Il passo della cisa è un valico importante dell'Appennino a levante di M. Molinatico tra la valle trasversale della Magra (Magriola) e quella del Taro, a m. 1041 s. m., e considerato solitamente come il [...] e loro via d'invasione e di manovra nelle grandi lotte contro il papato e contro i comuni (Arnolfo, 895; Arrigo V, 1110; Federico I, 1167; Federico II, 1226-1249, ecc.). Nel 1495, il passaggio di Carlo VIII e la battaglia di Fornovo segnano gli ...
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Nell'epoca dei comuni era così chiamato un carro a quattro ruote, del quale si faceva uso quando si usciva a guerreggiare contro i nemici e che durante il combattimento serviva da punto di riferimento [...] (sec. VIII), secondo altri sarebbe anche più antico. Ma la più antìca sicura notizia di esso è in Arnolfo (Gest. archiepisc. Mediol., II). Il carroccio fu in uso presso quasi tutte le città dell'Italia settentrionale e della Toscana e si trovava ...
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Probabilmente di nobile famiglia sveva, nacque verso l'830. Fu educato nella scuola del convento di Fulda, dove poi visse come monaco. Abate della abbazia imperiale di Reichenau (888), poi anche di quella [...] influenza sui Carolingi tedeschi; sì che nell'891 il re Arnolfo, di cui egli era già consigliere, lo scelse come arcivescovo , I, 5ª ed., Lipsia 1881; A. Hauck, Kirchengeschichte Deutschlands, II-III, 3ª e 4ª ediz., Lipsia 1902-1906; Will, in ...
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Figlio di Ludovicti il Germanico, re di Germania, nacque a Neidingen nell'839. Morto il padre (876) ebbe la Germania e parte della Lotaringia. Nell'879 ebbe dal fratello Carlomanno cessione dei suoi diritti [...] dieta di Tribur (novembre 887) offrirono il regno al nipote suo Arnolfo. Morì subito dopo, il 13 gennaio 888, a Neidingen. Fu di , vedi le opere di R. Parisot, citate alla voce carlo ii imperatore per la Lotaringia; e, per la Provenza, R. Poupardin ...
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. Figlio di Chilperico I e di Fredegonda, ereditò, fanciullo, dal padre (584) il trono di Neustria, sotto la tutela della madre. Fu esposto, indifeso, alle mire ambiziose e alle vendette di Brunechilde [...] improvvisamente, si capovolse: la nobiltà dell'Austrasia, capeggiata da Arnolfo vescovo di Metz e da Pipino il Vecchio, fondatori della del re. C. morì nel 629.
Clotario III, figlio di Clodoveo II e re dei Franchi dal 656 al 670 e Clotario IV, re di ...
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STEFANO VII (o VI) papa
Mario Niccoli
Romano, innalzato da papa Formoso al rango di vescovo di Anagni, fu elevato al pontificato ai primi di maggio 896. La sua elezione, come del resto quella di Marino [...] la casa di Spoleto, aveva consacrato imperatore Arnolfo di Germania. Nemico spietato di Formoso, legato St. fu strangolato (luglio 897).
Bibl.: Liber Pontificalis, ed. L. Duchesne, II, Parigi 1892, pp. 229; Ph. Jaffè, Regesta, I, Lipsia 1881, ...
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Figlio di Clotario II, nato verso il 600 e morto nel 638. Quando i grandi d'Austrasia, malcontenti dell'unificazione del regno, vollero avere un re a sé, Clotario incaricò D. di governare una piccola zona [...] austrasica, con l'assistenza di Arnolfo vescovo di Metz e di Pipino maestro di palazzo. Presto però D. contese col figlio Sigeberto che aveva tre anni e riservò la Neustria a Clodoveo II. Verso il 632 combatté con poca fortuna gli Slavi Vendi e altra ...
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ODDONE I (Eudes) conte di Parigi
Giuseppe Martini
Figlio di Roberto il Forte, s'acquistò fama e prestigio nella difesa di Parigi assediata dai Normanni (886). Dopo la deposizione di Carlo il Grosso [...] dire, legittimista, sostenitore di Carlo, figlio di Ludovico II il Balbo; partito che divenne sempre più forte, re a Reims il 28 gennaio 893. La situazione divenne più grave quando Arnolfo abbandonò il partito d'O. per passare a quello di Carlo (894): ...
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Appartiene al ramo carolingico di Germania, essendo il primogenito di Ludovico il Germanico, uno dei figli di Ludovico il Pio. Nato verso l'828, alla morte del padre nell'876 ebbe la Baviera come parte [...] rendessero omaggio. Fu riconosciuto re anche dalla vedova di Ludovico II, e dal papa Giovanni VIII. Ma subito dopo, colpito Morì il 22 marzo (settembre?) 880, lasciando solo un bastardo, Arnolfo.
Bibl.: Oltre le opere citate s. v. carolingi, vedi: A ...
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NICOLA PISANO
M. Wundram
Scultore attivo in Italia nella seconda metà del 13° secolo.L'opera di N. ebbe nell'ambito della scultura un ruolo altrettanto incisivo di quello che, una generazione più tardi, [...] può essere individuato in quello della corte dell'imperatore Federico II, benché non sia possibile cogliere diretti punti di contatto con per sé, per suo figlio Giovanni e per i suoi aiuti Arnolfo e Lapo (Nicco Fasola, 1941, p. 218).A prima vista ...
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