ORVIETO
E. Lunghi
(Urbs Vetus, Οὐϱβίβεντον, Urbivieto nei docc. medievali)
Città dell'Umbria meridionale in prov. di Terni, posta su una rupe di natura tufacea, alla destra del fiume Paglia.
Urbanistica
Il [...] , pp. 192-199; A.M. Romanini, Arnolfodi Cambio e l'architettura del Duomo di Orvieto, in Storia e arte in Umbria nell' Age occidental, Fribourg 1972; E. Carli, Gli scultori senesi, Milano 1980; G. Previtali, Due lezioni sulla scultura ''umbra'' del ...
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G. Bertelli Buquicchio
BENEVENTO (lat. Beneventum)
Città dell'Italia meridionale, capoluogo di una delle province interne della Campania parzialmente corrispondente all'antico Sannio. B. si estende sul [...] da Arnolfodi Cambio. Ancora a Nicola o ai suoi collaboratori viene attribuita la statua di S Una traccia, in Magistra Barbaritas. I barbari in Italia (Antica Madre, 7), Milano 1984, p. 262; C. Bertelli, Codici miniati fra Goti, Longobardi e Franchi, ...
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CLASSICISMO
F. Pomarici
Il fenomeno del c. nell'arte medievale è una vicenda articolata e ricca di sfaccettature, che si snoda non solo all'insegna dell'alternanza fra sopravvivenze, recuperi, copie [...] 469-476; A.M. Romanini, Gli occhi di Isacco. Classicismo e curiosità scientifica tra Arnolfodi Cambio e Giotto, AM, s.II, 1, L'antico a Roma alla vigilia del Rinascimento, cat., Roma-Milano 1988; A. Cavallaro, Studio e gusto dell'antico nel Pisanello ...
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DUCCIO di Buoninsegna
L. Bellosi
(o Boninsegna)
Pittore senese, attivo in Toscana tra il 1278 e il 1311.D. è documentato a partire dal 1278, quando venne pagato per aver dipinto dodici casse per conservare [...] di quello della Madonna Rucellai e nella sua dignità e compostezza maestosa, da piccolo dio antico, fa pensare al classicismo diArnolfodi NY) 1957-1958; E. Carli, Guida della pinacoteca di Siena, Milano 1958; W.R. Valentiner, Notes on Duccio's Space ...
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DANTE ALIGHIERI
L. Miglio
Poeta e scrittore, nato a Firenze nel 1265, morto a Ravenna nel 1321.La presenza di D. nella cultura dei secc. 13°-14° si commisura, anche in rapporto alle arti figurative, [...] Perché Giotto e non Duccio? Perché il silenzio su Arnolfo o i due Pisani? Alla risposta predetta se ne da commentari o commentatori. Così nel manoscritto di Firenze (Bibl. Riccardiana, 1005) e in quello diMilano (Bibl. Naz. Braidense, AG.XII ...
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LORENZETTI, Pietro
Michela Becchis
Non si conosce la data di nascita di questo pittore senese, documentato dal 1306 al 1345, fratello di Ambrogio, come attestava la scritta apposta sotto gli affreschi [...] Maestà del Museo Poldi Pezzoli diMilano, quella della Walters Art Gallery di Baltimora, il dittico reliquiario della Anna - fortemente memore della Vergine diArnolfodi Cambio sulla facciata del duomo di Firenze - circondata dalle amiche e dalle ...
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TETTO
A. Peroni
Copertura di un edificio in quanto protezione superiore esterna dalle intemperie. Nelle forme più complesse il t. può comunemente essere inteso come autonomo elemento strutturale, equivalente [...] romanica lombarda, Arte lombarda 14, 1969, 1, pp. 21-24; 2, pp. 63-76; A.M. Romanini, Arnolfodi Cambio e lo "stil novo" del Gotico italiano, Milano 1969; H. Dellwing, Zur Wölbung des Paduaner 'Salone', MKIF 14, 1969-1970, pp. 145-160; J. Rocard ...
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NICOLA PISANO
M. Wundram
Scultore attivo in Italia nella seconda metà del 13° secolo.L'opera di N. ebbe nell'ambito della scultura un ruolo altrettanto incisivo di quello che, una generazione più tardi, [...] indicato in primo luogo Arnolfodi Cambio, la cui collaborazione al pulpito di Siena, stabilita per contratto -72; E. Carli, Il pulpito del battistero di Pisa, Milano 1971; C. Gnudi, Sugli inizi di Giotto e i suoi rapporti col mondo gotico, in ...
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COPPO di Marcovaldo
A. Garzelli
Pittore fiorentino documentato dal 1260 al 1276 a Firenze, Siena e Pistoia.I primi dati biografici di C. si apprendono da Il libro di Montaperti (1260): "Coppus dipintore [...] diArnolfodi Cambio o delle prime figure colonnari di Giotto, assegnando a una stessa bottega il dipinto di Siena e quelli di Orvieto e di , in La pittura in Italia. Il Duecento e il Trecento, Milano 1986, I, pp. 267-282; A. Bacchi, Pittura del ...
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COMUNE
P.F. Pistilli
L'uso sostantivato dell'aggettivo comune (dal lat. communis 'comune, mediocre', composto da cum e munus) indica storicamente la forma di governo tipica delle città (v.) medievali [...] Romanini, Le arti figurative nell'età dei Comuni, Aevum 42, 1968, pp. 212-229; id., Arnolfodi Cambio e lo "stil novo" del gotico italiano, Milano 1969 (rist. anast. Firenze 1980), pp. 191-195; M. Perolini, Vicende degli edifici monumentali e storici ...
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