazia
Marina Righetti Tosti-Croce
Il termine a., che deriva dal lat. tardo abbatia (da abbas, -atis 'abate'), indica sia un monastero sui iuris, cioè autonomo, sufficiente a se stesso, che possiede [...] alla ricostruzione della chiesa abbaziale che fu consacrata da Alessandro II nel 1071. Le forme di questo edificio, in parte distrutto pp. 6-29;
id., La cattedrale gotica: il caso di Arnolfo a Santa Maria del Fiore, in Storia dell'arte italiana, 12, ...
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LORENZETTI, Pietro
Michela Becchis
Non si conosce la data di nascita di questo pittore senese, documentato dal 1306 al 1345, fratello di Ambrogio, come attestava la scritta apposta sotto gli affreschi [...] Anna - fortemente memore della Vergine di Arnolfo di Cambio sulla facciata del duomo di -68; F. Mason Perkins, Nuovi appunti sulla Galleria di belle arti di Siena, in La Balzana, II (1928), pp. 143-161; E.T. De Wald, P. L., in Art Studies, VII ...
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TETTO
A. Peroni
Copertura di un edificio in quanto protezione superiore esterna dalle intemperie. Nelle forme più complesse il t. può comunemente essere inteso come autonomo elemento strutturale, equivalente [...] v. Dach I, in RAC, III, 1957, coll. 517-536; A. Hermann, s.v. Dach II, ivi, coll. 536-557; W. Horn, On the Origins of the Medieval Baysystem, JSAH 17, 21-24; 2, pp. 63-76; A.M. Romanini, Arnolfo di Cambio e lo "stil novo" del Gotico italiano, Milano ...
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MOCHI, Francesco
Maria Giovanna Sarti
– Nacque a Montevarchi il 28 luglio 1580 da Lorenzo di Francesco. La buona posizione sociale della famiglia paterna, che risulta godere di una certa agiatezza economica, [...] ), su due piedistalli di fronte al ciborio di Arnolfo di Cambio: al centro di un’azione legale da p. 631; L. Pascoli, Vite de’ pittori, scultori ed architetti moderni, II, Roma 1736, pp. 411-422; A. Taja, Descrizione del palazzo apostolico vaticano ...
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COPPO di Marcovaldo
A. Garzelli
Pittore fiorentino documentato dal 1260 al 1276 a Firenze, Siena e Pistoia.I primi dati biografici di C. si apprendono da Il libro di Montaperti (1260): "Coppus dipintore [...] che vede nelle forme essenziali anticipazioni della scultura di Arnolfo di Cambio o delle prime figure colonnari di Giotto (1261-1276), in id., Documenti toscani per la storia dell'arte, II, Firenze 1912, pp. 1-35; G. Beani, La chiesa pistoiese dalla ...
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COMUNE
P.F. Pistilli
L'uso sostantivato dell'aggettivo comune (dal lat. communis 'comune, mediocre', composto da cum e munus) indica storicamente la forma di governo tipica delle città (v.) medievali [...] 'età dei Comuni, Aevum 42, 1968, pp. 212-229; id., Arnolfo di Cambio e lo "stil novo" del gotico italiano, Milano 1969 (rist Il Broletto nel quadro dello sviluppo urbano della Milano comunale, AM, s. II, 3, 1989, 2, pp. 73-83; E. Guidoni, Storia dell ...
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