Apostolo (n. Tarso in Cilicia inizio sec. 1° - m. Roma tra il 58 e il 68), massimo propagatore del messaggio cristiano nel mondo ellenistico-romano (perciò chiamato l'Apostolo). La ricostruzione della [...] Chiesa. Dal 13° sec. compare la spada del martirio (Arnolfodi Cambio, ciborio di S. Paolo fuori le mura a Roma, 1285). Pur Ferrari nel 1920, a Milano, da don Giovanni Rossi (v.), e approvato nel 1950. Si propone di portare nel mondo la testimonianza ...
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Nobile liegese (n. presso Liegi 890 - m. Namur 974 circa). R. è una delle più significative figure del secolo X. Austero, rigido, fu dominato, forse fino all'esaltazione, dall'idea di ricondurre il suo [...] sé e lo condusse con sé anche quando da Ugo di Provenza, suo congiunto, fu fatto vescovo di Verona (926). Passato poi Ilduino alla sede metropolitana diMilano, R. da papa Giovanni XI fu nominato suo successore nella cattedra veronese. Succedutogli ...
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Famiglia franca; diede vita a molti rami in Francia e in Alta Italia. Capostipite fu un Manfredo, detto il Cieco, gran conte di Longobardia (sec. 8º). Tra i membri italiani si ricorda un Manfredo conte [...] di Lodi e diMilano, che fu favorevole ad Arnolfodi Carinzia (fine sec. 9º) e per questo fu condannato a morte dall'imperatore Lamberto. Tra i suoi discendenti vi fu Aimone conte di Vercelli. I possessi della famiglia si trovavano nella valle del Po ...
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Giotto: la nascita del linguaggio figurativo moderno dell’Occidente
Angelo Tartuferi
La formazione: Firenze, Roma, Assisi
Il luogo di nascita del fondatore della visione moderna occidentale in pittura [...] ’arte antica. Il grande architetto e scultore Arnolfodi Cambio si mosse invece in stretta contiguità culturale A. Volpe, Giotto e i Riminesi: il gotico e l’antico nella pittura di primo Trecento, Milano 2002, pp. 21, 24, 67-68, note 5-6.
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BONIFACIO, marchese e duca di Toscana
Margherita Giuliana Bertolini
Figlio del marchese canossiano Tedaldo, conte di Modena, Reggio, Mantova, Brescia e Ferrara, e di Willa "ducatrix" - della cui famiglia [...] del Regno: accanto a B. e ad Ariberto diMilano, i duo lumina regni, come dice il cronista milanese Arnolfo, in questa occasione, e ai signori dell'Esarcato, come Gebeardo di Ravenna, Ugo conte di Bologna - il Vicinelli vorrebbe che B. fosse stato ...
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GIOVANNI Pisano
Valerio Ascani
Nato intorno al 1248, fu figlio e allievo di Nicola Pisano. Sebbene non si conservino documenti relativi al periodo della sua formazione (e comunque fino al 1265), è certo [...] altrove l'attività del maturo Arnolfodi Cambio, di Giotto e di Duccio di Buoninsegna. L'artista vi pulpito di Pistoia, Milano 1986; Id., G. P. e Tino di Camaino, in Il Museo dell'Opera del duomo a Pisa, a cura di G. De Angelis d'Ossat, Milano 1986, ...
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ENGELBERGA (Enghelberga, Angelberga), imperatrice
François Bougard
Figlia del conte di Parma Adalgiso, consorte dell'imperatore Ludovico II, E. fu una delle sovrane più rappresentative dell'epoca carolingia. [...] di Ludovico II). Nel maggio dell'888 E. dovette ancora all'intervento di Liutvardo un diploma concessole da Berengario. Nell'889, infine, grazie a Ermengarda, Arnolfo dell'arcivescovo diMilano, fu dotata della quasi totalità dei beni di E. che ...
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JACOPO di Piero (Jacopo della Quercia)
Luca Bortolotti
Nacque a Siena, nell'ottavo decennio del XIV secolo, figlio maggiore di Piero d'Angelo di Guarneri e di Maddalena, detta Lena, che il 21 apr. 1370 [...] nonché i legami ancora forti, da un lato, con l'opera diArnolfodi Cambio, Nicola e Giovanni Pisano, e dall'altro con quella dei il 1427 si impegnò nella ricerca del marmo adatto nelle aree diMilano, Verona e Venezia, e sino al 1437 i suoi soggiorni ...
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GUIDO, conte marchese di Camerino, duca marchese di Spoleto, re d'Italia, imperatore
Tommaso Di Carpegna Falconieri
Nacque nell'855 da Guido (I) di Spoleto e da Itta di Benevento.
Non fu coinvolto, [...] il suo conte, Ambrogio, che in nome di G. l'aveva difesa. La cruda lezione spinse Milano e Pavia a sottomettersi senza combattere, cosicché G. si vide costretto ad allontanarsi dal centro del potere. Arnolfo si insediò a Pavia e prese il titolo ...
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ARIBERTO
Maria Luisa Marzorati
Nacque tra il 970 e il 980 da famiglia professante legge longobarda, la quale aveva beni fondiari in territorio bergamasco (Codex Dipl. Langob., n. 991, a. 1000) e possedeva [...] che Corrado Il sostenesse i valvassori; secondo Arnolfa (II, 12), i Milanesi si risentirono perché correva voce che l'imperatore volesse togliere ad A. la facoltà di investire il vescovo di Lodi. Corrado abbandonò Milano e si stabilì a Pavia, ove ...
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