ROMA - Pittura
G. Curzi
A. Tomei
La perdita degli apparati decorativi dei grandi cantieri romani del sec. 4°, solo in parte risarcita dalla sopravvivenza di un episodio semiprivato come il mausoleo [...] a Roma e nel Lazio, in La pittura in Italia. Il Duecento e il Trecento, Milano 1986, pp. 357-376; A.M. Romanini, Gli occhi di Isacco. Classicismo e curiosità scientifica tra Arnolfodi Cambio e Giotto, AM, s. II, 1, 1987, 1-2, pp. 1-56; P. Williamson ...
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MARIA
L. Travaini
Le narrazioni neotestamentarie riguardanti M. la indicano soprattutto come vergine e madre di Gesù Cristo-Dio (Mt. 1, 16-23; Lc. 1, 31-35; Gv. 2, 1). Esse hanno inizio con l'annunciazione [...] nei monumenti funebri tardoduecenteschi, come quello di Guglielmo De Braye (m. nel 1282) diArnolfodi Cambio nel S. Domenico a dei Ss. Caterina e Ambrogio a Solaro, nei pressi diMilano. Ma la contrapposizione Eva-M. fu più frequentemente espressa ...
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Costantino e l’autorappresentazione del papato
Arte, architettura e cerimoniali romani
Alberto Cadili
Già entro il V secolo, mediante la redazione degli Actus Silvestri1, la biografia costantiniana [...] (1990), pp. 1-56; C. Parisi Presicce, Il Marco Aurelio in Campidoglio, Milano 1990, pp. 91-94.
32 Codice topografico, III, cit., pp. 81-91 Romanini, Ipotesi ricostruttive per i monumenti sepolcrali diArnolfodi Cambio, in Skulptur und Grabmal in Rom ...
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SOPRAVVIVENZA DELL'ANTICO
N. Dacos
I problemi concernenti le sopravvivenze e le riprese dell'arte antica nella civiltà occidentale sono molto numerosi e molto varî, sicchè le ricerche estremamente abbondanti [...] suo stile. Al contrario presso Arnolfodi Cambio, vero erede del pensiero di Nicola, la conoscenza dell' and Courtauld Institutes, 9, 1946, opp. 1-9 (id., Archeologia e cultura, Milano-Napoli 1961, pp. 276-288); G. de Teravrent, Les énigmes de l'art. ...
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COMMITTENZA
S. Bagci
La figura del committente, detto anche patrocinatore, ovvero promotore dell'esecuzione di un'opera d'arte, va distinta - là ove possibile - da quella del donatore, ossia dal finanziatore [...] fig. 60) donato nell'893 da Arnolfodi Carinzia al monastero di St. Emmeram a Ratisbona. L'ornatus era formato dal c.d. ciborio diArnolfodi Carinzia (v.), dal relativo supporto a forma di tavolo, dal Codex Aureus di Carlo il Calvo, da vari palli e ...
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FRANCESCANI
A. Tomei
Denominazione comune dell'Ordine religioso dei Frati Minori che si connette a s. Francesco d'Assisi (1181/1182-1226).
Fonti e storia
Il gruppo, costituitosi attorno a s. Francesco [...] di un gesto meramente scenico, di un artificio con cui Arnolfodi Cambio (v.), l'architetto-scultore cui si lega il progetto di elaborato nella prima metà del Duecento nel S. Eustorgio diMilano, adattato per restauro alle loro esigenze, ma che l ...
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RITRATTO
P.C. Claussen
T. Velmans
L. Travaini
Le aspettative collegate a un r. nel Medioevo sono di diversa natura. In ambito religioso, per es. come immagine del fondatore, oppure come effigie funebre, [...] in vita, come testimonia la tomba di Bonifacio VIII diArnolfodi Cambio, di cui tra i frammenti rimasti è federiciano di zecca incerta: Vittoria 1247?, Rassegna di studi del civico museo archeologico e del civico gabinetto numismatico diMilano 43 ...
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Giotto: la nascita del linguaggio figurativo moderno dell’Occidente
Angelo Tartuferi
La formazione: Firenze, Roma, Assisi
Il luogo di nascita del fondatore della visione moderna occidentale in pittura [...] ’arte antica. Il grande architetto e scultore Arnolfodi Cambio si mosse invece in stretta contiguità culturale A. Volpe, Giotto e i Riminesi: il gotico e l’antico nella pittura di primo Trecento, Milano 2002, pp. 21, 24, 67-68, note 5-6.
12 Per ...
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L'edilizia 'sacra' dalla Restaurazione al XXI secolo. Architettura delle nostalgie
Alberto Cadili
Il quadro preunitario
Il patrimonio ecclesiastico
Al termine dell’età napoleonica l’aspetto della città [...] vincitore prevedeva la prima soluzione per analogia allo stile diArnolfo, ma in fase esecutiva prevalse la seconda: cui, se emergono episodi come la porta centrale del duomo diMilanodi Ludovico Pogliaghi (1908), non si contano le statue in gesso ...
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PITTURA dal 1260 al 1400
A. Châtelet
In tutto il mondo occidentale, nel periodo compreso tra il 1260 e il 1400 la p. ebbe un grande sviluppo, subendo al tempo stesso una profonda trasformazione; questo [...] 74, 1986, pp. 93-102; La pittura in Italia. Il Duecento e il Trecento, 2 voll., Milano 1986; A.M. Romanini, Gli occhi di Isacco. Classicismo e curiosità scientifica tra Arnolfodi Cambio e Giotto, AM, s. II, 1, 1987, 1-2, pp. 1-56; Roma nel Duecento ...
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